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L'impresario di Smirne
Atto, Scena
1 1, 1| sala, poi il Conte Lasca~ ~LAS. Buon giorno, messer Beltrame.~
2 1, 1| Che cosa ha da comandarmi?~LAS. Mi è stato detto, che al
3 1, 1| Un soprano e una donna.~LAS. Il soprano chi è?~BELTR.
4 1, 1| BELTR. Un certo Carluccio...~LAS. Detto Cruscarello?~BELTR.
5 1, 1| Cruscarello?~BELTR. Credo di sì.~LAS. Lo conosco, è un giovane
6 1, 1| detta l'Acquacedrataia.~LAS. Acquacedrataia? Che diavolo
7 1, 1| uno di tal professione.~LAS. Sarà così, è brava?~BELTR.
8 1, 1| signore. Non l'ho sentita.~LAS. È bella almeno?~BELTR.
9 1, 1| almeno?~BELTR. Non c'è male.~LAS. È stata più in Venezia?~
10 1, 1| Venezia?~BELTR. Credo di no.~LAS. Si potrebbe farle una visita?~
11 1, 1| ma è troppo di buon'ora.~LAS. Dorme ancora?~BELTR. Ho
12 1, 1| stato di ricever visite.~LAS. Vorrà lisciarsi.~BELTR.
13 1, 1| non la riconoscerebbe più.~LAS. Bene. Verrò più al tardi.
14 1, 1| offerirle la sua protezione.~LAS. Della protezione ne avrà
15 1, 1| con una solenne risata.~LAS. Pover'uomo! il caso è doloroso,
16 1, 2| Il Conte Lasca solo.~ ~LAS. Io non condanno la donna
17 1, 3| Servo del signor Conte.~LAS. Oh signor Carluccio vi
18 1, 3| ci tirano colle catene.~LAS. Perché?~CARL. Quell'impresario
19 1, 3| a cantare continuamente.~LAS. Bravo impresario benedetto
20 1, 3| ha da valere per cento.~LAS. Se farete così, signor
21 1, 3| bisogno di me, ch'io di loro.~LAS. Per quel ch'io sento, voi
22 1, 3| del tempo ne ammasserò.~LAS. Ora, per esempio, come
23 1, 3| mi mancheranno fortune.~LAS. Bella davvero! Siete ancora
24 1, 3| di procurarmi una recita?~LAS. Volete andare a Mantova?~
25 1, 3| no? Ma per primo soprano.~LAS. E per secondo?~CARL. Oh,
26 1, 3| CARL. Oh, questo poi no.~LAS. Il primo è già provveduto,
27 1, 3| Io non cedo a nessuno.~LAS. Mi fate ridere, e attesa
28 1, 3| Quanto danno d'onorario?~LAS. So che l'anno passato hanno
29 1, 3| prenderò per una villeggiatura.~LAS. Quest'anno, voleva dirvi,
30 1, 3| per cinquanta zecchini.~LAS. Bravissimo. E se restate
31 1, 3| cagione dell'esercizio.~LAS. Li volete i cinquanta?~
32 1, 3| contentarmi di duecento.~LAS. Non vi è rimedio, l'assegnamento
33 1, 3| che me ne diano cento.~LAS. È inutile il parlarne.~
34 1, 3| che me ne diano ottanta.~LAS. Volete che ve la dica?
35 1, 3| veramente quest'impresario?~LAS. Sì, è mio amico, vorrei
36 1, 3| mallevadoria di un banchiere.~LAS. Bene, la scrittura, per
37 1, 3| qualche danaro a conto?~LAS. Scriverò all'impresario.~
38 1, 3| potrebbe ella favorirmi?...~LAS. Non son io quel che paga.~
39 1, 3| presti almeno sei zecchini...~LAS. Deggio andar in un luogo...
40 1, 3| Se mi fa questa grazia...~LAS. Sì, sì, ci rivedremo. (
41 1, 8| fumo, e pochissimo arrosto.~LAS. Servitor umilissimo della
42 1, 8| LUCR. Serva sua riverente.~LAS. Scusi se mi ho preso l'
43 1, 8| si accomodi. (siedono)~LAS. Ella è fiorentina, a quel
44 1, 8| dicono.~LUCR. Per servirla!~LAS. E il suo nome è Lucrezia.~
45 1, 8| Crezzina per obbedirla.~LAS. È molto tempo ch'ella fa
46 1, 8| farmi sentire in Venezia.~LAS. Se volete una buona recita,
47 1, 8| forse la ringrazieranno.~LAS. Ne son sicurissimo. Siete
48 1, 8| voci se ne trovan poche.~LAS. Me ne consolo infinitamente.
