IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Scena prima. Elena, Carla e Ottavio.
CARLA (che sta abbigliando Ottavio). Così oggi farai delle conquiste…
OTTAVIO (durante una lunga pausa si guarda i pantaloni). Delle conquiste… giusto… giusto… non me ne importa…
ELENA. La risposta si è fatta attendere…
OTTAVIO (a Carla). Guarda, se ho fuori la camicia di dietro…
CARLA. Bello! Bello! Io direi di prenderti una cameriera. (Lo aiuta.)
ELENA. Io, per esempio non gli avrei mai permesso di prendersi tanta libertà da darmi degli ordini…
ELENA. E perché ho da tacere, mio bel bimbo?
OTTAVIO. … perché lei non c'entra…
ELENA (alza le spalle; poi a Carla). E tu non sei ancora abbigliata? Davvero, non sembrerebbe che oggi tu abbia a ricevere per la prima volta lo sposo.
CARLA. E dove ho da trovare il tempo per vestirmi? Mi son levata alle nove, un po' per servire Fortunata… un po' per vestire questo «mulo»…
ELENA. E adesso non sei capace di ribellarti? Fra pochi giorni non avrai più bisogno di loro…
CARLA. Appunto perciò non merita fare baruffa…
ELENA. Intanto una persona che ha un po' di sangue nelle vene, si vendica.
CARLA (ad Ottavio). Così… Adesso puoi andartene!
OTTAVIO. No, resterò ancora un poco qui.
CARLA. Non parlare davanti a lui che riporta tutto alla sua mamma…
ELENA. Principierai, per esempio, prima di abbandonare la casa col dare una buona lezione a questo malcreato.
ELENA. Nulla! (Con gesto espressivo.) Un movimento di mano su e giù Piff! Paff!
OTTAVIO. Io le permetto di provare, se vuole!
ELENA. Ah, vuoi lottare con me? Vediamo! (Gli prende le braccia e gliele tiene ferme.)
OTTAVIO. Io… (Lottando e sbuffando.) Io le rompo il muso!…
ELENA. Ah, mi rompi il muso, manigoldo! (Lascia andare il braccio e gli dà uno schiaffo, poi lo riprende.)
ELENA (ripete diverse volte il giuoco, c.s.). A che cosa devo stare attenta?
OTTAVIO (piangendo e gridando). Mi lasci! Mi lasci! Ma mi lasci! (Si svincola piangendo.) Villanaccia!
CARLA. Ah, perché bastonarlo?
ELENA. Digli che stia zitto o che ripeta il giuoco. Ma faccio processo corto! Vieni un po' giù, vieni! che almeno ci lascieranno quiete!
ELENA. Ti vestirai dopo. Anche così egli non ti troverà brutta. (Via con Carla.)