Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nella scuola…
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NELLA SCUOLA NORME PER BEN DIRIGERE L'INSEGNAMENTO ELEMENTARE

V. Esposizione e dialogo

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V.

Esposizione e dialogo

  1. [17]Il maestro ponesi <a> spiegare una domanda-risposta di catechismo, ovvero espone un fatto della storia sacra. Mentre adopera così fa uso di quella forma di insegnamento che si dice espositiva.

  2. Dopo aver parlato vuol intendere se lo scolaro ha ben appreso. A tale scopo incomincia un discorso con il quale muove allo scolaro una domanda per averne la risposta. Questo è forma di insegnamento che si chiama dialogica. E perché si adopera più comunemente nello insegnamento della dottrina cristiana, però si dice anche forma catechetica. Si chiama anche forma socratica, perché il filosofo Socrate l'ebbe per primo in uso. [18]La forma espositiva corrisponde al metodo analitico d'insegnamento e la forma dialogica al modo sintetico. Evidentemente il maestro deve valersi dapprima della forma espositiva e poi della dialogica per ribadire in mente allo allievo le nozioni percepite.

  3. In discorrere per mezzo di dialogo il maestro per piacere badi a parlare famigliarmente, o sia con semplicità come il padre al figlio. Parli con chiarezza come il fratello al fratello. Discorra con cuore come l'amico all'amico.

  4. Alla sua volta l'allievo si ammaestri finché risponda con facilità, con chiarezza, con precisione. Non si contenti il maestro - 599 -che l'allievo risponda nudamente ovvero no. Lo scolaro in rispondere riassuma la domanda dello insegnante.

  5. Peggior danno sarebbe che lo [19]scolaro si facesse a rispondere in modo inurbano ovvero ridicolo. Il maestro prevenga disordine cosiffatto, che sarebbe una minaccia di disastro per la scuola sua.

  6. Il fanciullo talvolta prende animo a muovere interrogazioni al proprio maestro. Questi attenda se il giovinetto è mosso da brama di sapere ovvero da leggerezza di scherzo o non forse da malignità studiata, e sappia regolarsi. Nel caso di domandefacili che il fanciullo ne' suoi libri può trovarne spiegazione chiara, il maestro rimetta l'allievo alla pagina del testo scolastico. Ovvero l'allievo interroga fuor tempo e intorno a cose che sono troppo lungi dal programma d'insegnamento, e l'insegnante avverta che intenderà a suo luogo. Alle altre interrogazioni che sono e ragionevoli e opportune risponda pure, ma con brevità e chiarezza pari.


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