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(segue) I mercatanti
Atto, Scena
501 2, 6| ho timore senz'altro...~PANC. Che fai, Faccenda, che
502 2, 6| olandese?~FACC. L'ho trovato.~PANC. Che dice? viene a Rialto?~
503 2, 6| ed ora è tornato a casa.~PANC. Ma non gli hai detto, che
504 2, 6| detto e mi ha risposto...~PANC. Che? È forse pentito?~FACC.
505 2, 6| casa subito, che l'aspetta.~PANC. A che fare a casa? I denari
506 2, 6| per sentire che cosa dice.~PANC. Ma se a Rialto m'attendono:
507 2, 6| impedisca il poter portarsi là?~PANC. Bisognerebbe avvisarli.~
508 2, 6| ritroverò un pretesto.~PANC. Eh Faccenda mio, questo
509 2, 6| dice monsieur Rainmere.~PANC. Che ti pare, caro Faccenda?
510 2, 6| turbato, ma non sarà niente.~PANC. Hai veduto mio figlio?~
511 2, 6| Signor no, non l'ho veduto.~PANC. Va a Rialto.~FACC. E che
512 2, 6| FACC. E che cosa dirò?~PANC. Che mi attendano... Ma
513 2, 6| questa mattina li licenzi.~PANC. Ma le lettere che scadono
514 2, 6| è tempo tutto il giorno.~PANC. Si costuma pagare la mattina
515 2, 6| quando si paga, basta.~PANC. Va pure, già è tardi. L'
516 2, 7| Pancrazio riveritissimo.~PANC. Schiavo, signor Dottor
517 2, 7| padron mio. (a Pancrazio)~PANC. Dica, ma presto, che ho
518 2, 7| Signore, i duemila ducati...~PANC. I duemila ducati, per servirla,
519 2, 7| DOTT. Quanto mi darete?~PANC. Il sei per cento.~DOTT.
520 2, 7| bisogno). (piano a Pancrazio)~PANC. (Non vorrei che questo
521 2, 7| perdere qualche cosa). (da sé)~PANC. Ascolti, signor Dottore,
522 2, 7| mi contento del sette.~PANC. Che monete sono?~DOTT.
523 2, 7| Non lo sapete? Zecchini.~PANC. Andiamo a contar il denaro,
524 2, 7| un'altra di vostra mano.~PANC. Ma il soldo dov'è?~DOTT.
525 2, 7| Domandatelo a vostro figlio.~PANC. A mio figlio? Come c'entra
526 2, 7| ducati all'otto per cento...~PANC. A lui?...~DOTT. Sì, a voi
527 2, 7| difficoltà di lasciarli al sette.~PANC. Oh povero me! Faccenda...~
528 2, 7| negozio buono, signor padrone.~PANC. Dunque voi avete dato a
529 2, 7| DOTT. Non lo sapevate?~PANC. Non lo sapeva, né lo voglio
530 2, 7| figlio anderà prigione.~PANC. In prigione mio figlio?
531 2, 7| giustizia. (mostra d'andarsene)~PANC. Fermatevi, uomo senza onore,
532 2, 7| può fare?) (a Pancrazio)~PANC. (Ah Faccenda, mio figlio
533 2, 7| Ebbene, che cosa mi dite?~PANC. Meritereste di perder tutto.~
534 2, 7| DOTT. Ma non perderò niente.~PANC. Avaro, usuraio.~DOTT. Non
535 2, 7| giustizia. (in atto di partire)~PANC. Venite qui.~DOTT. Che volete?~
536 2, 7| Venite qui.~DOTT. Che volete?~PANC. Vi contentate, che di quell'
537 2, 7| DOTT. Sì, son contento.~PANC. Con un patto però, che
538 2, 7| Sino al sette mi contento.~PANC. Il sette non ve lo voglio
539 2, 7| E noi non faremo niente.~PANC. Perderete il denaro.~DOTT.
