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grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commento(segue) L'argine
Parte
1001 2 | ella si mise a ridere: era felice di essersi confessata,
1002 3 | lettere, o le mandava, se era di cattivo umore, con la
1003 3 | cara padrona.~ ~Ma quale era la persona che egli non
1004 3 | mentale.~ ~Il suo mondo era vasto ancora, quasi come
1005 3 | nella città e dintorni.~ ~Era scapolo: gli piacevano le
1006 3 | Una sola debolezza aveva: era superstizioso; e come tale
1007 3 | che nello stabile, dove era assolutamente vietato il
1008 3 | di comune competenza, che era gobbo, e la cui signora
1009 3 | portineria, il giornale al quale era abbonato, quando vide la
1010 3 | lenta, cauta, pensierosa. Era vestita di nero, con eleganza
1011 3 | bocca significava ch’egli era pienamente consapevole, –
1012 3 | con la serva-madre; e non era gioia, la sua, anzi dolore,
1013 3 | accompagnava: ancora il suo corpo era acerbo, tutto ossa, liberato
1014 3 | marito-sentinella funebre, tutto era rimasto nell’appartamento
1015 3 | il momento, la servetta era lei, che con la scusa di
1016 3 | fazzoletto; eppure qualche cosa era caduta: ah, sì, la sua effimera
1017 3 | felicità.~ ~Adesso la sua anima era di nuovo prigioniera, in
1018 3 | posizione.~ ~La messa non era cominciata ancora, e una
1019 3 | confessarsi, pensava che non ce n’era più bisogno: da qualche
1020 3 | della sua carne in pena, era stata assolta aveva ricevuto
1021 3 | terrestre: adesso, poi, era più tranquilla ancora, più
1022 3 | marito.~ ~Eppure non tutto era sepolto ancora; e uno stridore
1023 3 | gobbo?».~ ~Oramai la notizia era ufficiale: il signor Antioco
1024 3 | cavalier Adone Giovi e costui era troppo avaro per tenercelo
1025 3 | ecco che al signor Antioco era proibito di abitare nella
1026 3 | ragazzi nella strada.~ ~Non era il primo né l’ultimo uomo
1027 3 | sua adolescenza informe, era germogliata, quella mattina,
1028 3 | regolamento».~ ~Tutto il resto era fantasia, romanzo, inutile
1029 3 | aiuto e di fedeltà.~ ~Adesso era di nuovo nella sua casa,
1030 3 | e l’occhio di Dio, qui, era fisso solamente su di lei,
1031 3 | Null’altro; ma anche lei era contenta: aggiustò le cose
1032 3 | mattina».~ ~Tutto intorno era fermo ancora, come quella
1033 3 | oltre al sor Francesco, c’era, dentro casa, lui, lui,
1034 3 | già un po’ di caldo, e non era dannoso, in quelle giornate
1035 3 | bisogno, poiché la sua casa era fresca, silenziosa, forse
1036 3 | costosi, per averli: inoltre era padrona assoluta della grande
1037 3 | cominciano ad arrugginire, – era stata per due settimane
1038 3 | queste gioie esterne. E lei era sola, peggio che sola, in
1039 3 | primavera di quest’anno, era stato ben diverso: non c’
1040 3 | stato ben diverso: non c’era acqua che potesse guarirlo:
1041 3 | giardino accanto, che forse era bene ripetere le due settimane
1042 3 | un senso di tenerezza: si era affezionata a Pierina come
1043 3 | solitudine o del buio.~ ~Si era assopita, ma non dormiva;
1044 3 | riposo. Sentiva che qualcuno era sempre davanti alla sua
1045 3 | campanello: questa volta era la realtà; ed ella non aveva
1046 3 | Socchiuse: la realtà era lì, dietro la sbarra grigia
1047 3 | puntini neri: ma ogni cosa era rischiarata e quasi cancellata
1048 3 | perfetto colore azzurro.~ ~Era, sì, la realtà; ma accanto,
1049 3 | Giulia; un attimo, ed egli era già scomparso, sprofondato
1050 3 | che scendeva le scale, che era sicura, doveva essere il
1051 3 | commedia. E poiché ci si era, ella pensò di entrare subito
1052 3 | nel cuore della scena.~ ~– Era suo nipote, quel signore
1053 3 | le rassomigli.~ ~L’altra era ingenua e semplice: ma non
1054 3 | Con la signora Noemi non c’era da prendersi confidenze,
1055 3 | vedere se la mia servotta era giù in guardiola: s’immagini!
1056 3 | interesse, poiché tutto era bene a sapersi.~ ~– Così
1057 3 | pallide, di un rosa sfiorito: era anemica, certamente; aveva
1058 3 | lei, di amore, di amore.~ ~Era buona, la signora Giulia,
1059 3 | il terreno e vedere se c’era da tentare qualche cosa
1060 3 | conosco da piccolo. Il padre era un cugino del mio: teste
1061 3 | diverse, poiché mio padre era un bravo fattore di campagna,
1062 3 | infine, la signora Giulia? Si era fatta grottescamente seria,
1063 3 | senso di commozione, che era, sì, il riflesso di quella
1064 3 | dolore, la morte. Ma il sogno era bello, il miraggio illuminava
1065 3 | signora Noemi ci pensava: era un modo come un altro di
1066 3 | avventure amorose. E poi era tornata insolitamente presto,
1067 3 | ricevere qualcuno. Una volta era il signor Franco: adesso
1068 3 | rimasta insoddisfatta, oggi. Era meglio se andavi in chiesa:
1069 3 | è per il borsellino, che era un ricordo di mia madre.
1070 3 | bene fondati sospetti; ma era troppo astuta, troppo legata
1071 3 | tavole delle leggi divine, c'era molto da fare ancora nelle
1072 3 | mondo». Franco, Franco! Era questo il pernio intorno
1073 3 | misteriosa paura che la inseguiva era il pensiero di lui.~ ~«Ma
1074 3 | allentata. Il tempo, di fuori, s’era invece fatto tempestoso
1075 3 | l’umore della padrona s’era fatto scuro: ella aveva
1076 3 | parte, in questo dramma, ed era umano ch’ella desiderasse
1077 3 | il suo più vivo bisogno era di finirla; di ritornare
1078 3 | diavoli.~ ~Ma la padrona era ferma nel suo proposito.
1079 3 | nascono dalla pietra, ed era certa che lassù, dove fra
1080 3 | progetto: e la incoraggiava, ne era soddisfatto; pensava anche
1081 3 | ripararsi dal sole. La scala era già pulita, l'ascensore,
1082 3 | d’oro, la signora Noemi: era il fattorino della nettezza
1083 3 | e dal signor Francesco: era contenta; e pensava al suo
1084 3 | testa, pensando che forse era meglio lasciar fare a Dio.~ ~
1085 3 | volgeva le spalle alla porta; era vestito di grigio, a testa
1086 3 | Antioco: forse l’anello era lì; poi pensò che il futuro
1087 3 | Turbata, sorpresa, sdegnata era la signora Noemi; sdegnata
1088 3 | puntute, l’altro, che già si era ripreso e si dominava freddamente,
1089 3 | considerazioni, Antioco si era fatto pensieroso: ma poi
1090 3 | domandava alla signora se c’era mai stata, se non le sarebbe
1091 3 | in casa mia.~ ~Antioco si era tutto animato: vivi e acuti
1092 3 | di recente anche a me. C’era nella mia casa un bambino,
1093 3 | di una donna di servizio: era una specie di animaletto
1094 3 | idiota e sordomuto. Eppure si era affezionato a me, e mi seguiva
1095 3 | nel vuoto; un vuoto che si era formato fra Noemi e Antioco
1096 3 | esistessero nello spazio.~ ~– Sì, era il figlio di una donna che
1097 3 | d’arte. Ora, il bambino era irrimediabilmente idiota,
1098 3 | Noemi pensava:~ ~«Il mistero era nel sangue del disgraziato
1099 3 | Il cavalier Adone, che era, per un caso straordinario,
1100 3 | questo, a quanto si dice, era il desiderio della moglie.~ ~–
1101 3 | incantatori di serpenti.~ ~Era Antioco, che rincalzava:
1102 3 | pensava che, dopo tutto, era una creatura fortunata,
1103 3 | piena e completa: e forse era Dio che le mandava incontro
1104 3 | il compagno, che, certo, era animato dai suoi piccoli
1105 3 | gli occhi; li richiuse: era come se una porta si fosse
1106 3 | disperata: ma il male, in lei, era congenito; ella apparteneva
1107 3 | circonda. Eppure ella non era soddisfatta: desiderava
1108 3 | dell’altro, che, oramai, era perduto per lei. Ella non
1109 3 | ma come di un sorriso ch’era tutto per lui solo, e se
1110 3 | sfiducia ed anche di derisione, era tutto per sé stesso.~ ~Tuttavia
1111 3 | udire che una sua sorella s’era fatta cortigiana. Curioso
1112 3 | il gobbo; ma la sua voce era quasi commossa. L’altro
1113 3 | per ironia: ad ogni modo era lusingata per la compiacenza
1114 3 | ancora.~ ~Le piaceva, sì: era intelligente, aveva oltre
1115 3 | Antioco e dello stesso gobbo: era troppo educata e timida
1116 3 | di acqua di Colonia; ed era quello del gobbo, un sentore
1117 3 | signorino Antioco; invece era stata gentile; e la prima,
1118 3 | regolamenti dello stabile, era precisamente lei. Adesso,
1119 3 | con violenza anche lei si era fatta arcigna, dimenticando
1120 3 | questa o quella relazione? Era libera, padrona davvero
1121 3 | azioni. Ed anche Antioco non era, come l’altro, staccato
1122 4 | figlia: ma anche allora era già afona e stanca, o meglio
1123 4 | che arrivasse padre Leone era venuto Paolo, il mio Paolone,
1124 4 | soffiò sopra: da una parte c’era una illustrazione monca,
La bambina rubata
Capitolo
1125 tes | mantenere e di proteggere.~ ~Era una donna un po' strana
1126 tes | mattina alla sera. La casa era sua, e si viveva, almeno
1127 tes | estivo.~ ~Poiché l'ingresso era riserbato agli inquilini
1128 tes | educazione dei sordomuti non era perfezionata come adesso:
1129 tes | vicino, di là del quale era il terreno, bastavano venti
1130 tes | la strada provinciale; c'era una grande casa colonica
1131 tes | fieno tagliato; segno che c'era gente: ma non poteva essere
1132 tes | sapevo bianca mentre questa era rossa; e d'altronde, per
1133 tes | più mi attardavo peggio era: correvo il rischio di non
1134 tes | una vasta estensione ove era stato di recente eseguito
1135 tes | intendevo fin troppo: il platano era stato tagliato.~ ~«Da chi
1136 tes | potevo fermarmi. La delusione era già tanto forte che il mio
1137 tes | le quali le chiedevo se era sola in casa, se poteva
1138 tes | tutto correva intorno a me. Era la mia testa che girava
1139 tes | sentivo che questo dolore non era per il platano tagliato,
1140 tes | disgrazia che d'un tratto mi si era rivelata con tutto il suo
1141 tes | E già lo provavo: ed era questo che mi faceva soffrire.~ ~
1142 tes | tutto, il mio passato non era stato tanto nero come pensavo.
