Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (III corso)
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O PADRE! O MADRE! TERZO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884)

FESTE DELLA BEATA VERGINE

Assunzione della beata Vergine al cielo Vale maggiormente l'umiltà che la gloria

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Assunzione della beata Vergine al cielo

Vale maggiormente l'umiltà che la gloria25

  1. [105]Il trionfo che in oggi è toccato a Maria è il più nobile e il più glorioso di tutti. Non è dubbio, è il trionfo della madre di Dio che viene assunta al trono del figlio e del sovrano in cielo. Il trionfo di Maria in questo è assai più splendido che non fu quello degli apostoli ovvero dei martiri o dei vergini santi.

  Il trionfo di Maria che viene assunta al cielo non ha pari. Una cosa sola è maggiore di questo trionfo, ma è virtù che si trova sempre in Maria. È la virtù che fu la causa di sì alto trionfo. Quale è questa virtù? È quella della santa umiltà. L'umiltà val più che la gloria, perché l'umiltà [106]produce la gloria. Volete intenderlo meglio? Dirovvelo brevemente- 173 -. L'umiltà è prima della gloria per tre buone ragioni: per la ragion di merito, per la ragione di origine, per la ragione di ordine.

  2. Scorgete Maria salire in alto. Oh come è bella, come è gloriosa! Maddalena de' Pazzi fu favorita dal Signore di vedere in ispirito l'anima di Luigi che entrava in paradiso. A quella vista Maddalena posesi <a> sclamare: "Oh che gloria ha Luigi, figliuol d'Ignazio! Oh che gloria ha Luigi, figliuol d'Ignazio! Io non credeva che in cielo fosse tanta gloria quanta ne vedo godere da Luigi, figliuol di Ignazio".

  Ed or chi potrebbe segnalare la gloria che circonda Maria in questo giorno? Ma <a> chi le dicesse: "Vi piace più questa gloria o la umiltà?", la Vergine risponderebbe sollecita: "Questa gloria non vale come un semplice grado di umiltà. Meglio un grado di [107]umiltà che la gloria che mi circonda".

  Ed è così anche quaggiù. Quali si stimano maggiormente fra noi? Gli umili, gli umili! Un Francesco il minimo, un Romualdo, un Arsenio, un Antonio, un Egidio, questi sono più celebrati perché furono più umili sulla terra. Che dite, o fratelli? Amiamo anche noi la umiltà mentre sappiamo che tanto amolla Maria benedetta.

  3. E con giustizia amò la umiltà, perché finalmente è virtù che fa germogliare ogni altra. La superbia rovinò gli angeli ribelli nel cielo. La superbia rovinò i primi uomini disobbedienti sulla terra. Bisognava che una virtù di umiltà specchiatissima si opponesse a quel vizio devastatore. Tanta virtù fu ritrovata in Maria. Leggiamo nei sacri Cantici: "Dum esset rex in accubitu suo, nardus mea dedit odorem suavitatis"26. Questo significa: mentre il Re della gloria era in seno del Padre, [108]udì dalla terra un odore di soavità che usciva dal nardo, spiga eletta a significare la umiltà di Maria.

  Per la fragranza di questa umiltà purissima il Verbo eterno affrettò la sua incarnazione. Che dite pertanto? Verissimo, verissimo,- 174 - la umiltà di Maria è prima che il trionfo, perché "la gloria precede la umiltà", dice il Signore stesso nel suo libro dei Proverbi.

  4. Or quale e quanta è la umiltà di Maria! Impossibile <è> scandagliarne il fondo. Però l'umiltà di Maria ebbe specialmente tre gradi, che sono di sentire bassamente di sé, di sostenere di essere umiliata, di desiderare d'essere umiliata. Maria sentiva umilmente di sé, e quando altri le parlavano della dignità sua ella non negava, ma si contentava <di> dire che il Signore, essendo l'altissimo, guardò alla pochezza della sua serva.

  Quando poi l'arcangelo salutolla madre del Verbo eterno, Maria turbossi [109]non poco. Sostenne di essere spregiata e da parte sua dissimulava ogni favore celeste; si sottoponeva a tutte le leggi come le donne comuni; perfino si sottopose a quella tanto per lei umiliante della purificazione. Obbediva a persone a sé tanto inferiori come a Giovanni, a Giuseppe, come a qualsiasi degli apostoli, dimorando fra i quali, come nel cenacolo, dicono che tenesse sempre l'ultimo posto.

  Finalmente amò di essere spregiata, come quando in Betlem, non essendo ricoverata, andò volontieri in una stalla. Maria non era presente nello ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, ma vi accorse quando Gesù per le stesse vie camminava incatenato. Oh santa umiltà, quanto sei cara agli occhi di Dio! Maria fu ripiena di tanta umiltà e per ciò sale in questo così gloriosa in cielo. E noi vogliamo la gloria e non amiamo la umiltà? Ma [110]se Gesù Cristo medesimo, prima di ripassare alla gloria, calcò i sentieri della umiltà e di quale umiltà! Vero, vero. Prima la umiltà e poi la gloria! Val più un grado di umiltà che un colmo di molta gloria.

Riflessi

  1. Vale maggiormente l'umiltà che la gloria.

  2. L'umiltà è prima per merito.

  3. È prima per ordine.

  4. È prima per origine.





p. 172
25 Pr 15, 33.



p. 173
26 Ct 1, 12.



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