Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (III corso)
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O PADRE! O MADRE! TERZO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884)

<FESTE DEL SIGNORE>

San Silvestro Che vedremo un dì?

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San Silvestro

Che vedremo un ?

  1. [27]Abbiamo ancor trascorso i 365 giorni di quest'anno. Che abbiamo noi fatto di bene e quanto commesso di male? Lo vedremo un . Piaccia al cielo che ce ne possiamo avvedere rettamente mentre siamo in vita. Non è dubbio però che molto ci peserà un non aver impiegato a maggior gloria di Dio ogni briciolo6 di tempo che il Signore con misericordia ci concede. Quanto bene in maggior copia noi avressimo potuto fare? Provvediamo almeno per il tempo avvenire che ancora Dio con sua bontà vorrà concederci. Dice il Signore nel libro dei Salmi: "Guardati dal male e fa il bene, cerca la pace e tienle dietro sempre"7. Utilissimo avvertimento è questo. Se bene vi attendiamo, proveremo di essere cristiani saggi e fedeli al Signore.

  2. Questa terra è un campo nel [28]quale il Signore ci ha collocati perché abbiamo a lavorare per la sua gloria. Ma che non accade? Si trova uomini e cristiani i quali non solo non lavorano, ma distruggono. E sono altri i quali non guastano i seminati, ma neppure hanno voglia di lavorare. Or ditemi che fareste voi stessi di servi cotali, che o distruggono ovvero che non lavorano? Quei che vi danneggiano li condannate, perché

- 140 -sono ingiusti. Ma nemmeno la perdonate agli altri, perché sono pigri affatto.

  E nel Vangelo che non leggiamo? Non solo si condannano al fuoco le piante cattive, ma ancora le nocive. E non solo si condannano i servi che hanno uccisi i figli del padrone, ma si dannano alla carcere anche gli inoperosi, che avendo ricevuto un talento non lo trafficano. Si dannano anche le stolte che, non avendo avuto pazienza, sonosi addormentate e <hanno> lasciate spegnere le lucerne proprie. [29]Che risolviamo dunque noi? Se vogliamo esser salvi, guardiamoci da fare verun male e pratichiamo tutto quel meglio che è possibile.

  3. Il male fuggiamolo ovunque. È un mostro esecrando il male. Se ci vien di fronte, scherniamolo. Se ci assale o da destra o da sinistra, adoperiamo industria. Stiamo lontani. Quanti pericoli ci si affronteranno ancora in avvenire! Persone che ci insidiano, compagni che ci parlano male, fors'anco maestri che insinuano pessimi insegnamenti. Poi libri e giornali cattivi, e poi conversazioni e passatempi pericolosi. Fuggiamo, fuggiamo. Chi non si guarda rimarrà certamente vittima.

  4. Ma se ce ne guardiamo, ne avremo poi vantaggio grande, la pace del cuore. Questa pace è compagniacara che per assicurarla non è troppo che noi sosteniamo prima qualsiasi fatica. Passano i loro giorni i buoni ed i [30]tristi in egual spazio di tempo, ma se sapeste come sono noiose le ore dei primi e come sono liete le ore dei fedeli del Signore! Sicché confortiamoci in questo buon proposito di fare il bene sempre e di guardarci da ogni male.

  Ed or che siamo per innalzare allo Altissimo il cantico dei ringraziamenti nostri, diamo un guardo all'anno che trascorre. E se troviamo d'aver fatto qualche bene, ringraziamone il buon Dio nostro. Se troviamo d'aver fatto anche del male, doliamcene vivamente, e così le parole del nostro labbro e gli affetti del nostro cuore saranno egualmente un tributo di lode che si volge allo Altissimo.

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Riflessi

  1. Che vedremo un giorno?

  2. Nel campo di questa terra lavoriamo per dar gloria a Dio.

  3. Guardiamoci da ogni male.

  4. Ne avremo in premio la pace di una buona coscienza.





p. 139
6 Nell'originale: bricciolo.



7 Sal 34(33), 15.



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