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ANDIAMO AL PARADISO BREVI ESORTAZIONI IN MASSIME ED IN ESEMPII CHE ACCOMPAGNANO CIASCUNA RISPOSTA DEL CATECHISMO Parte seconda IL CRISTIANO CHE INVOCA IL DIVINO AIUTO Lezione prima Uno sguardo al cristiano che prega |
IL CRISTIANO CHE INVOCA IL DIVINO AIUTO
Lezione prima
Uno sguardo al cristiano che prega
1. [106]L'aquila guarda in alto e poi spicca il volo e sale. Tu con la fede guardi a Dio, con la speranza ti appoggi all'aiuto suo per ascendere. La speranza tua è nella formola di preghiera donata a te dal Figlio di Dio.
2. Quando il Signore vuol contentare un figliuol suo gli concede tutto <ciò> che desidera. Gesù, volendo soddisfar ai bisogni tuoi, ti porge nella celebre domanda del Pater noster tutto ciò che fa bene per l'anima tua.
3. Sicché tu non hai che ad aprire la bocca e dire: "Padre, aiutatemi!", e tu sei salvo come lo fu Pietro quando nella burrasca di mare gridò: "Signore, salvami perché io perisco"63.
4. [107]Quest'è che richiede altresì ogni buon padre terreno. Vuole che il figlio per essere soccorso nelle sue necessità si faccia almeno a domandare. Perciò santa Teresa64 avvisa: "Chi prega si salva, chi non prega si danna".
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5. Figurati ora che il padre tuo per venirti a trovare abbia fatto il viaggio di mille miglia, potresti tu dubitare che egli non ti ama? Gesù per visitar te ha fatto il viaggio dal cielo in terra, or com'è possibile che egli non ti soccorra?
6. Gesù è il padre tuo, è fratello pietoso, è amico e salvatore amantissimo. Non scorgi come ti stende amorose le sue braccia? Ebbene accostati a Gesù, ché stando a lui unito giungerai certamente a salvezza.
7. Chi nol sa che tu, terra di miseria e peso di iniquità, non potresti in eterno volgere un passo verso al paradiso? Ma Gesù ti accompagna, e tu sorretto dal braccio dell'Onnipotente ti affretti quasi figlio di re che si incammina al trionfo che t'attende.
8. Tu vieni al cospetto dell'Altissimo accompagnato da Gesù. Gli angeli attoniti ti riguardano e il paradiso esce in universale [108]esclamazione per dire: "Padre, perdonate all'uomo il suo fallo e dategli grazia, perché ve ne prega il vostro Unigenito Gesù".
9. Or tu quando supplichi in compagnia di Gesù, tu in ispirito esci da questo mondo per ascendere al cospetto dell'Altissimo. Vuoi tu soventi volte ascendere al paradiso a mo' di Paolo e di Giovanni? Prega di cuore e vi salirai.
10. Il tuo cuore fa che riposi presso al cuore di Gesù, come fé Giovanni nell'ultima Cena, e ti assicuro che dal cuore del Redentore imparerai a supplicare colla pietà dell'angelo celeste.
11. Sei dinanzi alla maestà dell'Altissimo: domandagli grazie che sieno degne di te e per te meritorie. Tali sono la salvezza dell'anima e il godimento del paradiso. Quanto alle cose temporali non sia troppo sollecito. Gesù, che è disposto <a> pascerti ogni dì col cibo del suo Corpo e del suo Sangue divino, credi che ti lascerà poi mancare un pane materiale per il sostentamento della vita tua?
12. Dirai: "Ho pregato e non fui esaudito". Ma chi sei tu da pretendere che il Signore di subito accorra alle pretensioni [109]tue? Chissà che Dio non attenda ad esaudirti per premiarti maggiormente di poi?... Chissà che differisca concederti per il gusto che prova in udirti supplicare?... Il padre mostra il
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confettuccio al bambino e poi lo ritira per il piacere di vedere il fanciulletto stendere le manine, a muover lamento colla voce.
13. Può essere che Dio tardi <ad> esaudirti perché forse hai ancor macchiate le mani del sangue del giusto. Ah!, se tu a guisa di Giuda nutrissi in cuore la malignità di un alto tradimento, come ti potrebbe di subito benedirti il Signore?
14. Ovvero tu sei dabben figliuolo, eppur pregando non ti pare ancora di essere ascoltato. Ma quante volte avviene che il padre sudi da mane a sera a prò del figlio, eppure che il fanciulletto nemmeno si avveda? Quante altre il padre accorrendo alle domande di lui porge un pane sostanzioso a vece dello zuccherino che l'altro implora e che gli sarebbe nocivo alla salute?
15. Ciò che importa è che tu non perda mai il buon volere di pregare. Il bambino allo spuntar dell'alba chiama: "Padre! Padre!". Lungo la giornata se gli tocca stare un'ora senza la vista del padre piange: "Padre! [110]Padre!". Alla sera dice con più affetto: "Addio, padre!", e s'addormenta placido. Imita or tu quel fanciullo ingenuo e sarai figliuol caro al Signore.
16. Per piacere poi ancora più a Dio, quando gli vieni innanzi a supplicarlo per te supplicalo altresì per i fratelli tuoi. Supplicalo sovrat<t>utto per i fratelli infermi di corpo od ammalati nell'anima, perché un figliuolo savio, che sa provvedere tanto per i fratelli come per sé, è sopramodo diletto al genitore.