Italo Svevo: Raccolta di opere
Italo Svevo
Commedie

L’AVVENTURA DI MARIA (Commedia in tre atti).

ATTO PRIMO.

Scena prima. Alberto che dorme su di una ottomana, Giulia e Giorgio.

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Scena prima. Alberto che dorme su di una ottomana, Giulia e Giorgio.

 

GIULIA  (a Giorgio che entra). Pst! Piano, che dorme!

GIORGIO.  Te l'avevo detto io che non c'era da impensierirsi! Eccolo che dorme e il rimorso di aver tolto a te il sonno di una notte intera non lo inquieta punto.

GIULIA.  Non ne ha colpa. Per distrazione ha perduto due treni. Telegrafò subito, ma per un caso malaugurato il dispaccio mi venne consegnato soltanto pochi minuti fa.

GIORGIO.  Due treni ha perduto e i suoi dispacci da Firenze ci mettono ventiquattr'ore? Sono cose che non toccano che a lui! Fammi vedere il dispaccio!

GIULIA.  L'ho gettato via.

GIORGIO.  Perché non indirizzare un reclamo all'ufficio telegrafico? Io non tollererei per massima un simile disordine!…

GIULIA.  Che vuoi che ora importi a me che mettano ordine in quell'ufficio? Chissà quanti anni trascorreranno prima ch'io abbia a ricevere un altro dispaccio!… Come dorme! (Guardando Alberto con affetto). Mi dispiace che presto dovrò destarlo per l'arrivo di Maria Tarelli e di suo zio… Senza conoscerli non li ama molto. Se incominciano poi dall'impedirgli il sonno, li amerà anche meno, e saranno poco gradevoli i giorni che Maria passerà con noi, perché franco e sincero com'è non saprà celare la sua antipatia.

GIORGIO.  Spero che almeno non dirà loro in faccia che li ritiene per istrioni. A me indispone sentirlo parlare in tal modo di una grande artista.

GIULIA.  Che vuoi farci! Alberto è un buon borghese che ci tiene alla sua vita regolare e non ama la gente nomade come Maria e suo zio.

GIORGIO.  Sì, sì. (Con un po' di disprezzo.) È tuo degno marito!

GIULIA.  Che vuoi farci! Siamo felici così. Tu sogni arte e scienza; noi vogliamo calma e felicità. Ritengo però che Maria finirà col conquistarsi le simpatie di Alberto… Delle tue può andar sicura… anche troppo! E bada, ch'io terrò gli occhi molto aperti!

GIORGIO.  Non temere! Certo che parlare con Maria Tarelli mi divertirà meglio che con la gente solita che mi tocca frequentare qui. Però non ho tempo da perdere, io, e devo riservarmi ad altre cose.

GIULIA.  Maria è molto bella; è inoltre distinta e cara. All'infuori di certi accenti bruschi, maschili, sorprendenti nella sua voce, ch'è adorabile, troverai in lei una dama.

 

 


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