Luigi Capuana: Raccolta di opere
Luigi Capuana
Serena
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ATTO PRIMO

SCENA IX La signora Giulia Valli, Paolo Valli, Agnese e detti.

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SCENA IX

 

La signora Giulia Valli, Paolo Valli,

Agnese e detti.

 

Sig.a Valli (di fuori) Sappiamo la strada; lascia andare.

Agnese (a Serena). La signora Valli... Debbo?

Serena (andando incontro alla Valli). Venga, venga!

Dara (da sé). Col figlio!

Sig.a Valli. Non ho voluto perdere un minuto di tempo. L'ha veduta Paolo. Una sorpresa!

Serena. Proprio!... L'avvocato Dara.

Sig.a Valli. Ho avuto il piacere un'altra volta...

Dara (Fa un inchino).

Serena (al Dara). Ora si annoierà un po' meno ad attendere il babbo. Ha con chi discorrere.

Dara. Non faccia credere alla signora che io le abbia mostrato di annoiarmi nei pochi istanti di conversazione con lei.

Valli. Non c'è questo pericolo. L'avvocato parla sempre lui e così bene!

Dara (severo). So anche ascoltare.

Serena (che intanto ha discorso con la Valli, continuando). Per affari, da un notaio. Dovrebbero essere già di ritorno (Dara e il Valli parlano tra loro in disparte). Che guarda?

Sig.a Valli (sedendo). Ammiro. Ogni volta che vengo qui, mi accorgo di qualche novità. Tutto è fresco e gentile, come la padroncina di casa. Io non amo i pianterreni. Non potrei abitarvi; mi parrebbe di essere esposta agli occhi indiscreti di tutti i passanti; ma qui è un'altra cosa. Il giardinetto la sensazione della campagna.

Serena. Infatti (continuano sotto voce).

Dara. Dove ha letto questa notizia?

Valli. In un giornale, al caffè.

Dara. La nostra polizia è sempre su le tracce!

Valli. Pare che si tratti d'indizi serii.

Dara. I grossi furti sono una funzione sociale. Rubare un milione a una Banca è quasi atto di giustizia riparatrice.

Valli. Come se i denari delle banche non fossero poi dei privati!

Dara. Quando cento, cinquecento, mille privati si associano per frodare legalmente il prossimo... (continuano sottovoce).

Sig.a Valli. La mia vita è concentrata (indica Paolo).

Serena. Ho un figlio da curare anche io: mio padre!

Sig.a Valli. Sei ammirabile!

 

 


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