49 1, 8| lamenti~Sen va la tortorella.~LAS. Vorrebbe ella aver la bontà
50 1, 8| camera, è scordatissimo.~LAS. Che cosa importa? La sentirò
51 1, 8| una cantarina da dozzina.~LAS. Scusatemi, non andate in
52 1, 8| essere compiacentissima.~LAS. Via dunque, se così è,
53 1, 8| moltissimo raffreddata.~LAS. Bravissima. Anche questa
54 1, 8| affettazione di tenerezza)~LAS. (Ho capito. È giovane,
55 1, 8| per assettarmi il capo?~LAS. Oh, di questi non ne conosco
56 1, 8| favorir del suo cameriere?~LAS. Non è buono per assettare
57 1, 8| Signore, e un calzolaio...~LAS. Oh per il calzolaio potrete
58 1, 8| vedo, ci ho dato dentro).~LAS. (Con me non c'è niente
59 1, 9| Come mi conosce? (al Conte)~LAS. Questo è il signor Nibio,
60 1, 9| bontà del signor Conte.~LAS. Amico, se voi avete qualche
61 1, 9| abilità, e non cerco altro.~LAS. È un portento, ve l'assicuro.
62 1, 9| chiacchierone di primo rango).~LAS. Che sì, che il signor Nibio,
63 1, 9| sarò sconoscente. (a Nibio)~LAS. Oh sì, vi assicuro, è generosa
64 1, 9| non con tutti. (al Conte)~LAS. Ho capito; ed io son lo
65 1, 9| amor del cielo, silenzio.~LAS. Oh, io non parlo.~LUCR.
66 1, 9| promettervi e assicurarvi.~LAS. Se ve lo dico, è una donna
67 1, 9| miglior negozio del mondo).~LAS. Caro signor Nibio, vi ringrazio
68 1, 9| parole mi par generoso).~LAS. Sollecitate, signor Nibio;
69 1, 9| voglio che sia contento.~LAS. Bravo; così mi piace. Conducetelo
70 1, 9| accordare il mio cembalo.~LAS. Sì, sì, lo manderà il signor
71 1, 10| Conte Lasca e Lucrezia~ ~LAS. Mi consolo, signora, d'
72 1, 10| costato una gran fatica.~LAS. Ecco, voi cominciate di
73 2, 4| Il Conte Lasca e detti.~ ~LAS. Eccomi. Chi mi domanda?~
74 2, 4| e tutto il mondo lo sa.~LAS. E voi, se vi faccio una
75 2, 4| e tutti cinque lo sanno.~LAS. Potrei dirvi d'averlo fatto
76 2, 4| parlato con chicchessia.~LAS. Sentite. Io son buono per
77 2, 4| potessero cercarne un altro.~LAS. È possibile che non vogliate
78 2, 4| giustizia a noi medesimi.~LAS. E quando lo fate da voi
79 2, 4| Turco verrà egli da me?~LAS. Se lo prego, spero non
80 2, 4| E da me lo farà venire?~LAS. Se la signora Tognina il
81 2, 4| Ha capito, signor Conte?~LAS. Ho capito.~ANN. E che cosa
82 2, 4| capito.~ANN. E che cosa dice?~LAS. Dico che fate tutto quel
83 2, 4| deve venire anche da me.~LAS. E anche da voi, signor
84 2, 4| non sono meno degli altri.~LAS. E anche da voi, signor
85 2, 4| alla di lei protezione.~LAS. Sì, caro il mio poeta,
86 2, 5| Smirne? (con meraviglia)~LAS. Caro signor Nibio, voi
87 2, 5| TOGN. Il signor Conte.~LAS. Che impertinenza!... (a
88 2, 5| ella detto, signor Conte?~LAS. Io credeva di poterlo far
89 2, 5| mai fatto, e non lo farò.~LAS. E voi, signora Annina?~
90 2, 5| favorire di venir con me.~LAS. Scusatemi; vi servirei
91 4, 1| Lucrezia ed il Conte Lasca~ ~LAS. Spiacemi non avermi potuto
92 4, 1| presentemente mi corbellate.~LAS. E perché?~LUCR. Perché
93 4, 1| farete seco loro lo stesso.~LAS. Voi non mi conoscete, e
94 4, 1| Sarò io la prima donna?~LAS. Sì, ve lo prometto.~LUCR.
95 4, 1| E con qual fondamento?~LAS. Dopo che voi partiste dal
96 4, 1| il Turco? (con piacere)~LAS. Me l'ha promesso, e l'aspetto.~
97 4, 1| quelle due impertinenti.~LAS. Ma deggio dirvi, che anche
98 4, 1| casa mia? (con isdegno)~LAS. No, cara signora Lucrezia,
99 4, 1| mia di fare le saccenti.~LAS. Vi assicuro che staranno
100 4, 1| un picciolo trattamento.~LAS. Eh, questo non preme.~LUCR.
101 4, 1| cioccolata, si usa al paese mio.~LAS. Tutto ciò, credetemi, è
102 4, 1| importa! Farò preparar io.~LAS. Se ciò si dovesse fare,
103 4, 1| volete, io non mi oppongo.~LAS. Lo farei, se fosse necessario;
104 4, 2| bene?~LUCR. Per obbedirla.~LAS. Brave, signore mie, avrò
105 4, 2| signora. (forte al Conte)~LAS. (Queste troppe finezze
106 4, 2| consolo della di lei bravura!~LAS. (Io le ascolto e le godo
107 4, 2| ed ha cent'altri difetti.~LAS. (Ora principia il buono
108 4, 2| che mi piace e m'incanta.~LAS. (Che tu sia maladetta,
109 4, 2| Sta lì come una statua.~LAS. Io ascolto ed ammiro.~TOGN.
