Luigi Capuana: Raccolta di opere
Luigi Capuana
Serena
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ATTO PRIMO

SCENA VII Serena e detti, poi Agnese.

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SCENA VII

 

Serena e detti, poi Agnese.

 

Serena. La camera è pronta. Se vuoi darti una ravviata...

Sig.a Venanzia. Dopo. Noi usciamo... Due uova nel tegamino, e una fetta di prosciutto, al mio solito; e frutta, molta frutta! Ci spicceremo presto.

Serena (a parte). Lo hai sgridato, zia?

Sig.a Venanzia. Tuo padre è un ipocritaccio. Il meglio mi è rimasto dentro. Ma, dopo colazione...

Serena. E resterai per qualche giorno?

Siga Venanzia. Quanto vuoi; che posso dirti? (a Loreni) Avanti! Marcia! (scorgendo Agnese fuori dell'uscio) Agnese! (Agnese entra) Rammentati: le uova, fritte con l'olio.

Agnese. Lo so.

(Il Loreni e la signora Venanzia escono).

Agnese. Non è contenta della venuta della zia? Ora che c'è lei anzi...

Serena. Prepara tutto. Non ama di aspettare.

Agnese. Neppure il babbo, per questo! (esce).

Serena (dopo un istante di pausa). Diceva pur troppo la verità: — Lasciami commettere qualche piccola follia; anche una grande! —

Agnese (rientrando). C'è il signor avvocato. Ha riportato la bicicletta.

Serena. Gli hai detto che il babbo non è in casa?

Agnese. Vuole parlare con lei.

Serena (accenna, a malincuore, di farlo entrare. Agnese esce).

 

 


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