1143 tes | crudeli. La nostra vittima era l'istitutore che ci conduceva
1144 tes | accogliere lui solo, che era sano e bello, tutto il peso
1145 tes | rivestite di edera; ma non era solo; stava con lui una
1146 tes | il viso dell'istitutore era più triste del solito. Così
1147 tes | di fuori il mio terreno. Era una vera sterpaglia, e i
1148 tes | siepe svoltava vidi che era stato aperto un varco, richiuso
1149 tes | farci non sapevo; non c'era nulla da prendere; tuttavia
1150 tes | abbandono in cui il luogo era lasciato.~ ~La rabbia mi
1151 tes | Mio, quel pezzo di terra era mio; il sole che vi batteva
1152 tes | il sole che vi batteva era mio; potevo fare quello
1153 tes | tutta la siepe, del resto, era malandata, vecchia di chi
1154 tes | campi della casa colonica era stata rinnovata, anzi era
1155 tes | era stata rinnovata, anzi era più bassa e cadente che
1156 tes | mal coltivati; la terra era magra, le viti parevano
1157 tes | schiacciò col piede.~ ~«Dov'era il platano?» le domandai.~ ~
1158 tes | verso terra che l'albero era stato lì. Ma a me parve
1159 tes | Ma ella non perdonava. Era bella, nel suo dolore e
1160 tes | fece di un azzurro cupo. Era già sera ed io aspettavo
1161 tes | rivedere la testa di Fiora; era un punto rosso, una finestra
1162 tes | Attraversai la vigna. La vigna era in fiore: e tutta vibrante
1163 tes | non lasciarsi raggiungere. Era una finestra alta, munita
1164 tes | non sentivo nulla. Tutto era buio nel resto della casa
1165 tes | e la porticina dell’aia era chiusa.~ ~Rimasi alcuni
1166 tes | luminosità di prima. Tutto era diverso, tutto scuro.~ ~
1167 tes | due grandi portoni, tutto era chiuso: l’odore del fieno,
1168 tes | Lei non ne aveva, né era donna capace di procurarsene.~ ~
1169 tes | D'altronde riconoscevo ch’era un’idea ingiusta, la mia,
1170 tes | vecchia casa alla quale era attaccata come un'anima
1171 tes | tanto la nostra abitazione era diaccia e ombrosa. Solo
1172 tes | aver diritto alla donna ch’era stata mia, che doveva essere
1173 tes | ancora e solamente mia. Era come se fossi stato io il
1174 tes | Quell’angoscia notturna era la mia salvezza; poiché
1175 tes | uscii; andai verso il mare. Era una notte di luna, d'una
1176 tes | inesprimibile: il paese era pieno di gente venuta per
1177 tes | odoravano di oleandri, e la luna era così vivida che si distingueva
1178 tes | lunetta della porta a vetri era illuminata; segno che la
1179 tes | posto davanti al divano, ed era rossa in viso come non l'
1180 tes | che finalmente qualcuno era venuto: il mio presentimento
1181 tes | presentimento d'attesa si era avverato.~ ~- Sai di che
1182 tes | più che tanto a me: la zia era la vera responsabile, davanti
1183 tes | me la parola definitiva era detta~ ~ ~ ~Vidi la zia
1184 tes | dimostrare che il suo fallo era involontario.~ ~La zia ascoltava,
1185 tes | di sì: sì, il biglietto era mio.~ ~Allora, mentre l'
1186 tes | non glielo diedi: non c’era più nulla da scrivere, per
1187 tes | calamaio e un quaderno; era il quaderno dei suoi conti,
1188 tes | leggere.~ ~Per me tutto era detto: non c’era che una
1189 tes | me tutto era detto: non c’era che una soluzione sola,
1190 tes | foglio e continuò.~ ~La cosa era lunga!~ ~E quando tutto
1191 tes | come se la promessa che era sgorgata spontanea dalla
1192 tes | scritta; ma l’ometto oramai era sicuro che, giunto il momento
1193 tes | Allora mi accorsi che era quasi un nano; ma con le
1194 tes | com’egli diceva, forse era una vittima più sua che
1195 tes | più dello gnomo che se n’era andato.~ ~Perché non voleva
1196 tes | facessi il mio dovere, che era anche il mio piacere? Era
1197 tes | era anche il mio piacere? Era una cosa tanto semplice,
1198 tes | droghiere, per le solite spese. Era presto; lungo la strada
1199 tes | e dolorosa penzolante.~ ~Era il droghiere in persona.
1200 tes | stabilimento balneare dove era sorvegliante il suocero.~ ~
1201 tes | egli non poteva niente ed era difficile darmi un posto,
1202 tes | anche a me come un conto: c’era scritto: «Torna da me verso
1203 tes | gialli e rossi.~ ~Tobia era lì; in maniche di camicia,
1204 tes | se davvero il mio terreno era coltivabile, e volle sapere
1205 tes | piante e sementi. L’acqua c’era: bastava incanalarla.~ ~
1206 tes | millesettecento lire: e la cambiale era a sei mesi di scadenza.~ ~
1207 tes | accennava mai alla cosa che era in fondo a tutti i nostri
1208 tes | Gran parte del campo era mietuto: i covoni del grano
1209 tes | prima volta pensai che Fiora era ricca; eppure lei stessa
1210 tes | al bosco.~ ~Lassù tutto era ancora frescura e solitudine.
1211 tes | degli uomini? Il terreno mio era mio, e nessuno poteva proibirmi
1212 tes | bestialmente mentre tutto in me era sogno e bisogno di elevazione,
1213 tes | domandandomi qualche cosa: era piccola coi capelli grigi
1214 tes | Dunque la donnetta non era la mamma? No, era la nonna,
1215 tes | donnetta non era la mamma? No, era la nonna, e il ragazzetto
1216 tes | la nonna, e il ragazzetto era figlio di uno dei mietitori
1217 tes | di saper altro tranne che era in Maremma.~ ~La Maremma
1218 tes | pranzo, dove, mi ricordo, c’era solo una grande tavola di
1219 tes | roncola in mano: ma non era rosso in viso, no; anzi
1220 tes | rosso in viso, no; anzi era pallido; e non sorrideva
1221 tes | e che il mio aspetto non era del tutto rassicurante,
1222 tes | meglio.~ ~L'uomo intanto si era seduto dall'altro lato della
1223 tes | alla finestra alla quale si era affacciata la vecchia. C’
1224 tes | affacciata la vecchia. C’era anche il ragazzo col cane:
1225 tes | Si arrivò al paese che era già sera. Il mio treno partiva
1226 tes | sala da mangiare assieme, era rischiarato da lumi ad acetilene
1227 tes | due mietitori. Il locale era pieno di gente; il padrone
1228 tes | convinto che il portafoglio mi era stato rubato dai mietitori,
1229 tes | questura il Commissario non c'era, e neppure nella trattoria
1230 tes | occhi lucenti alla luna. Era giovane, distratto: doveva
1231 tes | una cuffietta rossa, mi si era aggrappato alle gambe, sfuggendo
1232 tes | che il nano mi aveva dato era falso.~ ~ ~ ~Passavano i
1233 tes | nostro triste segreto, ma era sempre pensierosa, preoccupata.
1234 tes | sabbia: sopra di me il cielo era tutto cremisi, e una figura
1235 tes | azzurri lagrimanti d'acqua.~ ~Era il suocero del mio creditore.~ ~
1236 tes | mi riebbi completamente. Era già quasi sera; una sera
1237 tes | panca accanto al tavolino ch’era l’unico mobile del casotto,
1238 tes | suo corpo rossastro; ed era tranquillo come se invece
1239 tes | guardavo; li feci cenno ch’era stato lui la causa prima
1240 tes | questo volevo morire.~ ~Era una specie di atto d’accusa
1241 tes | più mi agitava, in fondo, era l’accorgermi che i suoi
1242 tes | suo quaderno dei conti. Era destino che la mia sorte
1243 tes | vecchio me la presentò; era sua figlia, la moglie del
1244 tes | le parole all’orecchio.~ ~Era sorda anche lei!~ ~ ~ ~Mentre
1245 tes | seduta a quel posto, tutto era placido, pulito, ordinato.
