Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Un saluto al nuovo anno 1889
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UN SALUTO AL NUOVO ANNO 1889

MASSIME RICAVATE DALLE OPERE DI SAN FRANCESCO DI SALES

Per il mese di aprile

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Per il mese di aprile

  1. Avvertite bene nel contrarre amicizie, massime con persone di sesso differente: potreste facilmente ingannarvi <e> riportarne molto pregiudizio, ancorché a principio la virtù ne abbia dato il motivo.

  2. Venendovi in occasione di qualche opera buona, procurate di pensar poco e fare assai.

  3. Purgate bene le vostre affezioni, perché quasi tutti amano secondo il proprio gusto e pochi assai secondo la ragione ed il gusto di Dio.

  4. Ho detto più volte che chi non è umile non è casto, e l'ho detto perché [16]Iddio suol permettere la caduta in peccati più vergognosi per reprimere e correggere l'orgoglio dello spirito.

  5. La nostra conversazione deve per l'ordinario essere condita con moderata allegrezza.

  6. Portiamoci bene con tutti, ma particolarmente e con più tenere dimostrazioni verso quelli che hanno più bisogno di noi.

  7. La discrezione, dice sant'Antonio abate, è una virtù senza di cui non è virtù neppur la stessa divozione, e però la vera divozione non potrà stare senza una vera e santa discrezione.

  8. Si vincano quanto si può le ansietà e inquietudini, perché non vi è cosa che più impedisca il camminare alla perfezione.

  9. Non permettete al vostro spirito di fermarsi in pensieri vani ed inutili: preso quest'abito, si fermerà poi nei cattivi e perniciosi.

  10. Nelle aridità ed avversità si speri, nelle consolazioni o prosperità si tema; ma conviene umiliarsi nell'uno e nell'altro tempo, cioè a dire sempre.

  11. È impossibile acquistare vera unione [17]tra l'anima e Dio con altro mezzo che colla mortificazione.

  12. Su, risolvetevi di morire prima mille volte che amare alcuna cosa più che Dio.

 

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  13. Chi considera il prossimo senza relazione a Dio, corre pericolo di non amarlo con purità, egualità e costanza.

  14. Ogni piccola consolazione5 che nasce dalla divozione soddisfa più assai che ogni maggior ricreazione del mondo.

  15. Non credetevi di essere ciò che gli uomini dicono di voi. Per lo più sono adulatori, ancorché non se ne accorgano.

  16. La libertà dello spirito consiste nell'indifferenza e prontezza per far in ogni cosa quello che si conosce essere volontà di Dio.

  17. Molti aspirano alla perfezione, pochi vi arrivano. Sapete perché? Perché non si va con piena confidenza in Dio ed abbandonamento nella sua paterna provvidenza.

  18. Giammai cosa fatta con precipitazione fu ben fatta; serva ciò di avviso per operare sempre con pace e soavità.

  19. Piuttosto perdere ogni altra cosa [18]che la speranza, il coraggio e la risoluzione di amar Dio per sempre.

  20. Che importa che i brevissimi momenti di questa vita ci riescano dolorosi, purché sia beata la nostra eternità?

  21. Avete maggiori di voi? Anteponete i loro onesti desideri alle vostre private e non necessarie occupazioni.

  22. Oh quanto è facile acquistare il fervore col trattenersi nel giorno in buoni pensieri ed orazioni giaculatorie!

  23. I servizi resi a persone alle quali si ha meno genio e inclinazione sono di molto maggior merito, non avendovi parte l'amor proprio ma solo il puro amor di Dio.

  24. Niuna cosa fa tanto guerra all'uomo quanto l'uomo medesimo.

  25. L'anima che dal peccato passa alla divozione non pensi di far tutto in un tempo. L'aurora sgombra le tenebre a poco a poco.

  26. A chi Dio è tutto, il mondo non deve essere che nulla.

  27. Piacciono sommamente agli occhi di Dio quelli che amano di essere tenuti da poco e disprezzati per suo amore.

 

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  28. [19]La modestia esteriore serve molto all'interiore e contribuisce alla pace e alla tranquillità dell'animo.

  29. Non basta osservare i Comandamenti di Dio e della sua Chiesa. Esamini bene ognuno i particolari del suo proprio stato per osservarli, perché senza questi, ancorché risuscitasse morti, sarebbe nemico di Dio e morrebbe dannato.

  30. Preparate il vostro cuore per ricevere con indifferenza dalla provvidenza amorosa di Dio così le afflizioni come le consolazioni, non desiderandole o rifiutandole.





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5       Originale: sconsolazione; cfr. ed. 1924, p. 120.



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