II.

Il più tenero saluto del Padre

  1. Non si dà spettacolo più tenero che quello di un padre il quale avanti morire si abbraccia ai figli suoi. Gesù in questo superò l'aspettazione degli uomini in terra e degli angeli stessi nel cielo. Consacrò il pane ed il vino e poi disse: "Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo; prendete e bevete, questo è il mio Sangue87. E ciò che vedeste fare da me -- disse agli apostoli -- fatelo voi stessi, ché così sino alla fine io sarò con voi88 e voi sarete uniti a me".

  2. Poi conchiuse: "Or voi vedete come io vi amo, amatemi voi pure. Io vi voglio con me nel paradiso, e voi seguitemi coraggiosi per la via ancor del Calvario. Io vi precedo. Ricordatevi poi sempre che il Signore e Padre vostro per amore de' suoi figli è passato per il mare di immense tribulazioni".

  3. Qual conforto per te! Gli apostoli quando in Emmaus89 ricevettero il Corpo di [181]Gesù subito aprirono gli occhi della mente a riconoscere il divin Salvatore. Quando furono chiamati ad ascendere il Calvario della morte si munirono col cibo dei forti che è Gesù nel Sacramento, e di poi salirono intrepidi e fecero giubilanti il sacrificio di loro medesimi.

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  4. Tu se vuoi crescere forte al pari del lion della foresta, accostati al convito eucaristico dove è il pane dei forti. Se vuoi emulare nella grazia e nella innocenza la perfezione degli angeli, accostati alla mensa del Signore, dove si assume il vino benedetto che germina i vergini90.