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Alessandro Manzoni Adelchi IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena Quinta. Desiderio, Adelchi, Albino, Fedeli Longobardi.
DESIDERIO
Duchi, e Fedeli; ai vostri re mai sempre Giova compagni ne' consigli avervi, Come nel campo. - Ambasciator, che rechi?
ALBINO
Carlo, il diletto a Dio sire de' Franchi, De' Longobardi ai re queste parole Manda per bocca mia: Volete voi Tosto le terre abbandonar di cui L'uomo illustre Pipin fe' dono a Piero?
DESIDERIO
Uomini longobardi! in faccia a tutto Il popol nostro, testimoni voi Di ciò mi siate; se dell'uom che questi Or v'ha nomato, e ch'io nomar non voglio, Il messo accolsi, e la proposta intesi, Sacro dover di re solo potea Piegarmi a tanto. - Or tu, straniero, ascolta. Lieve domando il tuo non è; tu chiedi Il segreto de' re: sappi che ai primi Di nostra gente, a quelli sol da cui Leal consiglio ci aspettiamo, a questi Alfin che vedi intorno a noi, siam usi Di confidarlo: agli stranier non mai. Degna risposta al tuo domando è quindi Non darne alcuna.
ALBINO
E tal risposta è guerra. Di Carlo in nome io la v'intimo, a voi Desiderio ed Adelchi, a voi che poste Sul retaggio di Dio le mani avete, E contristato il Santo. A questa illustre Gente nemico il mio signor non viene: Campion di Dio, da Lui chiamato, a Lui Il suo braccio consacra; e suo malgrado Lo spiegherà contro chi voglia a parte Star del vostro peccato.
DESIDERIO
Al tuo re torna, Spoglia quel manto che ti rende ardito, Stringi un acciar, vieni, e vedrai se Dio Sceglie a campione un traditor. - Fedeli! Rispondete a costui.
MOLTI FEDELI
Guerra!
ALBINO
E l'avrete, E tosto, e qui: l'angiol di Dio, che innanzi Al destrier di Pipin corse due volte, Il guidator che mai non guarda indietro, Già si rimette in via.
DESIDERIO
Spieghi ogni duca Il suo vessillo; della guerra il bando Ogni Giudice intìmi, e l'oste aduni; Ogni uom che nutre un corridor, lo salga, E accorra al grido de' suoi re. La posta È alle Chiuse dell'Alpi.
(al Legato)
Al re de' Franchi Questo invito riporta.
ADELCHI
E digli ancora, Che il Dio di tutti, il Dio che i giuri ascolta Che al debole son fatti, e ne malleva L'adempimento o la vendetta, il Dio, Di cui talvolta più si vanta amico Chi più gli è in ira, in cor del reo sovente Mette una smania, che alla pena incontro Correr lo fa; digli che mal s'avvisa Chi va de' brandi longobardi in cerca, Poi che una donna longobarda offese.
(partono da un lato i re con la più parte de' longobardi e dall'altro il legato)
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