Luigi Capuana: Raccolta di opere
Luigi Capuana
Serena
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Serena

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Convinto che sul palcoscenico si può tentare tutto, purché non si offendano le leggi organiche e fondamentali dell'opera d'arte drammatica, ho voluto scrivere una commedia di soggetto moderno con antica semplicità, evitando di adoperare e i grandi e i piccoli artifici teatrali, diventati ormai ferri inservibili per l'uso e l'abuso che n'è stato fatto da secoli.

Mi sembra che la vita, ordinariamente, sia assai meno complicata di quel che non suole apparire nel romanzo e nel teatro moderni, ma non per questo meno interessante e meno drammatica. Gli avvenimenti spesso si svolgono e si aggruppano lentamente attorno a noi, e pure producono intime catastrofi più tragiche di quelle che hanno origine da passioni violente e da delitti. E allora, osservando bene, si scorge che il fatum degli antichi greci non è, forse, una parola vana, buona soltanto per le frasi retoriche o per certe teoriche d'arte.

Serena non vuole dimostrare nessuna tesi, ma presentare caratteri e casi ordinari, e dare con essi una impressione dolce e triste nello stesso tempo, quale potrebbe risultare dalla realtà, se la realtà non avesse tante e tante cose superflue che ne diminuiscono l'efficacia.

Dicendo: caratteri e casi ordinari, non intendo comuni e triviali; e dichiarando che la mia commedia non si è proposta la dimostrazione di una tesi, non voglio affermare che essa non porti in sé un concetto di qualche valore. Non lo discute, non lo predica: tenta di lasciare piena libertà di atti e di pensieri ai personaggi, in guisa che quel concetto diventi persona viva ossia arte, non argomentazione o artificio.

Per ciò essa non ha prime parti per comodo di una attrice o d'un attore; per ciò, nel momento opportuno, quel che sembra il più dimesso e il più scolorito dei suoi personaggi assume, tutt'a un tratto, rilievo e importanza.

Concepita con questi intendimenti, io preferisco di presentarla al pubblico su le pagine di una rivista prima che su le tavole del palcoscenico; se pure sarà possibile in Italia, nelle attuali condizioni dell'arte rappresentativa, trovare chi voglia coadiuvare un autore in un esperimento d'arte dove la semplicità dei mezzi sembra escludere qualunque lusinga alla abilità delle attrici e degli attori; quasi certi caratteri e certi sentimenti, che richiedono uno sforzo di delicata e profonda interpretazione, non possano far rifulgere — e forse meglio di altri caratteri e sentimenti — il valore di chi riesce a renderli quali sono stati concepiti dallo scrittore.

Luigi Capuana


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