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Alessandro Manzoni Il conte di Carmagnola IntraText CT - Lettura del testo |
ANTONIETTA
Gonzaga!... ov’è il mio sposo? ov’è?... Ma voi
non rispondete? Oh cielo! il vostro aspetto
GONZAGA
Ah che pur troppo 185
MATILDE
A chi sventura?
GONZAGA
O donne!
Perché un incarco sì crudel m’è imposto?
ANTONIETTA
Ah! voi volete esser pietoso, e siete
crudel: tremar più non ci fate. In nome
di Dio, parlate; ov’è il mio sposo?
GONZAGA
Il cielo 190
vi dia la forza d’ascoltarmi. Il Conte...
MATILDE
GONZAGA
Ah! più non torna...
Egli è in disgrazia de’ Signori... è preso.
ANTONIETTA
Egli preso! perché?
GONZAGA
di tradimento.
ANTONIETTA
Ei traditore?
MATILDE
Oh padre! 195
ANTONIETTA
Or via, seguite: preparate al tutto
GONZAGA
Dal labbro mio
voi non l’udrete.
ANTONIETTA
Ahi l’hanno ucciso!
GONZAGA
Ei vive;
ANTONIETTA
Ei vive?
Non pianger, figlia, or che d’oprare è il tempo. 200
Gonzaga, per pietà, non vi stancate
della nostra sventura; il ciel v’affida
due derelitte: ei v’era amico: andiamo,
siateci scorta ai giudici. Vien meco,
poverella innocente: oh! vieni: in terra 205
c’è ancor pietà: son sposi e padri anch’essi.
Mentre scrivean l’empia sentenza, in mente
non venne lor ch’egli era sposo e padre.
Quando vedran di che dolor cagione
è una parola di lor bocca uscita, 210
ne fremeranno anch’essi; ah! non potranno
non rivocarla: del dolor l’aspetto
è terribile all’uom. Forse scusarsi
quel prode non degnò, rammentar loro
quanto per essi oprò; noi rammentarlo 215
sapremo. Ah! certo ei non pregò; ma noi,
noi pregheremo.
(in atto di partire)
GONZAGA
Oh ciel, perché non posso
lasciarvi almen questa speranza! A preghi
loco non c’è; qui i giudici son sordi,
implacabili, ignoti: il fulmin piomba, 220
la man che il vibra è nelle nubi ascosa.
Solo un conforto v’è concesso, il tristo
conforto di vederlo, ed io vel reco.
Ma il tempo incalza. Fate cor; tremenda
è la prova; ma il Dio degl’infelici 225
sarà con voi.
MATILDE
ANTONIETTA
Oh figlia!
(partono)