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Alessandro Manzoni Adelchi IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena Quarta. Anfrido, e Detti.
DESIDERIO
ANFRIDO
Sire, un legato è nella reggia, e chiede Gli sia concesso appresentarsi ai regi.
DESIDERIO
ANFRIDO
Da Roma ei viene,
ERMENGARDA
Ch'io mi ritragga.
DESIDERIO
La mia figlia scorgete; a' suoi servigi Io vi destino: di regina il nome Abbia e l'onor.
(Ermengarda parte con le Donzelle)
DESIDERIO
ANFRIDO
DESIDERIO
Che pretende costui? quali parole Cambiar si ponno fra di noi? qual patto Che di morte non sia?
ANFRIDO
Di gran messaggio Apportator si dice: ai duchi intanto, Ai conti, a quanti nella reggia incontra,
DESIDERIO
ADELCHI
D'esercitarle non si dia.
DESIDERIO
Tosto i Fedeli, Anfrido, e in un con essi Ei venga.
DESIDERIO
Il giorno della prova è giunto: Figlio, sei tu con me?
ADELCHI
DESIDERIO
Venuto è il giorno Che un voler solo, un solo cor domanda: Dì, l'abbiam noi? Che pensi far?
ADELCHI
Il passato per me: gli ordini tuoi
DESIDERIO
E quando A' tuoi disegni opposti sieno?
ADELCHI
O padre! Un nemico si mostra, e tu mi chiedi Ciò ch'io farò? Più non son io che un brando Nella tua mano. Ecco il legato: il mio Dover fia scritto nella tua risposta.
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