1246 tes | si assicurò che il foglio era veramente quello, poi me
1247 tes | autunno.~ ~Anche la bocca era, dirò così, luminosa; le
1248 tes | anche leggervi quello che c’era scritto: non avrei protestato:
1249 tes | il viso della donna che s’era fatto pallido e i suoi occhi,
1250 tes | la speranza in sé stessa era rinata in me. Sentivo che
1251 tes | calzolaio o del pescatore, era buono per me, oramai; e
1252 tes | passai oltre. Il mio pensiero era di consegnare la lettera
1253 tes | sguardo mi rimescolava tutto. Era come se noi due fossimo
1254 tes | appena diventava oggi.~ ~Si era intanto di novembre, cominciava
1255 tes | mentre in fondo sentivo che era ben altra la mia passione.~ ~
1256 tes | ma osservavo che la roba era più buona e a buon patto
1257 tes | ch’io facessi così.~ ~Non era certo lei a incoraggiarmi
1258 tes | ad andare con lui: ma non era solo questo che dovevo decidere:
1259 tes | profonda dovevo decidere, o era già decisa per me dal destino.~ ~
1260 tes | medesime tinte accese: solo che era di profilo, e aveva una
1261 tes | libri di scuola.~ ~La stanza era piuttosto tetra, quasi come
1262 tes | straccio: e anche la donna era immelanconita, con uno scialletto
1263 tes | riapparve il vecchio, che s’era tolto le scarpe per non
1264 tes | tutto, quel giorno. Il pasto era buono: c’era un grosso pesce
1265 tes | giorno. Il pasto era buono: c’era un grosso pesce dalla polpa
1266 tes | avvenire della mia creatura era assicurato: e mi piaceva,
1267 tes | Il giorno della vendetta era dunque giunto per me.~ ~
1268 tes | favorire la nostra passione. Era una donna timida, casta
1269 tes | da dormire.~ ~La stanza era di passaggio, dalla cucina
1270 tes | infine la mia presenza era accettata e sopportata da
1271 tes | a me.~ ~Eppoi un calcolo era fitto tra i miei vari pensieri:~ ~-
1272 tes | Sapevo che nel pomeriggio c’era probabilità di trovarci
1273 tes | nell’Istituto quando non c'era scuola e si doveva andare
1274 tes | alzai, un po’ smarrito; non era una voce misteriosa che
1275 tes | annebbiava la mente: ed era davvero come una nebbia,
1276 tes | nostro salotto.~ ~Adesso era il mio creditore che veniva
1277 tes | tavolino, al posto dove s’era seduto il nano.~ ~Era tutto
1278 tes | s’era seduto il nano.~ ~Era tutto vestito di nero, con
1279 tes | Lo guardai bene in viso; era quasi un bell’uomo: arcigno
1280 tes | accorse; non si sdegnò; lo era già tanto! Però mi parve
1281 tes | Intanto al rumore dei passi era venuta fuori la zia; pareva
1282 tes | questa visita, aggiustata com’era, come del resto si aggiustava
1283 tes | mio terreno e che il Tobia era incaricato della mediazione.~ ~
1284 tes | poteva trovare. In fondo era sempre un desiderio di vendetta
1285 tes | rivelato la mia colpa: ma c’era meno sorpresa nei suoi occhi,
1286 tes | volerlo, parlo.~ ~Forse era venuto con quella sola intenzione,
1287 tes | trattasse di cosa non mia.~ ~Ed era forse mio, il terreno? No,
1288 tes | mio, il terreno? No, non era più mio. La zia lo difendeva,
1289 tes | denari, nonostante ciò che s’era stabilito con la moglie
1290 tes | occasione.~ ~E l’occasione era questa: che realmente qualcuno,
1291 tes | preso sul mio terreno, s'era rivolto a lui per la mediazione.
1292 tes | la mediazione. L’offerta era superiore al valore del
1293 tes | uomo e gli domandai se non era vero ch’egli acconsentiva
1294 tes | gita al paese vicino; non era per visitare i parenti ch’
1295 tes | contenesse tutto il mare, ma non era disperazione; no, era anzi
1296 tes | non era disperazione; no, era anzi un senso di potenza,
1297 tes | giorni la zia cadde malata.~ ~Era una semplice pleurite, la
1298 tes | intorno alla testa. Tutto era bianco e duro e freddo intorno:
1299 tes | Ho sognato stanotte ch’era venuto il nano con un involto.
1300 tes | lettera ch’ella mi porgeva. Era del nano: mi diceva che
1301 tes | verso sera.~ ~Una bambina! Era dunque una bambina. Era
1302 tes | Era dunque una bambina. Era già nata!~ ~Di tutto il
1303 tes | capire alla donna che c’era in casa una persona malata:
1304 tes | dalla zia: aveva la febbre, era un po' agitata: pareva sentisse
1305 tes | offrirle da mangiare: c’era del latte preparato per
1306 tes | di giorno in giorno, e c'era da pagare il medico, le
1307 tes | lui.~ ~Lo feci entrare dov’era la donna e vidi che parlavano,
1308 tes | febbre sempre più alta ed era agitata, con gli occhi lucidi
1309 tes | occhi lucidi e fissi: s’era tolto il fazzoletto e coi
1310 tes | arbitro delle mie azioni: o era un’illusione anche questa?
1311 tes | piccolo bambino nudo che mi si era aggrappato alle gambe, un
1312 tes | la mia vera angoscia, che era, in fondo, la coscienza
1313 tes | alla strada.~ ~La strada era già deserta, con le case
1314 tes | verdastro; solo il crocevia era illuminato da un fanale
1315 tes | me la prende.~ ~Il guaio era che il vecchio esercitava
1316 tes | Andai a vedere la zia: era assopita, ma nella camera
1317 tes | arrivò. Di dove veniva? Era un uomo o una donna o un
1318 tes | un brivido nella schiena. Era qualche cosa di misterioso
1319 tes | riconoscevo bene e sapevo che era il nano, avvolto in un mantello
1320 tes | all’avvicinarsi dell'uomo s'era ritirato, forse per avvertire
1321 tes | porticina del corridoio era aperta, con un barlume di
1322 tes | neppure toccarla.~ ~Il nano era sparito fra la nebbia, il
1323 tes | creatura.~ ~E rientrai; la zia era ancora immersa nel suo sopore
1324 tes | la creatura a quell’ora era nata: e mi spiava in viso
1325 tes | volevo la bambina perché era mia, perché era giustizia
1326 tes | bambina perché era mia, perché era giustizia che l’avessi.
1327 tes | aver sognato, perché nulla era mutato in quella stanza:
1328 tes | braciere, la sua fisionomia era la solita, e solo si alterò
1329 tes | goffi merletti. Adesso c'era anche una grande culla di
1330 tes | me da una profondità che era quella dell’anima mia stessa.
1331 tes | aveva voluto la bambina se era per continuare la sua vita
1332 tes | impressione indefinibile che non era di gioia, né di dolore perché
1333 tes | non aveva più febbre, ma era così debole che non poteva
1334 tes | credevo, forse perché lei era quasi guarita ed io mi toglievo
1335 tes | farle del male, o forse era semplicemente il bel tempo,
1336 tes | respirare con gioia.~ ~La sotto era primavera: i tronchi dei
1337 tes | mentre il cielo invece era alto e d’un azzurro brillante
1338 tes | camminare con lei. La donna era a testa nuda coi capelli
1339 tes | per indicarmi che il male era lì: in ultimo mi accennò
1340 tes | La casa del dottore non era distante da noi più di un
1341 tes | madre, e di lei sapevo che era la moglie del guardiano
1342 tes | mia serenità precedente s’era oscurata: un pensiero per
1343 tes | attortigliava per ogni vena. No, non era il dottore che aspettavo
1344 tes | per consegnarli il denaro: era quel pensiero che mi fermava.~ ~
1345 tes | così del punto preciso dov’era la sua casa; ma poi, per
1346 tes | salottino erano socchiuse.~ ~Era una sera tiepida, quasi
1347 tes | oltre. La bambina non c’era.~ ~Ma conoscevo bene le
1348 tes | quella sera.~ ~La zia s’era già messa a letto, quando
1349 tes | letto, quando rientrai. Era pallida pallida, e spalancò
1350 tes | zia stesse male: forse s’era inquietata nel non vedermi
1351 tes | fino alla morte.~ ~Intanto era notte e non abbastanza scura
1352 tes | dal mare.~ ~La drogheria era deserta, con le sue scatole
1353 tes | porticina del corridoio era aperta; e nel quadrato di
1354 tes | si agitava né piangeva; era tutta dura dentro la fascia,
1355 tes | avanzarsi nell’ombra. Non c’era che aspettarla e assicurarsi
1356 tes | ombra, ma tornai a palparla; era tiepida, col visetto molle
1357 tes | una paura strana che m’era venuta ad un tratto, che
1358 tes | insistente, se la bambina era tranquilla, e scoperta,
1359 tes | fondo sentivo bene che tutto era un sogno: sogno anche la
1360 tes | foreste, a tanti oceani, s’era accorto di me che andavo
1361 tes | biglietto.~ ~Qui la luce era meno chiara perché i vetri
1362 tes | della bambina. E quel viso era scuro, come coperto di un
1363 tes | cominciano a parlare.~ ~La gioia era tale che vinceva il dolore.
1364 tes | ingannato; forse la bimba era viva ancora, forse si poteva
1365 tes | pineta, capivo finalmente dov'era il mare dove il paese, dove
1366 tes | paura ma perché sentivo ch’era inutile andarci, che la
1367 tes | inutile andarci, che la bimba era morta e nessuna forza umana,
1368 tes | creatura in braccio. Non c’era più posto per me nella vita.
Canne al vento
Capitolo
1369 1 | sembrò di riconoscerlo; era un passo rapido e lieve
1370 1 | uomo che la sua giornata era finita. Era il grido cadenzato
1371 1 | sua giornata era finita. Era il grido cadenzato del cuculo,
1372 1 | qualche gemito d'uccello; era il sospiro delle canne e
1373 1 | più chiara del fiume: ma era soprattutto un soffio, un
1374 1 | giornata dell'uomo lavoratore era finita, ma cominciava la
1375 1 | con la coda di acciaio.~ ~Era il suo passaggio che destava
1376 1 | abbastanza larga per lui che era piccolo e scarno come un
1377 1 | voce conosciuta lo chiamò: era la voce fresca ma un po'
1378 1 | ingannarsi.~ ~Il ragazzo s'era seduto stanco sulla pietra
1379 1 | scarponi domandando se non c'era nulla da mangiare.~ ~«Ho
1380 1 | guardare il podere.»~ ~Il servo era abituato a obbedire alle
1381 1 | di Efix. Anche don Predu era ricco, ma non come il Milese.
