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ATTO TERZO SCENA ULTIMA La Signora Venanzia, il dottor Pantini, Loreni, poi la signora Valli e detti. |
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La Signora Venanzia, il dottor Pantini,
Loreni, poi la signora Valli e detti.
Sig.a Venanzia (vedendo quell'atto). Ah!... finalmente! (Abbraccia con trasporto Serena e la bacia ripetutamente) Tieni!... Dimentico tutto! Finalmente!
Valli (imbarazzato). S'inganna, signora!
Sig.a Venanzia (al Valli). Ha detto di no?
Valli. Ma io non ho chiesto nulla!
Sig.a Valli (che, entrando, ha udito queste parole). Infatti, tocca a me. Vengo a posta!
Valli (fermandola). È inutile, mamma!
Sig.a Valli (a Serena). Che gran dolore mi dài!
Sig.a Venanzia (a Serena). Ma perché?
Loreni. Sì, perché?
Serena (con dignitosa semplicità). Perché — rimorso o altro — ora lo amo, morto! L'amo!... L'amo!... Assurdità, pazzia, tutto quel che volete!... Lasciatemi esser felice, anche soffrendo!
(Stupore di tutti. Cala la tela).