Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Svegliarino...
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SVEGLIARINO CINQUANTA CONFERENZE ALLE PIE UNIONI DI UNA PARROCCHIA

DODICI CONFERENZE ALLE CONSORELLE DI UNA PARROCCHIA

I. Le vergini prudenti e le stolte

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DODICI CONFERENZE

ALLE CONSORELLE DI UNA PARROCCHIA

I.

Le vergini prudenti e le stolte

  1. [3]Nello Evangelo di san Matteo leggiamo quanto segue. Il divin Salvatore paragona il regno dei cieli a dieci vergini, cinque delle quali sono prudenti e cinque stolte. Tutte furono invitate per andare incontro allo sposo. Ora le prudenti - 681 -si munirono di lampade e di olio e non si lasciarono sorprendere dal sonno, finché lo sposo giungendo le accompagnò ad una festa da nozze. Le stolte poi nemmeno pensarono a munirsi di lume e si addormentarono ben presto, sicché giugnendo lo sposo furono abbandonate. In questa parabola voi scorgete la storia della Chiesa del divin Salvatore. Nel Cristianesimo sono buoni e cattivi. Ma voi [4]quali vi piace essere? Vergini prudenti?... Se vi aggrada esser tali, badate a rinunciare alle massime del mondo, alle mode del mondo, ai pericoli volontari del mondo. Non vi ingannate; dice il Signore per bocca di san Paolo: "Niuno si inganni; se alcuno fra noi sembra che sia sapiente, si faccia stolto perché sia sapiente. Perocché la sapienza di questo mondo è stoltezza appo Dio"53. La donna pur troppo è facile in abbandonarsi alle vanità ed allo amore dei propri capricci. Ponete ora attenzione perché possiate nel senso della massima di san Paolo imparare ad essere vergini prudenti, stolte non mai.

  2. Voi siete nella terra di questo mondo e vi tocca incontrarvi con persone che dicono: "Stolto chi patisce di sua voglia, convien godere quanto si può! Stolto chi non si avanza e non arricchisce! Bisogna grandeggiare quanto si può". E questi li vedete camminare pettoruti e alti come divinità. E tutto un mondo di gente vedete che chinano la fronte allo incontrarli, che per poco si fanno a baciare il fango che calpestano con i piè. Stolti, stolti, che più non intendete quale <è> la sapienza che piace a Dio. Il Signore ha mandato Gesù [5]Cristo per insegnare che la sapienza che salva è quella dei patimenti e della povertà. E voi alimenterete in cuor vostro dottrine differenti? Ma non sapete che le dottrine di godimento umano sono abbominazione appo il Signore? Già mi intendete. Se volete essere figlie prudenti, converrà pure che facciate opposizione alle massime del mondo.

  3. Quei sapientissimi del mondo vedete come sono stolti. Dicono di voler andare in paradiso, e intanto seguono una via affatto opposta. Sono stolti come chi fabbrica nell'arena o

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come chi semina sopra ai ciottoli di una strada battuta. Voi, se bramate essere salve, siate prudenti. Ponete in atto i mezzi di salute che sono il pregar di cuore, il perdonar di cuore, il soffrire con santa rassegnazione.

  4. Direte che facendo al contrario di quello che fanno i più, diranno che voi siete stolte. Ma lasciate che il mondo dica. Non vel dissi già che il mondo è lui lo stolto? E voi avete paura che un insensato vi biasimi, che vi derida? Siete consorelle le quali avete promesso di seguir da vicino il divin Salvatore. Siete state chiamate con voce di misericordia [6]dal Signore, perché con il vostro esempio andiate innanzi a tutti, perché con la vostra virtù e buona preghiera salviate molti. Or possibile che una cristiana la quale si consacrò a Dio abbia rossore di comparire fedele seguace di Gesù Cristo?

  5. Dovete smettere ogni rispetto umano. Per quanto vi è possibile ed è opportuno nell'ufficio che occupate, dovete spregiare tutto ciò che ha del fasto, del mondano, del terreno. Ricordate gli esempi di Margherita da Cortona, quelli di Francesca di Chantal e quello di tant'altre donne sante. Oh come volontieri spregiavano il mondo! Per questo il mondo tolse a ridersene di loro, ma con poco pro, perché le generose non che avvilirsi s'incoraggiavano per eseguire prontamente ogni massima santa del Vangelo, che sola guida a salute.

  6. Vi ricordo qui un fatto che molto vi deve confondere e molto incoraggiare. Quando il divin Salvatore saliva il monte Calvario, tutti gli erano contrari. Solo poche donne accompagnavano in lutto. Volete voi essere nel novero di quelle prudenti? Ricordate che il divin Salvatore [7]continua la sua strada al monte dei patimenti. Chi davvero lo segue? Chi gli si associa in tutti gli obbrobrii e nei patimenti di dolore, di povertà, di confusione? Pochi lo seguono con fedeltà intima. Però quelli che gli aderiscono si dicono generosi, si dicono forti, si dicono eroici. Volete voi essere tali? Se vi risolvete a tanto, beate voi! Lasciate pure che il mondo vi chiami stolte. Il cielo, applaudendovi, dirà che siete prudenti e saggie.

 

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Riflessi

  1. Le vergini prudenti e le stolte.

  2. Ciò che il mondo reputa sapiente, appo Dio è stoltezza.

  3. I sapienti del mondo sono stolti perché non eseguiscono il da farsi per giungere alla felicità nel paradiso.

  4. Lasciate dunque che il mondo dica.

  5. Voi aderite in tutto alle massime del santo Evangelo.

  6.  Gesù Cristo vi ascriverà nel novero delle saggie e delle forti donne che l'hanno seguito nella via dolorosa fino al Calvario.





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53     1 Cor 3,18s.



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