1382 1 | monotona di casa Pintor era invariabilmente una disgrazia.~ ~
1383 1 | disgrazia.~ ~Anche il ragazzo s'era coricato, ma non aveva voglia
1384 1 | gridò Efix; ma la sua voce era roca, e il ragazzo rise
1385 1 | Egli litigava con tutti, ed era talmente invidioso del bene
1386 1 | sulla casa: mai nel paese era accaduto uno scandalo eguale;
1387 1 | nobile e beneducata come Lia era fuggita così. Don Zame parve
1388 1 | non risposero. Don Zame era divenuto più tiranno con
1389 1 | litigato con qualcuno e che era stato ammazzato a colpi
1390 1 | suo matrimonio. Lo sposo era un negoziante di bestiame
1391 1 | Dogana non gli piaceva; era umile e penoso, gli sciupava
1392 1 | sorella.~ ~Tutti i giorni era la stessa storia: il nome
1393 1 | tre sorelle tacevano egli era in mezzo a loro, come del
1394 1 | loro, come del resto lo era sempre fin dal giorno della
1395 1 | morte di don Zame, egli era rimasto con le tre dame
1396 1 | pietà del loro abbandono. Ed era rimasto venti anni.~ ~Le
1397 1 | Vecchio, oramai, e debole; ma era sempre un uomo, e bastava
1398 1 | ancora le tre donne.~ ~Adesso era lui che sognava per loro
1399 2 | stradone, fino al paese era in salita ed egli camminava
1400 2 | portone dell'antico cimitero era sormontato appena da un'
1401 2 | armato di spada; il motto era: quis resistit hujas?~ ~
1402 2 | bene.»~ ~Anche la cucina era medioevale: vasta, bassa,
1403 2 | Nulla, nulla! Va'...»~ ~Era inutile insistere, prima
1404 2 | di casa (del resto non c'era più nulla da custodire)
1405 2 | come per guardare cosa c'era di là, nel mondo.~ ~Quanti
1406 2 | spiare anch'essa cosa c'era di là, nel mondo. Così egli
1407 2 | occhi Efix vide che non era Lia la donna alta che si
1408 2 | e finestre - tanto non c'era pericolo che la corrente
1409 2 | per questo; fin da bambina era abituata a veder le ossa
1410 2 | Intanto donna Noemi era scesa col telegramma in
1411 2 | maliziosi.~ ~Il servo s'era messo davanti a loro, aspettando;
1412 2 | donna Ester.~ ~Ma Noemi era ridiventata pallida: parole
1413 2 | guardando la sorella che era la più timida e irresoluta
1414 2 | Ben altre responsabilità s'era assunte nella sua vita.~ ~ ~ ~
1415 2 | paese tutta la giornata.~ ~Era inquieto per il podere -
1416 2 | pregò donna Ruth, che si era inginocchiata per terra
1417 2 | Donna Ruth capì che con Efix era inutile scusare l'orgoglio
1418 2 | rallegrò.~ ~«Ti ricordi com'era superbo mio padre?», disse
1419 2 | lui. L'ombra del passato era sempre lì, intorno a loro.~ ~
1420 2 | nel cortile: il suo viso s'era oscurato.~ ~«Quando non
1421 2 | cadeva in rovina; tutto vi era grigio, umido e polveroso:
1422 2 | di là del tempo: la messa era per un trigesimo e un panno
1423 2 | Ebbene, la lettera di chi era? Di don Giacintino? Se egli
1424 2 | conservino bene.»~ ~Ma egli era deciso a sopportare ogni
1425 2 | uomo seduto sulla panchina. Era don Predu, il parente ricco
1426 2 | paese.~ ~La botteguccia era piccola ma piena zeppa come
1427 2 | Siccome il Milese s'era avvicinato alla porta e
1428 2 | ragazzo dov'è!»~ ~Ma Efix era uscito dalla bottega a testa
1429 3 | di biscotti. Dopo tutto era un ospite, che arrivava,
1430 3 | cimitero; ma ella capiva che era un periodo di crisi, un
1431 3 | villaggio metà dei cui abitanti era alla festa.~ ~Eccola dunque
1432 3 | e la festa della vita s'era svolta lontana dal paesetto,
1433 3 | prender parte sua sorella Lia era fuggita da casa...~ ~Lei,
1434 3 | da casa...~ ~Lei, Noemi, era rimasta sul balcone cadente
1435 3 | teneva sempre chiuso.~ ~Era la vecchia Pottoi che veniva
1436 3 | buono? - Sì, così umile era. Ah, per questo non amo
1437 3 | E don Zame, missignoria? Era l'anima della festa. Gridava,
1438 3 | la burrasca, ma in fondo era buono. L'arcobaleno c'è
1439 3 | l'aveva attesa invano. S'era addormentata aspettandola
1440 3 | mormorava, ma egli stesso era poi corso per il paese domandando
1441 3 | spiava le lontananze.~ ~Poi era tornato don Zame...~ ~A
1442 3 | carta turchina.~ ~Tutto era in ordine là dentro: in
1443 3 | sollevò un altro: sotto c'era un plico di carte, le carte
1444 3 | lentamente dall'onda.~ ~Era la lettera di Lia dopo la
1445 3 | lettera dal fascio di carte; era ancora bianca, entro la
1446 3 | tirando su la bicicletta a cui era legata una valigia polverosa. «
1447 3 | riconoscere il luogo dov'era. Ecco il portico tante volte
1448 3 | son deciso avantieri; c'era un amico che partiva. Allora,
1449 3 | ieri, visto che il mare era calmo, sono partito...»~ ~
1450 3 | Voleva recarsi a Nuoro: c'era lassù l'amministratore di
1451 3 | egli non lo conosceva, ma era certo che andando a Nuoro
1452 3 | tranquilla e Giacinto disse:~ ~«Era una cosa tanto meschina!
1453 3 | passavano dietro la casa. Era quasi notte; il Monte era
1454 3 | Era quasi notte; il Monte era diventato scuro e là dentro
1455 3 | volle uscire. Domandò dov'era la posta, e Noemi lo condusse
1456 3 | vecchia Pottoi. La porticina era aperta, ma dentro tutto
1457 3 | aperta, ma dentro tutto era nero, e solo ai richiami
1458 4 | fisarmonica, ma la gente, ch'era appena uscita dalla novena
1459 4 | a cominciare il ballo.~ ~Era presto ancora: sul cielo
1460 4 | lontano.~ ~La loro cena era stata frugale: una zuppa
1461 4 | le parenti con cui ella era venuta alla festa cenavano
1462 4 | figure misteriose; e la prima era quella di Efix su un cavallo
1463 4 | appoggiandosi al muro tanto era turbata; anche la fisarmonica
1464 4 | visione? Sei tu?...»~ ~Egli era smontato davanti a loro
1465 4 | Natòlia, la serva del prete, s'era cacciata dentro la capanna
1466 4 | e parlava con lui.~ ~Com'era sfacciata, Natòlia! Per
1467 4 | accoglienza fredda di Noemi s'era sentito ciò che veramente
1468 4 | sentito ciò che veramente era, straniero in mezzo a gente
1469 4 | rispetto?».~ ~Ma al grido Efix era apparso e si avanzava battendo
1470 4 | Il più felice di tutti era Efix. Sdraiato su un mucchio
1471 4 | pensiero fino al momento in cui era corso alla casa dei suoi
1472 4 | figlio di Lia: che momento! Era stata così forte la sua
1473 4 | svelto come un uccello.~ ~Ed era stato lui, quasi vinto dalle
1474 4 | dei muricciuoli, e tutto era caldo e pieno d'oblio in
1475 4 | porgeva. Infine bevette: era un vino dolce e profumato
1476 4 | Come vivono le mie zie?».~ ~Era giunto il momento delle
1477 4 | arriva l'occhio la valle era della sua famiglia. Gente
1478 4 | sua famiglia. Gente forte, era! Adesso non resta che questo
1479 4 | la famiglia...»~ ~«Se non era lui, vossignoria non era
1480 4 | era lui, vossignoria non era nato!»~ ~Giacinto sollevò
1481 4 | ontani e del puleggio; tutto era caduto in un silenzio tremulo
1482 5 | avviò a piedi.~ ~Il tempo s'era rinfrescato: dai monti del
1483 5 | e dar molto frutto come era loro dovere; ma un rumore
1484 5 | preso!~ ~«Perché, vagabondo? Era impiegato.»~ ~«Che impiego
1485 5 | vendicata di Grixenda, che si era preso tutto per sé lo straniero.~ ~
1486 5 | petto.~ ~Fuori Giacinto s'era messo a sedere a gambe aperte,
1487 5 | giorni dopo. Questa volta non era solo: quasi tutti quelli
1488 5 | episodi della guerra, di cui era reduce.~ ~«Sì», diceva,
1489 5 | accennava di avvicinarsi. Era l'ora del pasto; Giacinto
1490 5 | l'ora del pasto; Giacinto era invitato dal prete e tutti,
1491 5 | L'angolo più tranquillo era quello delle dame. Sedute
1492 5 | intonando le laudi sacre. Era come il mormorio lontano
1493 5 | della foresta al vespero: era tutto un popolo antico che
1494 5 | lei. E la pena dell'uno era uguale a quella dell'altra:
1495 5 | altra: e la pena di entrambi era la stessa di tutto quel
1496 5 | precipitarono a guardare. Era la luna nuova che rasentava
1497 5 | aveva più speso denari e s'era più divertito, e qualcuno
1498 5 | sognò che in tal posto ce n'era una, in un terreno d'un
1499 5 | signore decaduto. Questi era così disperato che stava
1500 6 | sanguisughe. Il suo posto favorito era una insenatura del fiume
1501 6 | acino nero lucente che vi si era attaccato, e lo introduceva
1502 6 | forma di un anello nero: era la sanguisuga.~ ~Un giorno,
1503 6 | un gran caldo e la valle era tutta gialla sotto il cielo
1504 6 | a sedersi a casa mia ed era giovane e viveva mia nonna:
1505 6 | Priamu Piras. E Priamu mio era un valent'uomo: aveva un
1506 6 | sopore in cui tutta la valle era immersa, il mormorio dell'
1507 6 | che Giacinto conduceva non era quella di un giovane onesto
1508 6 | erbivendole, e tutto questo era quanto di più utile egli
1509 6 | accaduta ad un mio amico. Era impiegato con me alla Dogana.
