IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
L’AVVENTURA DI MARIA (Commedia in tre atti). ATTO SECONDO. Scena prima. Alberto, poi Maria con Tarelli e dietro la scena Giulia ed Amelia. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Scena prima. Alberto, poi Maria con Tarelli e dietro la scena Giulia ed Amelia.
La stessa stanza.
ALBERTO (ha cappello e bastone; sembra diretto verso la porta di fondo, lentamente, e si ferma; vuole far credere che sta per uscire; ritorna sui suoi passi e rifà la stessa via).
TARELLI. Il signor Alberto! Guarda combinazione! È già il terzo giorno che c'incontriamo, sempre alla stessa ora e quando precisamente munito di cappello e di bastone sta per uscire.
ALBERTO (un poco imbarazzato). Eh, sono molto metodico, io!
TARELLI. Ed è ciò che mi meraviglia, perché io non lo sono affatto. Esco dalla mia camera fra le otto e le dieci. Del resto non mi lamento, perché è sempre un piacere per me di vederla.
MARIA. Buon giorno, zio! Buon giorno! (Ad Alberto.)
ALBERTO (dimenticando Tarelli completamente). Come sta, signorina? Ieri sera accusava male di testa…
MARIA. Sono ristabilita del tutto. Per quanto io sia corazzata, la freddezza di questo pubblico mi sconcertò alquanto.
ALBERTO. Vedrà che al secondo concerto questa freddezza sparirà. Glielo garantisco io. Oh, sarebbe un pubblico ben villano, se continuasse a contenersi così. Io di musica non me ne intendo affatto, ma mi pare che lei abbia suonato molto bene.
GIULIA (dietro la scena). Amelia! Il padrone è già uscito?
AMELIA. Da più di mezz'ora, signora.
ALBERTO. Devo andarmene disgraziatamente per un affare. Con permesso. (Stringe la mano a Maria.) Fra un'oretta sarò di ritorno. (Via.)