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ALICE. Ecco fatto. Buona sera signor Telvi.
TELVI (animato, le bacia la mano). Buona sera, signora. Come sta?
ALBERTA (esaminando Alice che ha sempre in mano la busta col denaro). Bene, bene, ma troppo scollata. Troppo! Che cosa ha fatto di questo vestito quella sciocca? Certo da me non era così. Io non ero tanto nuda.
ALICE (ridendo). Io credo di sì. È tutt'un'altra impressione quella che si ha della propria nudità o di quella degli altri. Un po' di freddo come lo sento io ora non è mica tanto importante come la visione di tanta carne o - come penserà il signor Telvi - di tanta sfacciataggine.
TELVI (confuso). Io, signora. Io penso tutt'altra cosa. Ognuno ha il diritto di vestire come crede. Lei, poi, signora, è impossibile sia mai vestita male.
ALBERTA (decisa). Non puoi restare così. Senti! Io ho un velo di là che lenirà la tua sensazione di freddo. Vieni! O resta qui. Son subito di ritorno. (Via a destra.)