1510 6 | Aveva paura. Eppoi il tempo era orribile ed egli non si
1511 6 | di latte caldo. Che tempo era? Che tempo!», ripeté Giacinto,
1512 6 | accertarsi che la notte era bella.~ ~Efix ascoltava,
1513 6 | Andai dal capitano. Non era in casa, ma la cameriera,
1514 6 | in anticamera. La stanza era quasi buia, ma ricordo che
1515 6 | Finalmente il capitano tornò; era con la moglie, grossa come
1516 6 | rimettermi a posto; ma il posto era difficile trovarlo perché
1517 6 | bicicletta. Io capii ch'era tempo d'andarmene e partii:
1518 6 | colpirla.~ ~Anche Efix s'era alzato.~ ~«Son le volpi»,
1519 6 | aveva sentito. Ecco perché era stato triste, tutto il giorno,
1520 6 | vita! Ma che dire? In fondo era contento che il passaggio
1521 6 | quel capitano? Si vede che era uomo savio: capiva che la
1522 6 | si alzò, ma Giacinto se n'era già andato.~ ~ ~ ~Per molti
1523 6 | a noi...»~ ~Don Predu s'era già allontanato, quando
1524 6 | imbiancava la valle, e la notte era così chiara che si distingueva
1525 6 | osavano uscire, tanta luce c'era: e il mormorio dell'acqua
1526 6 | e il mormorio dell'acqua era solitario, non accompagnato
1527 6 | nell'ombra, e dove l'acqua era ferma, giù al fiume, si
1528 6 | in casa, poiché zia Ester era alla novena: presero il
1529 6 | allontanò con la mano; diceva: era meglio fossi morta, prima
1530 6 | della famiglia alla quale era attaccato come il musco
1531 7 | cantavano, e tutta la valle era color d'oro - un oro azzurrognolo
1532 7 | dalle sue padrone.~ ~Tutto era silenzio e sole nel cortile:
1533 7 | una colonnina istoriata era caduta dal balcone e giaceva
1534 7 | avanzo di un razzo. Tutto era silenzio. Efix entrò e vide
1535 7 | mandato da lui con don Predu era quasi vuoto sopra il sedile,
1536 7 | intanto...»~ ~«Ebbene, non era poi un nemico! È un parente,
1537 7 | risposta, e sapevano che non era un servo da esser pagato
1538 7 | cortiletto dell'usuraia.~ ~Tutto era pace là dentro come nell'
1539 7 | riprendendo a filare.~ ~Efix era annientato. Ricordava che
1540 7 | al sole: tutto il mondo era tranquillo. Lui solo spasimava.~ ~«
1541 7 | affamato. Vattene...»~ ~Efix era sulla porta: ella lo incalzava.~ ~«
1542 7 | non potere, così solo com'era, così debole, così incerto
1543 7 | davanti alla Basilica vide ch'era aperta ed entrò. Non c'era
1544 7 | era aperta ed entrò. Non c'era messa, ma la guardiana puliva
1545 7 | visione si confondeva. C'era un carro su cui Lia sedeva,
1546 8 | 8 -~ ~ ~ ~Era un giovedì sera e l'usuraia
1547 8 | che da ragazzetta, quando era povera e andava a chieder
1548 8 | toccandola per la spalla. Era vestito di colore del sole
1549 8 | aveva subito riconosciuto: era il Barone, uno dei tanti
1550 8 | ostinò finché visse a dire ch'era stata un'illusione della
1551 8 | aveva provato, vecchia com'era, la stessa impressione di
1552 8 | volta. Un giovane signore le era apparso, tale e quale il
1553 8 | tale e quale il Barone. Era Giacinto. E ogni volta che
1554 8 | non rimase contento. Cos'era quel foglietto sottile in
1555 8 | rispose, ma la sua voce era triste; e sebbene la vecchia
1556 8 | il singhiozzo. Don Predu era più riserbato, ma il suo
1557 9 | cortile, cucendo. La giornata era stata caldissima e il cielo
1558 9 | di guarire.~ ~Quel giorno era sola. Donna Ester e donna
1559 9 | comitato d'una festa; Giacinto era ad Oliena ad acquistar vino
1560 9 | fare il servo ad uno ch'era stato mercante girovago.
1561 9 | rivolgeva la parola, ma quando era sola lo rivedeva curvo su
1562 9 | delle lagrime di lui - ed era il sapore di tutta la tristezza,
1563 9 | bere, sopra la sua bocca: era Giacinto, ma era anche lei,
1564 9 | bocca: era Giacinto, ma era anche lei, Noemi viva, assetata
1565 9 | viva, assetata d'amore: era uno spirito misterioso che
1566 9 | preso l'estrema Unzione. Era bella, donna Maria Cristina,
1567 9 | mente: lo sapevate, chi era, lui, e siete stata una
1568 9 | bellezza luminosa del tramonto: era un mare di luce sparso d'
1569 9 | prendeva parte alla festa: era la più folle di tutte: era
1570 9 | era la più folle di tutte: era come Grixenda e come Natòlia
1571 9 | nel cortile, nel mondo, era per loro...~ ~ ~Ma a poco
1572 9 | il perché, di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.~ ~ ~ ~
1573 9 | ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.~ ~ ~ ~Ma qualcuno
1574 9 | chiudendo il portone.~ ~Era l'usciere, un borghese magro
1575 9 | scialle; donna Ruth, poiché era già buio, accese la lucerna.~ ~
1576 9 | Nessuno passava; tutto era silenzio e anche dentro
1577 9 | incolore dell'orizzonte: era nera ma come un filo di
1578 9 | legno. Metà del suo viso era illuminato, cereo, metà
1579 9 | illuminato, cereo, metà era in ombra, nero. Gli occhi
1580 9 | inginocchiata presso il sedile ov'era steso il cadavere di donna
1581 9 | viso guardandosi attorno. Era sola. Don Predu era corso
1582 9 | attorno. Era sola. Don Predu era corso a richiamare donna
1583 10 | Donna Ruth se n'era andata, e ombre e silenzio
1584 10 | esitava a ritornare. Dov'era? Ancora ad Oliena, o a Nuoro
1585 10 | rinfrescare la notte, ed era così canora e straziante
1586 10 | da quel sogno di morte.~ ~Era ancora la vecchia Pottoi
1587 10 | incubo in cui da tre giorni era caduto si sciogliesse.~ ~«
1588 10 | fantasticherie.~ ~ ~ ~Giacinto era ad Oliena: sapeva del disastro
1589 10 | fiori. E tutta la chiesa era piena di nastri e di idoli;
1590 10 | cattedrale di Nuoro: lassù forse era la sua salvezza.~ ~Nidi
1591 10 | un'altra, dieci, venti, ed era tutto uno svolazzare di
1592 10 | di Efix e si accorse ch'era appunto lui che aspettava.~ ~
1593 10 | vomitare sangue: il suo viso era nero, decomposto. Giacinto
1594 10 | Ma quando arrivò la casa era ricaduta nella sua pace
1595 10 | cacciarle via tutte assieme. Era molto polveroso e pietroso,
1596 10 | polveroso e pietroso, il grano; era l'ultimo del sacco che loro
1597 10 | capo, in segno di lutto.~ ~Era invecchiata, bianca in viso
1598 11 | sua presenza; ma Efix non era disposto alle confidenze.
1599 11 | chiamare, ed egli, ed egli era lì per attenderlo non per
1600 11 | confidò. Sfido, perdio, era l'ora della disperazione.
1601 11 | subito, d'un tratto, come s'era accesa, e di nuovo egli
1602 11 | però!»~ ~Efix trasalì: era quello il suo sogno di penitenza.
1603 11 | al padrone. Ma la donna era troppo dignitosa per proseguire
1604 11 | sabbia bianca. Il silenzio era tale che s'udivano le donne
1605 12 | donne maliziose, da servo era salito al grado di parente,
1606 12 | Ciò che più sorprendeva era l'accondiscendenza di don
1607 12 | tempo sembrava un altro; s'era persino dimagrito e una
1608 12 | grandi e misteriose: il fatto era che don Predu dimagriva,
1609 12 | Nella casa la miseria non era più grave degli anni scorsi,
1610 12 | andarono a confessarsi. Era un bel mattino limpido,
1611 12 | inghirlandava.~ ~Prete Paskale era dentro il suo confessionale,
1612 12 | atto disperato, e pensò che era bene andare a far riscaldare
1613 12 | il caffè per la nonna ch'era a letto malata.~ ~«Ti secchi
1614 12 | entrando.~ ~Grixenda infatti era magra e pallida; acerba
1615 12 | dire alle dame che il servo era giunto, - così avrebbero
1616 12 | prima volta che il servo si era mal ridotto, vecchio, grigio,
1617 12 | aiutarlo a sollevarsi. Ma egli era già su e non badava all'
1618 12 | con occhi vivi, lucidi, ed era tale la sua gioia improvvisa
1619 12 | sua gioia se n'andò, com'era venuta.~ ~Egli era tornato
1620 12 | com'era venuta.~ ~Egli era tornato in paese perché
1621 12 | dimenticò più quei momenti. Era partito dal poderetto con
1622 12 | scherzi del padrone: ma Efix era così umile e sbigottito
1623 12 | attorno e sospirò.~ ~Tutto era mutato; il mondo si allargava
1624 12 | meraviglioso.~ ~La Basilica era aperta, in quei giorni di
1625 12 | la primavera anche lei, era felice benché fossero i
1626 12 | curva a cucire nel cortile, era velato d'ombra.~ ~Efix colse
1627 12 | No, non sognava, tutto era vero; il cortile era pieno
1628 12 | tutto era vero; il cortile era pieno di sole e d'ombra:
1629 12 | come di zucchero, e tutto era soave e tenero come al mattino
1630 12 | come al mattino quando egli era uscito dalla casa di don
1631 12 | delle dita. E donna Noemi era lì, pallida, che cuciva,
1632 12 | Sospirò profondamente. Capiva. Era il castigo di Dio che gravava
1633 12 | gli sembrava di capire. Era il castigo di Dio su lui:
1634 12 | su tutta la casa. Ed egli era il verme dentro il frutto,
1635 12 | verme dentro il frutto, era il tarlo che rodeva il destino
1636 12 | meravigliava se tutto s'era sgretolato intorno a lui?