540 2, 7| Ci penserà vostro figlio.~PANC. E per venti ducati precipitereste
541 2, 7| riputazione a un figliuolo?~PANC. È una bricconata, una ingiustizia.~
542 2, 7| suo. (in atto di partire)~PANC. Fermatevi. Vi renderò io
543 2, 7| denaro.~DOTT. Sì, datemelo.~PANC. Venite domani, che ve lo
544 2, 8| Pancrazio e Faccenda~ ~PANC. Pover'uomo! da una parte
545 2, 8| finto che vi sia al mondo.~PANC. Perché dici ch'è finto?~
546 2, 8| le augura buona salute.~PANC. Mi augura vita e salute,
547 2, 8| vossignoria quest'altro debito?~PANC. O salvar tutto, o perder
548 2, 9| COR. Oh signor padrone...~PANC. Che fate a quest'ora fuori
549 2, 9| Veniva in cerca di lei.~PANC. V'è qualche novità?~COR.
550 2, 9| premura di dirle una cosa.~PANC. Per parte di chi?~COR.
551 2, 9| chi?~COR. Per parte mia.~PANC. E non potete aspettare
552 2, 9| cento e cinquanta ducati.~PANC. Per qual ragione? Non vi
553 2, 9| date il dieci per cento.~PANC. Il dieci per cento? Con
554 2, 9| Ho trovato chi me lo dà.~PANC. Chi è questo disperato,
555 2, 9| suo degnissimo figlio.~PANC. Mio figlio?~FACC. Signor
556 2, 9| cinquanta al medesimo prezzo.~PANC. Oh povero me! Sempre peggio.~
557 2, 9| avete saputo? (a Faccenda)~PANC. Disgraziata! Vai a dar
558 2, 19| essere il suo precipizio.~PANC. Scellerato! ti giungerò.
559 2, 19| andarsene di questa casa.~PANC. Per qual cagione?~FACC.
560 2, 19| causa del di lei figliuolo.~PANC. Oh povero me! Monsieur
561 2, 19| FACC. Gli parli, ma presto.~PANC. Dove sarà?~FACC. In camera.
562 2, 19| Andiamo, non perda tempo.~PANC. Sì, andiamo... Ma prima
563 2, 19| Giacinto si è chiuso in camera?~PANC. Va tu, procura di farlo
564 2, 19| afflitto per causa sua. (parte)~PANC. Ah figlio indegno! figlio
565 3, 4| vostro servitore obbligato.~PANC. Monsieur, compatitemi se
566 3, 4| disturbarvi.~RAIN. Mi fate onore.~PANC. Mi date licenza che sieda?~
567 3, 4| farò ancor io (siedono)~PANC. Non so come principiare...~
568 3, 4| Volete fumare una pipa?~PANC. Vi ringrazio. Avanti desinare
569 3, 4| meritate di essere ascoltato~PANC. Monsieur, conviene levarsi
570 3, 4| la vostra mano. (s'alza)~PANC. Eccola. (si prendono per
571 3, 4| di non celarmi la verità.~PANC. Ve lo giuro sull'onor mio...~
572 3, 10| Pancrazio e Faccenda~ ~PANC. Non mi parlare di mio figlio:
573 3, 10| Mi creda ch'è pentito.~PANC. Non sarà vero, fingerà:
574 3, 10| più? si voleva ammazzare.~PANC. Si voleva privar di vita?~
575 3, 10| con uno stile alla mano...~PANC. Ah... dove si trova?...~
576 3, 10| ch'è pentito di cuore.~PANC. Il ciel lo voglia. Caro
577 3, 10| sono dell'altre novità.~PANC. Buone, o cattive?~FACC.
578 3, 10| medico de' duemila ducati.~PANC. Anche colui? Gli ho pur
579 3, 10| paura di qualche disgrazia.~PANC. Che vi sieno de' birri?~
580 3, 10| birri?~FACC. Non crederei.~PANC. