Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (III corso)
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O PADRE! O MADRE! TERZO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884)

<FESTE DEL SIGNORE>

I santi Innocenti Un segno di salute

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I santi Innocenti

Un segno di salute

  1. [22]Se un angelo venisse <a> dire a più di uno che mi ascoltate: "Voi sarete certamente salvi. Il segno che il paradiso è vostro è questo che vi addito", a questo annunzio non fareste voi festa assai lieta? Ebbene confortatevi! Segno certo di salute è la mortificazione. Ascoltate l'apostolo san Paolo. Scrive egli a quei di Galazia così: "Quelli che son di Cristo hanno crocifisso la propria carne co' vizii e con le concupiscenze"5.

  Ed ora intenderete perché il Signore, volendo intorno a sé una torma di santi dalla terra, volle che sebbene innocenti i bambini di Betlemme avessero a passare al paradiso a mezzo del proprio sangue. La mortificazione: eccolo il segno di salute. Attendiamo per iscorgere di quanto pregio è la mortificazione.

  2. [23]La mortificazione è quella che ci tiene confitti con Gesù alla croce. L'anima che patisce per amore di Gesù Cristo, quanto è cara! L'anima che non si stacca dalla croce del Salvatore, come è ammirabile! L'anima che sente i tormenti della crocefissione, eppur che sostiene, oh come è intrepida! Questa è anima grande, la quale rassomiglia allo spirito invitto di Maria. Quest'anima rassomiglia allo spirito santissimo del Salvatore in croce. Miriamo intanto. L'anima nostra è dessa forte così in mezzo alle tribolazioni della vita?

- 138 -  3. Se non è arrivata a sì buon punto, la colpa è sempre nostra. Noi accarezziamo ancor troppo la carne. Stolti, stolti! La carne è la ribelle che va punita. La carne è la nemica che va soggiogata. E noi a questa carne quanto diamo di penitenza e di mortificazione? Considerate il sangue, che scorre a rivi, di quei bambini [24]innocenti e poi pensate se non convenga incoraggiarsi nella via di molti patimenti.

  4. Anzi non solo è da mortificar la carne esteriore, ma anche i sensi interiori: la mente con le sue superbie, la memoria con le sue fantasie, il cuore con i suoi affetti disordinati. Ah, se non si castigano i sensi interni, non giungeremo a cavare di dosso quel fuoco di febbre che tanto consuma della vita nostra.

  5. Intanto ammazziamo in noi quello che ci morte, il peccato mortale. E attendiamo per uccidere altresì le passioni che ci inducono a questa rovina pessima. Sovrat<t>utto fra le passioni tristi è da scegliere la dominante. La concupiscenza è passione sovrana nella persona di quasi tutti i cristiani. Questa passione triste abbattiamola. Non permettiamo che abbia ancora a vivere in noi, o se ha da vivere, che stia almeno viva crocefissa.

  6. [25]Uccidere dobbiamo i vizii. Questi si devono abbattere affatto. Se sono gravi, si devono distruggere perché ci danno la morte. Se sono leggieri, conviene annientarli perché poco a poco ci arrecano il pessimo male della morte. In questo senso dobbiamo mortificarci. Se esercitiamo penitenza dei nostri falli in questo modo, certamente noi siamo salvi.

  Eccolo dunque il segnale della salute. Ve lo additano quella turba di anime innocenti che in questo giorno furono battezzate nel proprio sangue. Il segno di salute è la cristiana mortificazione.

Riflessi

  1. Un segno di salute nella cristiana mortificazione.

  2. La mortificazione ci fa stare con Gesù crocefissi alla croce.

  3. A tanto uopo bisogna castigare la carne esteriore.

- 139 -4. [26]E reprimere gli interiori affetti di disordine.

  5. Dobbiamo abbattere i peccati e frenar le cause del peccato, che sono le passioni.

  6.  I vizii, o grandi o piccoli, dobbiamo anche scacciarli a qualsiasi costo dal cuor nostro.





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5 Gal 5, 24.



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