1637 13 | lui, illuminandolo. Tutto era chiaro, così. I suoi occhi
1638 13 | il centro luminoso, che era il castigo di Dio su lui.~ ~
1639 13 | chiamò Stefana e le disse ch'era costretto a partire per
1640 13 | orlo della strada quando era stanco. Chiudeva gli occhi,
1641 13 | delitto, lassù, verso i monti, era il luogo della penitenza.~ ~
1642 13 | della penitenza.~ ~Il tempo era bello; le valli eran già
1643 13 | non poté dormire. La notte era limpida e dolce; sul cielo
1644 13 | là», pensò con gioia.~ ~Era l'ultima tappa del suo viaggio
1645 13 | su per il vicolo. In alto era l'ansito del Molino, un
1646 13 | di farina: già qualcuno era corso ad avvertirlo dell'
1647 13 | anima, e ricordò perché era venuto.~ ~«Giacinto, eppure
1648 13 | capì che la sua presenza era di troppo e se ne andò via
1649 13 | andato più giù, più giù... Ma era come una pazzia che m'era
1650 13 | era come una pazzia che m'era presa: adesso ho aperto
1651 13 | forzare la sorte, e pensava ch'era peccato cercare di opporsi
1652 13 | Grixenda; e quando non c'era in casa Giacinto scendeva
1653 13 | con occhi d'amore. Efix era stato una sera a trovarlo,
1654 13 | lo stridere dei pesi, gli era parso di intravedere uno
1655 13 | chiesetta di Valverde.~ ~Era un pomeriggio freddo e sulla
1656 13 | sentiva che la sua penitenza era cominciata.~ ~Arrivato alla
1657 13 | disse all'altro mendicante. «Era malato? Non rispondi?»~ ~
1658 13 | gente non crede mai...»~ ~«Era tuo parente?»~ ~«No; ci
1659 13 | Efix vide il cieco che s'era mosso e stava curvo sul
1660 13 | son nato ricco, mio padre era come Giacobbe, ma senza
1661 14 | itinerario da seguire ed era lui che guidava il compagno.~ ~
1662 14 | sua vergogna.~ ~Il tempo s'era fatto cattivo. Verso sera
1663 14 | la casa del Re Salomone. Era in un bosco chiamato il
1664 14 | fresco. E tutta questa casa era fatta di colonne d'oro e
1665 14 | chiese; in mezzo alla casa c'era un cortile con una fontana
1666 14 | vasi d'oro, e tutta la casa era ornata di melagrane e di
1667 14 | altro capo del mondo, ed era gelosa, perché ricca anche
1668 14 | lei, e voleva vedere chi era più ricco. Le donne son
1669 14 | monete al cieco.~ ~Ma Efix era triste, e appena furono
1670 14 | Festa dello Spirito Santo c'era poca gente ma scelta. Erano
1671 14 | evocate dal cieco.~ ~Il tempo era sempre nebbioso, e intorno
1672 14 | le macchie della pianura era un silenzio infinito, un
1673 14 | voce e raccontava.~ ~«Sì, c'era un re che faceva adorare
1674 14 | come se lo lapidassero; ma era un brivido di gioia, era
1675 14 | era un brivido di gioia, era la voluttà del martirio.~ ~
1676 14 | pace; e il suo pensiero era sempre laggiù, fra le canne
1677 14 | nelle notti del poderetto; era già morto ed errava ancora
1678 14 | che prima d'arrivare si era punto il petto sotto la
1679 14 | Dio mi assista», disse, «era proprio così. Ed è campato
1680 14 | sapeva nulla, che non si era mosso, che aveva sentito
1681 14 | un'ora, due, tre. Il luogo era silenzioso: la gente era
1682 14 | era silenzioso: la gente era giù alla festa e il villaggio
1683 14 | della sua penitenza. No, non era questo ch'egli aveva sognato.~ ~
1684 14 | non farle soffrire: questa era la vera penitenza. Ma non
1685 14 | attorno. Qualcuno disse che era scappato per paura dei carabinieri.
1686 15 | campi incolti e selvaggi, era come una improvvisa fioritura,
1687 15 | la Festa del Redentore.~ ~Era d'agosto, la luna grande
1688 15 | qualcuno piangere forte; era un mendicante fra due ciechi,
1689 15 | ciechi, dietro un cespuglio. Era Efix.~ ~In settembre salirono
1690 15 | sul Monte Gonare. Il tempo era di nuovo brutto, sconvolto
1691 15 | nicchia di pietre ove s'era rifugiato coi compagni Efix
1692 15 | davanti a lui, se qualcuna gli era nota, e infatti d'improvviso
1693 15 | tuono rombava ancora, tutto era grande di agitazione e d'
1694 15 | frusciare delle canne, ed era la voce del suo cuore che
1695 15 | dopo mezzogiorno la gente era già tutta ritornata alle
1696 15 | radura, e don Predu non era ancora passato.~ ~Allora
1697 15 | trattandolo da mendicante quale era.~ ~Dopo la Festa di San
1698 15 | addormentati sotto una quercia.~ ~Era notte ancora, ma un brivido
1699 15 | vita e di morte.~ ~Efix s'era messo un po' discosto dalla
1700 15 | Verso sera - la raccolta era stata scarsa - diede sfogo
1701 15 | collina, la capanna. Egli non era commosso, ma quel lamento
1702 15 | accorse che il poderetto era mal coltivato. Pareva un
1703 15 | all'alba mi accorsi che era una lepre ferita: sì, presa
1704 15 | ferita: sì, presa al laccio era riuscita a scappare e stava
1705 15 | nera ed è morta.»~ ~Efix si era seduto davanti alla capanna
1706 15 | porta non poteva. Capite: c'era fuori la nonna che spingeva
1707 15 | carrozza; e mi prese in groppa: era bello, andare così, pareva
1708 15 | nella capanna e siccome era venuto su un gran vento
1709 15 | accento del cieco.~ ~«Sì, c'era un re che con la scusa che
1710 15 | Senti», disse Efix, che s'era seduto davanti al focolare
1711 15 | fino in Oriente, dove c'era il tempio e la casa del
1712 15 | Salomone... questa casa era tutta d'oro, con le porte
1713 15 | una donna il cui marito era andato in America.~ ~ ~ ~
1714 15 | ozioso e scontento. Tutto era tranquillo e triste lassù;
1715 15 | sopra la luna.~ ~Il portone era chiuso, l'erba cresceva
1716 15 | asciugarsi le sottane bagnate. Era scalza e le sue gambe dritte
1717 15 | primavera scorsa. Dicevano ch'era ammaliato. Era ammaliato,
1718 15 | Dicevano ch'era ammaliato. Era ammaliato, sì! Malìa d'amore.
1719 15 | pentito umiliato. Ah, com'era peccatore ancora!~ ~«Tu
1720 16 | sulla scala.~ ~In cucina c'era luce, ma non la luce fiammante
1721 16 | grande ombra.~ ~No, nulla era mutato: tutto era morto
1722 16 | nulla era mutato: tutto era morto ancora. Ed Efix pensò
1723 16 | piuolo, ma il piuolo non c'era: nessuno lo aveva più rimesso
1724 16 | lavorare.»~ ~«Che lavoro era?»~ ~«Oh un lavoro facile,
1725 16 | storia della Regina di Saba? Era bella e aveva un regno lontano,
1726 16 | raccontare che il Re Salomone era più ricco di lei e perdette
1727 16 | più terribile di quando era austera. E, cosa strana,
1728 16 | più paura di donna Noemi; era davvero come il servo affrancatosi
1729 16 | ad andarsene vagabondo: era per dar tempo a Giacinto
1730 16 | risposta a don Predu tutto era finito», pensava con un
1731 16 | giochi.~ ~Egli rideva: non era stato mai così felice. Ma
1732 16 | dal cattivo riso di prima. Era compassione per Efix, compassione
1733 16 | da spezzarsi.~ ~Lia com'era nella notte della fuga gli
1734 16 | illuminò bene il suo. Com'era pallida, e come il suo viso
1735 16 | pallida, e come il suo viso era giovane e vecchio nello
1736 17 | 17 -~ ~ ~ ~Efix era di nuovo laggiù, al poderetto.
1737 17 | intorno al paesetto, se n'era andato di buon grado.~ ~
1738 17 | presto. La sua giornata era finita.~ ~Finché poté resistere
1739 17 | bandito rifugiatosi lassù: era la luna che spuntava.~ ~
1740 17 | il gelsomino.~ ~E tutto era silenzio: i fantasmi s'erano
1741 17 | improvviso dal corpo, come era fuggito lui dalla casa dei
1742 17 | avanti, di tornare indietro. Era peggio di quando si portava
1743 17 | sorprendeva e lo turbava.~ ~«Chi era che mi cercava poco fa?»,
1744 17 | ingannavano: ma l'ora non era ancor giunta, ed egli si
1745 17 | parlerà del resto.»~ ~Noemi era agitata ed Efix la sentiva
1746 17 | perché non poteva andarsene. Era qualcosa che lo tratteneva
1747 17 | non capiva più che tempo era - gli parve d'esser giunto
1748 17 | perché sentisse meglio: era un mormorio misterioso che
1749 17 | del sogno della vita.~ ~Era il prete, era il Milese,
1750 17 | della vita.~ ~Era il prete, era il Milese, era Zuannantoni,
1751 17 | il prete, era il Milese, era Zuannantoni, erano le serve
1752 17 | contento che si sposi; sai cos'era accaduto, l'ultima volta
1753 17 | pestato come sale nel mortaio: era diventato sordo e muto dal
1754 17 | accennava di sì, di sì: tutto era stato, tutto era un sogno.~ ~
1755 17 | tutto era stato, tutto era un sogno.~ ~Poi lo lasciarono
1756 17 | malato neppure la cucina era stata ripulita, come si
1757 17 | grande croce d'oro.~ ~«Vedi? Era la croce di un vescovo antico:
1758 17 | croce di un vescovo antico: era della nonna di Predu, ch'
1759 17 | della nonna di Predu, ch'era poi anche la nostra. Così
1760 17 | che regalo, Efix!».~ ~Ed era pallida, nel suo vestito
1761 17 | Efix, rammenti?»~ ~Com'era diventata grande la cucina!
