Ugo Foscolo
Sonetti

4 - «Perché taccia»

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4 - «Perché taccia»4

 

Perché taccia il rumor di mia catena

di lagrime, di speme, e di amor vivo,

e di silenzio; ché pietà mi affrena

se con lei parlo, o di lei penso e scrivo.

 

Tu sol mi ascolti, o solitario rivo,

ove ogni notte amor seco mi mena,

qui affido il pianto e i miei danni descrivo,

qui tutta verso del dolor la piena.

 

E narro come i grandi occhi ridenti

arsero d'immortal raggio il mio core,

come la rosea bocca, e i rilucenti

 

odorati capelli, ed il candore

delle divine membra, e i cari accenti

m'insegnarono alfin pianger d'amore.

 

 

 





4 Metro: sonetto (ABAB, BABA, CDC, DCD)



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