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Ma io non sono mai sì perplesso, come quando ho da dire a taluno chi io mi sia; e vi sono pochi de' quali io non possa dar conto migliore assai che di me; e perciò sovente ho desiderato che mi bastasse una parola sola, e sbrigarmene; il che non m'incontrò mai fuorché in questa occasione: però che l'edizione di Shakespeare su lo scrittojo mi fe' sovvenire che vi si parlava di me: mi pigliai l'Amleto e, svolgendolo in un batter d'occhio verso la scena de' beccamorti nell'atto quinto, stesi il mio dito sopra di Yorick101, e ponendo sotto gli occhi del conte il volume, col dito tuttavia su quel nome, gli dissi: — Me voici.
Or l'idea del cranio del povero Yorick fu ella cancellata nella memoria del conte dall'attuale presenza del mio? o per quale incantesimo traversò egli d'un salto lo spazio di sette in ottocent'anni? Ma qui non si tratta di ciò: certo è che i Francesi concepiscono meglio di quel che combinino; e oramai non mi confondo di cosa veruna di questo mondo; tanto più che uno de' primati della nostra chiesa (personaggio ch'io, pel suo candore e per le paterne sue viscere, venero sommamente) pigliò per l'appunto il medesimo granchio.
— Non posso — diceva egli — non posso indurmi a posare gli occhi sovra le omelie102 scritte dal buffone del re de' Danesi.
— Sta bene — rispondeva io — ma, monsignore, i Yorick sono due. L'uno, di cui parla Vostra Eccellenza, è morto già da otto secoli, e seppellito; e fioriva nella corte di Ordenvillo; l'altro Yorick mi son io, che non fiorisco, monsignore, in corte veruna. — Il prelato crollava il capo.
— Dio buono! — diceva io — a questo modo ella, monsignore, scambierebbe Alessandro il grande per Alessandro calderaio103.
— Tant'è — tornava a dire il prelato.
— Se Alessandro re de' Macedoni — soggiuns'io — potesse trasferir monsignore a miglior vescovado, sono sicuro che monsignore non direbbe così.
Il povero conte de B*** non cadde se non nel medesimo errore.
— Et monsieur est-il Yorick? — gridò il conte.
— Je le suis.
— Vous?
— Moi, moi qui ai l'honneur de vous parler, monsieur le comte.
— Mon Dieu! — diss'egli abbracciandomi — vous êtes Yorick!
E si calcò frettoloso in saccoccia quel volume di Shakespeare, e mi lasciò solo nelle sue stanze.