1762 17 | Re Salomone.~ ~«...Tutto era d'oro, come nel mondo della
1763 17 | mondo della verità; tutto era puro, lucente. Melagrane
1764 17 | lei, la Regina Saba non era contenta... Anche Noemi
1765 17 | precipitare dal muricciuolo.~ ~Era caduto di là, nella valle
1766 17 | chiamò, e accorgendosi ch'era morto e che lo avevano lasciato
1767 17 | calmarsi, ma non poteva; era come un'anima che piangeva
1768 17 | mentre per la famiglia era un gran giorno di festa.~ ~
1769 17 | per raccontargli come s'era svolta la cerimonia nuziale,
1770 17 | dimora - piangeva tanto era felice, s'intende - come
1771 17 | s'intende - come la casa era piena di regali, come la
1772 17 | le nozze. Ma il tappeto era corto, e i piedi rimasero
La casa del poeta
Capitolo
1773 fid | ghiande di quercia.~ ~- Era meglio metterci dell'uva:
1774 fid | dei bambini. D'altronde era necessario, perché già le
1775 fid | dire, poiché questa Giglina era per noi più che una parente,
1776 fid | antichi dell'Ultima Cena. Era la nostra provvidenza, il
1777 fid | avevano paura della sua scopa. Era una della Sabina, forte,
1778 fid | della tramontana, il mondo era per me un caos perché ancora
1779 fid | Giù nella profondità c'era poi qualche cosa di azzurro
1780 fid | mistero grande come il cielo: era la mia sciarpa di velo,
1781 fid | parole, e il mio sangue se n'era imbevuto: quando le ripensavo
1782 fid | la vita fisica dell'uno era anche fisicamente la vita
1783 fid | suo battito impassibile ed era la sola cosa veramente viva
1784 fid | sepolto dalle nuvole.~ ~Non era lui, era un passante che
1785 fid | dalle nuvole.~ ~Non era lui, era un passante che gli somigliava.~ ~ ~ ~
1786 fid | E la cosa più terribile era che il babbo non veniva
1787 fid | il suo modo di camminare era diverso, o meglio era come
1788 fid | camminare era diverso, o meglio era come nei primi giorni dopo
1789 fid | non voglia. Del resto, se era malato avrebbe mandato ad
1790 fid | sotto un'automobile.~ ~- Era vecchio e non ci sentiva.
1791 fid | pazza, ma vedrai che è così. Era una cosa troppo bella, quasi
1792 fid | mia.~ ~Mio padre, dunque, era stato in casa di lui per
1793 fid | sera di San Giovanni non era più riapparso in casa. Anche
1794 fid | compresa la sua valigia, era sparito. Egli dunque era
1795 fid | era sparito. Egli dunque era partito: per dove? Perché?
1796 fid | dalle mie viscere, e tutto era scroscio di rovina: ma sentivo
1797 fid | fondo che questo sentimento era odio: dopo tutto egli avrebbe
1798 fid | riprendeva suo malgrado: ed egli era scomparso, per salvarsi
1799 fid | duro, quasi palpabile. Ed era il grande, l'eterno Dolore
1800 fid | per badare alla sua roba: era quindi contrario al nostro
1801 fid | mia ossessione, dunque, era che il Direttore della Banca
1802 fid | io e il babbo si faceva, era che una donna ci fosse di
1803 fid | minaccia potente, egli s'era forse fatto mandare lontano,
1804 fid | fatto rinascere.~ ~Mia madre era giovanissima, quando è morta:
1805 bac | abitavano. Ma non voleva: era onesto fino alla manìa,
1806 bac | tenuti con la mano sinistra. Era una lettera sopraffina,
1807 bac | adagio, perché il terreno era sabbioso ed umido: andò
1808 bac | che il pensiero, che egli era per l'eternità scacciato
1809 bac | Quando fu certo che nessuno era nell'aia e nella casa, disse
1810 bac | lettera.~ ~Egli saltò a terra: era piccolo, davanti a lei,
1811 bac | il pretendente di quanto era avvenuto, e questi non scriveva
1812 bac | faceva più vedere; questo era il maggiore castigo. Rivederla
1813 bac | addolorata ed umiliata, - questa era l'ossessione del povero
1814 bac | egli sperava di rubare, era il perdono di lei; e la
1815 bac | manganello del pretendente: era quello del buon Dio che
1816 bac | fuori pericolo. L'ascesso s'era crepato; la febbre, durante
1817 bac | Signore.~ ~La gioia di lei era tale che concedeva perdono
1818 leg | figli dell'Anno, Aprile era il più bello, alto, già,
1819 leg | freschezza degli erbaggi era tale che neppure le farfalle,
1820 leg | la testa.~ ~La loro casa era sul margine fra le terre
1821 leg | stato a messa nel villaggio, era tornato pallido e con le
1822 leg | peccato verso il figliuolo era quello di volergli troppo
1823 leg | loro poesia. Anche Aprile s'era tolto il suo vestito di
1824 leg | piccola contrarietà. La madre era la sua vittima rassegnata
1825 leg | secondo la madre, nessuna era adatta per il figliuolo:
1826 leg | difetto, chi l'altro; chi era troppo povera e di cattivo
1827 leg | rifiutava tutte. Questo era un conforto strano per la
1828 leg | madre; perché in fondo ella era gelosa della donna che gli
1829 leg | figlio.~ ~ ~ ~Tuttavia Aprile era innamorato: crudamente,
1830 leg | All'uscita della messa si era fermato davanti alla porta
1831 leg | una che non esisteva, che era forse lassù nelle rovine
1832 leg | dentro e prendevano fuoco. Era ancora stordita e un po'
1833 leg | Accadde però come quando si era tentato di dare una compagna
1834 leg | scacciato via da un luogo che era stato sempre esclusivamente
1835 leg | non aveva scrupoli, che era l'amante anche della Luna,
1836 pro | nel pozzo.~ ~ ~ ~E poi c'era la distrazione delle commissioni.~ ~-
1837 pro | cugino Romoletto.~ ~Romoletto era un sordomuto, educato da
1838 pro | vennero a raccontare. C'era anche il padre, anche lui
1839 pro | Lello.~ ~Ma Lello forse non era tanto malato come i genitori
1840 pro | Sapeva che il suo viaggio era perfettamente inutile; che
1841 pro | dargli ad intendere che era l'uccello addormentato.
1842 sic | la sua prima esecuzione era stata per conto suo, dopo
1843 sic | una causa che da piccola era diventata grande, che dalla
1844 sic | grande, che dalla pretura era finita in cassazione e lo
1845 sic | aveva rovinato. E la ragione era da parte sua. La sua casa
1846 sic | da parte sua. La sua casa era stata messa all'asta, i
1847 sic | ingiustizia, e il suo sangue si era placato solo nel veder scorrere
1848 sic | neppure ricercato: quindi gli era rimasto un senso quasi ironico,
1849 sic | c'è altro.~ ~Ma l'amico era un debole, un pauroso: e
1850 sic | speciale.~ ~L'uomo, che si era ricostruito una fortuna
1851 sic | dalla pietra stessa: ed ella era tanto ricca che, in quel
1852 sic | al fuoco, poiché il tempo era già freddo, ed ella raccontò
1853 sic | esplorazione intorno all'oleificio. Era una semplice costruzione
1854 sic | accanto alla porta. Tutto era triste intorno ai dirupi
1855 sic | grottesca e sinistra: o era il negoziante di cavalli
1856 sic | fondo, questa volta egli non era convinto: sentiva di essere
1857 sic | gli rispose che il padrone era malato.~ ~Egli s'interessò
1858 sic | fu arrestato. Il mugnaio era morto, avvelenato davvero,
1859 sic | aveva bevuto su al paese era lo stesso venuto a contrattare
1860 bat | pietrificava la terra e le piante, era tornata una classica notte
1861 bat | questa musica?~ ~La moglie era a letto da un pezzo, e se
1862 bat | sotto le coltri di piuma. Era una voce cattiva, anzi beatamente
1863 bat | Piove che Dio la manda. Era tempo.~ ~La moglie pregava,
1864 bat | La moglie, che già si era assopita, non si dava pena:
1865 bat | insolitamente silenzioso si era già buttato dal letto, aveva
1866 bat | si accorse che la moglie era alle sue spalle si volse
1867 bat | pupille smarrite.~ ~La figlia era lì, pallida e grondante
1868 bat | rifiutato.~ ~La piccola era già ben coperta dal suo
1869 cas | del poeta.~ ~ ~ ~Finché era vissuto l'antico proprietario
1870 cas | impicciato e mortificato.~ ~Già, era un vecchio scapolo, egoista
1871 cas | indovinava il limite.~ ~L'uomo s'era tolto gli occhiali e fissava
1872 cas | grigi incantati.~ ~Forse era breve, il giardino della
1873 cas | procedette nella visita. Poiché era l'altro che gli faceva da
1874 cas | nere. - Qui, d'inverno, era il suo rifugio prediletto,
1875 cas | per la luce improvvisa: era invece un ragno che risaliva
1876 cas | sul giardino.~ ~- E questo era il suo studio: e qui resta
1877 cas | aggiunse il visitatore, che si era seduto davanti allo scrittoio
1878 cas | malato.~ ~Lentamente, come si era seduto, il visitatore si
1879 fam | Povera e numerosa era la famiglia del salinaro,
1880 fam | veniva continuamente in giro, era la suocera, la vecchia Geppa,
1881 fam | Dopo i maschi, la Geppa era quella che si rendeva più
1882 fam | vedevano di buon occhio.~ ~C'era qualche cosa di strano,
1883 fam | silenziosa: quando lei non era in casa si respirava meglio,
1884 fam | piegarsi come a raccoglierlo.~ ~Era morta.~ ~Nello scompiglio
1885 fam | si convinse che nulla c'era da fare, prese il bambino,
1886 fam | villa del podestà, dove c'era una grossa balia nera con
1887 fam | in disparte col vedovo.~ ~Era un pretaccio selvatico,
1888 fam | del cimitero, del quale era cappellano.~ ~Senza tanti
1889 fam | inumidiva con la sua saliva. Era adagiato sul letto della
1890 fam | avviarsi al cimitero, ch'era a metà strada fra il paese
1891 fam | padrone della balia nera, che era pure padrone del paese:
1892 fam | disabitata. La casa del podestà era appunto vicina al mare,
1893 fam | venuta a fare?~ ~Ella s'era subito rianimata.~ ~- Venivo
1894 fam | quel momento, pensò che era atto d'umanità acconsentire.
