Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Andiamo al paradiso…
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ANDIAMO AL PARADISO BREVI ESORTAZIONI IN MASSIME ED IN ESEMPII CHE ACCOMPAGNANO CIASCUNA RISPOSTA DEL CATECHISMO

Parte seconda IL CRISTIANO CHE INVOCA IL DIVINO AIUTO

Lezione seconda La preziosa formola di preghiera del Signore

VI. "Padre, pane! Pane!"

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VI.

"Padre, pane! Pane!"

  1. Ecco il gemito dell'infante: "Padre, pane! Pane!". Tu domanda anzitutto al celeste Padre il pane per l'anima tua, perché quando l'anima è in tripudio alla mensa del suo convito - 510 -di orazione e di opere sante, il corpo non risentevivo il bisogno di alimento.

  2. Osserva ora l'ammirabile convito che all'anima porge il tuo celeste Padre. La mensa è tutta di paradiso e sopra sono i cibi eletti del Corpo e del Sangue. A questa mensa il godimento tuo è altissimo e la vita è piena perché tu partecipi della gioia e della vita di Dio beato. Intorno al convito celeste rischiara, come tanti soli, lo splendore dei Libri santi, e il buon esempio di tanti fratelli pii è come il profumo [119]degl'incensi odorosi. Il frutto poi di tante opere sante è come il frutto dell'albero nel paradiso terrestre, che conserva la vita a chi ne gusta.

  3. Per la mensa del tuo corpo poi il Signore ha disposto le varietà infinite di animali che sono nella terra, nelle acque e nell'aere, nonché le immense varietà di frutti che maturano sotto ai raggi del sole. Per ornare la stessa mensa ha disposto nelle viscere dei monti i metalli e l'argento, e nell'abisso dell'acque le perle e le pietre preziose. Quando poi è conveniente, Dio stesso manda i suoi angeli ad ammanirti la mensa, come fece più volte coi Franceschi, coi Gaetani e con più altri dell'età tua. Ovvero discende in persona come fece coi Martini e con Giovanni Colombini.

  4. Tu non pretendere per te tanta degnazione: è scritto che l'uomo deve guadagnarsi il pane col sudor della sua fronte67. Perciò recati al campo del lavoro e perservera ancora quando sei trafelante di sudore, perché il Padre ti vede. Quando poi ritorni in casa con i frutti benedetti da Dio, tu come fratello pietoso chiama i fratelli infermi o comec<c>hessia bisognosi e [120]con loro dividi il tuo pane. Credilo: quello che benedice il cibo e che arricchisce la casa è il lavoro e l'elemosina.

  5. Abramo perché fece elemosina si meritò la visita di più angeli che annunziarono di lui cose alte. Gregorio perché fece elemosina ebbe la visita di un angelo che gli riferì sarebbe elevato al pontificato sommo.

 

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  6. In domandare il tuo pane quotidiano usa questa regola. Pane spirituale per l'anima domanda senza misura nella quantità e nella qualità, ma quanto al pane per il corpo chiedi sol quanto ti è necessario giorno per giorno, finché il Signore dalla terra ti chiami al cielo.

  7. I cristiani saggi guardano con noia alle cose di terra. Quando son costretti <a> valersene per sostenere il corpo ne usano con timore, perché sanno che molto cibo per il corpo si può convertire in veleno per l'anima. Si poi cristiani altresì che appetiscono i beni terreni, come la serpe la polvere della terra, e questi sono da compatire.

  8. Tu interroghi il medico umano e ti dice: "La sobrietà prolunga i giorni". Interroghi il filosofo e ti risponde: "La discrezione [121]dei godimenti terreni nobilita l'anima". Domandi alla religione e questa regina sapiente ti assicura che per te nobilissima compagna è la stessa povertà cristiana, perché quando volonterosamente si abbraccia è amica che appieno soddisfa il cuore e che rallegra i sensi dell'anima.





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67     Cfr. Gen 3, 19.



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