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Scena diciottesima. Carlo e detti.
CARLO. Non s'è lasciata convincere. Dobbiamo pranzare soli. In fondo io trovo che quella signora Alice avrebbe potuto attendere domani per fare quella scenata. Venite! Venite! Guardo che tutto sia pronto. (Li precede.)
PAOLI. Magari questa sera. Poteva aspettare che ce ne fossimo andati.
TELVI. Perché? Se avesse saputo attendere sarebbe stata meno generosa. Come quell'altra che attese la mia uscita e la mia più lunga assenza nella giornata intera.
PAOLI. Mio povero amico, voi siete innamorato.
TELVI. Se questo è amore io allora lo sento per la prima volta nella mia vita. Grazie al Cielo! È dunque vero che io non amai giammai quella che scappò?