1895 fam | indietro stordita. Questa era la giustizia degli uomini,
1896 fam | nuova del cimitero, dov'era stata sepolta la figlia,
1897 fam | lasciando la piccola croce dov'era caduto il suo odio.~ ~ ~ ~
1898 vet | Vetrina di gioielliere.~ ~ ~ ~Era la prima volta che la sposina
1899 vet | un po' di sole; ed ella n'era uscita timidamente, anzi
1900 vet | cristalli e di vetrine, era stata vinta dall'ebbrezza
1901 vet | altra donna.~ ~Eppure ella era trascinata da quella scia
1902 vet | impressioni al marito. Non era più mortificata, ma neppure
1903 vet | d'origine contadinesca, era molto più esperto di lei:
1904 vet | certo risotto dorato che era una delle specialità culinarie
1905 vet | d'oro.~ ~Egli la guardò: era tutta rossa in viso, sfavillante
1906 vet | illuminarono di una gioia che era anche l'allegria di uno
1907 vet | meritato guiderdone.~ ~Ella era abituata ad esser presa
1908 vet | imitare i modi del marito; ma era veramente per una gioia
1909 vet | non lo desiderava più, ma era un po' gelosa che altri
1910 fer | anni. Più che noia, la sua era la scontentezza o meglio
1911 fer | uccello.~ ~Anche la sua voce era la voce rauca e rombante
1912 fer | cadde a terra svolazzando. Era miseramente mutilato, con
1913 fer | Che ne so io? Perché era a caccia.~ ~Con la mano
1914 fer | Allora l'altro gemello, ch'era rimasto a rispettosa distanza,
1915 fer | nel mondo.~ ~Il vinto si era sollevato sul tronco e annaspava
1916 cav | sua lunga giornata di noia era per il vecchio cavallo appunto
1917 cav | altro. La strada in pendio era sempre la stessa di un tempo,
1918 cav | per confessarsi. Il prete era giovane, intelligente e
1919 cav | altro e di ben grosso c'era.~ ~- Altro?~ ~L'uomo riaprì
1920 cav | desiderava un cavallo da corsa. C'era un mio compare, non ricco,
1921 cav | vecchio, mantenne la promessa. Era ancora la buona stagione:
1922 cav | una vera tragedia: poiché era già il tempo delle olive,
1923 cos | curiosissimo scrittore, del quale era cuoco, cameriere e, insomma,
1924 cos | tentato di uccidersi. Prima si era sparata alla testa, poi
1925 cos | testa, poi al cuore; ma si era ferita solo al polmone,
1926 cos | accostò una giovane donna. Era quella del numero due, ma
1927 cos | ricordavo perfettamente ch'ella era a letto, in agonia, e l'
1928 cos | momenti fa, mentre tu sognavi. Era una ballerina».~ ~Il segno
1929 cos | completamente che la poveretta era una ballerina, suicida per
1930 cos | domestico, che in quel momento era, per lui, solo un uomo alle
1931 cos | mistero. Tuttavia la sua voce era leggera, ironica e crudele
1932 cos | voluto darle, perché ella era già spirito, mentre tu eri
1933 cos | della pipa fra le dita. Era già infastidito.~ ~- Ah,
1934 bor | dal suo bugigattolo, ch'era nel sottosuolo d'una casa
1935 bor | rivoluzione sociale.~ ~L'uditorio era sempre composto di serve,
1936 bor | bambino divenuto ragazzo, si era poi allungato e imbrunito;
1937 bor | aspetto si impose al sor Pio: era troppo bello, troppo fresco,
1938 bor | disastro.~ ~- Tutto apparenza, era: tutto debito e anche truffa:
1939 bor | ne preoccupava davvero: era una sua fissazione, e ci
1940 bor | Pio credette di sognare. Era l'ora del desinare, quando
1941 bor | la casa del ciabattino. Era la signora del villino di
1942 aqu | Elia nutrito dal corvo, era il vecchio Elia che portava
1943 aqu | molte vicende storiche, era stata adibita a prigione
1944 aqu | blocchi di acciaio.~ ~Elia vi era stato carceriere e, adesso,
1945 aqu | non sapeva dove andare.~ ~Era venuto quasi ragazzo dai
1946 aqu | antichi signori del luogo. Era stato lui a catturarla:
1947 aqu | fulve insanguinate, e se l'era stretta al petto con rimorso
1948 aqu | ancora se la sua compagna era rassegnata e se gli voleva
1949 aqu | addosso.~ ~Il suo aspetto era sempre maestoso e minaccioso:
1950 aqu | il cibo, anche se questo era il suo preferito: la carne
1951 aqu | pasto si sollevava quanto era alta, con la testa gonfia
1952 aqu | caramelle di zucchero d'orzo.~ ~Era vero. Nelle notti di luna
1953 aqu | osteria del borgo. L'oste era stato anche lui guardiano
1954 aqu | scherzo si fece realtà.~ ~Era una notte fredda ed egli
1955 aqu | il rumore nello spiazzo era quello delle automobili
1956 aqu | Aprì il portone quanto era largo e vi fece entrare
1957 aqu | sdegnato: poi, visto che era inutile ribellarsi, pensò: -
1958 aqu | calmo e quasi triste che s'era messo in viaggio, per una
1959 aqu | del resto, quella di lei: era fuggita di casa per i maltrattamenti
1960 aqu | questa disgraziata.~ ~Adesso era il vecchio, che lasciava
1961 aqu | trovava pace. E l'aquila era scesa e picchiava alla porta
1962 aqu | sempre.~ ~L'aquila non c'era più.~ ~ ~ ~
1963 lup | spiazzo chiaro di ghiaia era illuminato solo da una striscia
1964 lup | cuore. Ricordava quando le era nato il figlio, portato
1965 lup | sì: poiché il patrimonio era ancora tutto del marito,
1966 lup | fiori meravigliosi ella si era più volte piegata come per
1967 lup | moglie.~ ~- Si prevedeva: era troppo caldo. Per fortuna
1968 lup | uscio della camera terrena s'era spalancato e si divertiva
1969 lup | contro la parete. Ogni cosa era in movimento: solo la bambina,
1970 lup | specie di covaccio che s'era formata con la coperta e
1971 lup | nel baule di famiglia, non era un castigo di Dio per i
1972 pac | Accidenti!~ ~Quest'esclamazione era di un terzo bagnante, che
1973 pac | compreso lo scalzo, che s'era messo un giornale sotto
1974 pac | lo sapevo. Mi dispiace. Era giovane ancora.~ ~La voce
1975 pac | ancora.~ ~La voce di lei era la stessa: calma, calda
1976 pac | scrutatori dell'uomo scalzo, s'era accesa una luce indefinibile
1977 pac | Adesso sarà contenta.~ ~Ella era contenta davvero: anzi le
1978 pac | che lo spazio finalmente era tutto suo; che, dovunque
1979 pac | andasse, la padrona del mondo era lei sola.~ ~E tutti i ricordi
1980 pac | e irraggiungibile.~ ~Non era stato così il suo? E adesso,
1981 pac | che, se il corpo dell'uomo era morto, lo spirito di lui
1982 pac | per parere quella che non era; e procedere avanti per
1983 pac | morto; per lei, oramai, era morto, e questo le bastava.~ ~ ~ ~
1984 ter | donde pendeva la gabbia era tiepido e gaio; un portico
1985 ter | Il padrone dei canarini era, manco a dirlo, un vecchio
1986 ter | che la vecchia moglie ne era gelosa, e, se non li maltrattava
1987 ter | cancelletto della pagoda era aperto e Cecé assente. La
1988 ter | diede segno di vederlo. Non era lui, la cui sola presenza
1989 ter | All'uomo, intanto, si era di un colpo snebbiato il
1990 ter | forse per troppo amore, non era stata capace di seguirlo.
1991 ter | scintillava e tremolava, tutto vi era felice, anche le foglie
1992 ter | impossibile sogno del vecchio era, in quel momento, di acciuffare
1993 ter | turbamento dell'ora perché era tutta arruffata e vibrante:
1994 den | Denaro.~ ~ ~ ~Era finalmente arrivato, dall'
1995 den | animalesca di antico manovale. C'era in tutta la sua persona
1996 den | trovava l'appartamentino.~ ~Era sempre lo stesso uomo, rigido
1997 den | figlio Giuseppe.~ ~Anche lui era felice, come del resto lo
1998 den | felice, come del resto lo era stato sempre. Un sorriso
1999 den | da pranzo, che di giorno era grigia e triste per la luce
2000 den | nella camera da letto che era a destra del piccolo ingresso,