Ugo Foscolo
Viaggio sentimentale

VIAGGIO SENTIMENTALE DI YORICK LUNGO LA FRANCIA E L'ITALIA

34 - I guanti; Parigi

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34 - I guanti; Parigi

 

E la bellissima grisette s'alzò; e, facendosi dietro al banco, arrivò col braccio un involto e lo sciolse: io me le appressai dirimpetto di qua dal banco; ma i guanti m'erano tutti assai larghi. La bellissima grisette misuravali uno per uno su la mia mano; ma né così poteva alterare le dimensioni: mi pregò che mi provassi un paio che unico parea men grande; e mi teneva aperti gli orli del guanto: la mia mano vi sdrucciola dentro.

— Non servediss'io scuotendo il capo.

— No — diss'ella col medesimo cenno.

Senz'altro; vi son certi sguardi animati d'ingenuità e di malizia, ne' quali il senno, il capriccio, la serietà e la scempiaggine sono sì fattamente stemprati insieme che, se tutte le lingue di Babele si sfrenassero a gara, non saprebbero esprimerli mai; e sono inoltre scoccati e colti così di volo, che voi non potreste mai dire donde spiri primo o più s'innesti l'aculeo68. Su di che lascio che i vostri parolai dissertino ampollosamente in più pagine69; a me basti di ridirvi per ora, che i guanti non mi servivano: e ci siamo l'uno e l'altra appoggiati con le braccia incrociate sul banco ch'era un po' stretto, e tra noi due vi capiva appena l'involto che giaceva nel mezzo.

La bellissima grisette guardava or i guanti, or verso la finestra, poi guardava i guanti poi me. Io non mi sentiva di rompere quel silenzio; e seguendo l'esempio, guardai i guanti, poi la finestra, e i guanti e lei di volta in volta così.

M'avvidi ch'io scapitava di molto a ogni assalto. Aveva un occhio nero, vivo, dardeggiante fra due palpebre contornate di lunghi cigli di seta; penetrante sino a mirarmi nel cuore e ne' lombi70: parrà incredibile; ma io propriamente me lo sentiva.

— Non fa casodiss'io pigliando e riponendomi in tasca le due paia che mi trovai più vicine.

Conobbi che la bellissima grisette non me le rincarò neppur d'una lira ed io bramava a ogni modo che mi chiedesse almeno una lira di più, e mi stillava il cervello per trovar verso a rifare il contratto.

— E le par egli? mio signorediss'ella vedendomi in pensiero e sbagliando — le pare, ch'io venissi a chiedere un soldo di più? a un forestiere? a un forestiere che per civiltà, più che per bisogno di guanti, mi onora e si fida di me? M'en croyez-vous capable?

Dio me ne guardi! — risposi — ma sareste sempre la benvenuta.

Le contai dunque il danaro: e con un saluto più rispettoso che per lo più non s'usa ad una merciaia, me ne andai; e il fattorino col suo pacchetto mi venne appresso.

 

 





68 Pare che Yorick e la bella merciaja, parlando insieme della dimensione de' guanti, sottintendessero qualche frascheria poco modesta, e si guardassero con quella inconsiderata malizia. (F.)



69 Letteralmente: io lascio ciò a' vostri uomini di parole a gonfiare pagine sopra di ciò. - Intende forse egli degli eruditi che commentano in un volume una bella frase poetica, che non è scritta se non per chi ha più fantasia che dottrina, oppure de' metafisici, che si vanno assottigliando il cervello su i minimi effetti delle passioni che non hanno sentite? o de' trattatisti sulle belle arti i quali non sapendo il come, mostrato dalla natura a' suoi prediletti, vanno cercando il perché delle varie espressioni d'ogni affetto sul volto umano; e mandarono all'Italia tante profonde teorie per le quali molti de' nostri dottori son diventati pittori, e i pittori dottori? Ma forse Yorick parla di un'intera Accademia. (F.)



70 Scrutans corda et renes. — Salm., VII, 10. - Et lumbi mei impleti sunt illusionibus.Salm., XXXVII, 8. (F.)



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