110 4, 2| I suoi quanti saranno?~LAS. I miei?... ventitrè non
111 4, 2| vedete se ha fatto i denti.~LAS. Mah! giustizia per tutti.
112 4, 2| Mi pare di sentir gente.~LAS. Ecco la Bolognese.~LUCR.
113 4, 2| va ad incontrare Annina)~LAS. Ve l'ha appoggiata a tempo. (
114 4, 3| le conviene. (ad Annina)~LAS. Ed io ne son testimonio. (
115 4, 3| non si è ancora veduto?~LAS. Non è ancora comparso.~
116 4, 3| donne?) (piano al Conte)~LAS. (Io non voglio far niente
117 4, 3| Tognina)~TOGN. Ma come...~LAS. Zitto. Ecco il signor Alì.
118 4, 4| QUARTA~ ~Alì e detti.~ ~LAS. Venite, signor Alì.~ALÌ
119 4, 4| ALÌ Star fatto? (al Conte)~LAS. Fatto niente. Ho piacer
120 4, 4| ALÌ Star tre donne?...~LAS. Star zitto. Vi dirò il
121 4, 4| seconda, cosa far per terza?~LAS. Non ci pensate. La terza
122 4, 4| TOGN. Né men io sicuro.~LAS. Zitto. (alle tre donne)~
123 4, 4| ALÌ Conte, star tu patron.~LAS. Ed io terminerò quest'affare.
124 4, 4| bravo. Per me, non parlar.~LAS. Che la signora Tognina
125 4, 4| tacer, senza lamentarmi?~LAS. O tacere, o partire.~TOGN.
126 4, 4| patron. Benedetto star Conte.~LAS. Io sono uno che accomoda
127 4, 4| Conte parlar. (a Lucrezia)~LAS. Quanto pretenderebbe la
128 4, 4| Lucrezia?~LUCR. Vede bene...~LAS. No, parlate liberamente.~
129 4, 4| di andare alle Smirne...~LAS. Alle corte.~LUCR. Vuol
130 4, 4| meno di seicento zecchini?~LAS. Il signor impresario non
131 4, 4| signore, questa paga...~LAS. Basta così. La signora
132 4, 4| quattrocento zecchini. (al Conte)~LAS. Questa è fatta.~ALÌ Bravo,
133 4, 4| Bravo, Conte, star bravo.~LAS. E la signora Tognina quanto
134 4, 4| donna?~ANN. Ed io, signore?~LAS. Ora non parlo con voi.
135 4, 4| ANN. Mi destina dunque...~LAS. O tacere, o partire. Quanto
136 4, 4| Direi... almeno, almeno...~LAS. Vi comodano duecento e
137 4, 4| posso. Non è possibile.~LAS. E voi, signora Annina?~
138 4, 4| Viaggi pagati, e quartiere?~LAS. Ci si intende. Questo è
139 4, 4| Bravo, Conte; star bravo.~LAS. A voi, signora Annina.~
140 4, 4| Annina.~ANN. Per terza donna?~LAS. E per ultima parte, se
141 4, 4| virtuosa della mia sorte?~LAS. Ne ho dieci, che mi pregano.~
142 4, 4| vuol dare? (mortificata)~LAS. Cento zecchini.~ANN. A
143 4, 4| una donna del mio merito?~LAS. O dentro, o fuori.~ANN.
144 4, 4| Pazienza! gli accetterò.~LAS. Tutto è fatto. Tutto è
145 4, 4| meritar far bassà, far visir.~LAS. Ehi, della locanda. (viene
146 4, 4| nostra partenza? (al Conte)~LAS. Dite voi, signor Alì, quando
147 4, 4| bordo aspettar buon vento.~LAS. Voi avete capito. (alle
148 4, 4| che voler Conte tradir?)~LAS. Questa è fatta. Venite,
149 4, 4| ALÌ Mi non aver più testa.~LAS. Ecco qui le scritture formate
150 4, 4| far, non voler scritture.~LAS. Bene; le terrò, le unirò
151 4, 5| Lasca, Alì, poi Nibio~ ~LAS. Signor Alì, sia detto a
152 4, 5| donna me voler trappolar.~LAS. Mi maraviglio di voi. Che
153 4, 5| un secondo per duecento.~LAS. Chi avete fermato per secondo?~
154 4, 5| Un certo Sganarello...~LAS. Quello sguaiato? Signore,
155 4, 5| non si potea differire.~LAS. In questo non ha tutto
156 4, 5| questa povera gente). (parte)~LAS. Che imbroglio, che impiccio,
157 5, 7| Il Conte Lasca e detti.~ ~LAS. Schiavo di lor signori.~
158 5, 7| Si parte, o non si parte?~LAS. Mi rallegro di vedere questa
159 5, 7| bagnar la bocca. (al Conte)~LAS. Figliuoli miei, di questo
160 5, 7| cosa non deve andare così.~LAS. A monte tutte le gare e
161 5, 7| tutte tre si baciano)~LAS. Così mi piace. Così va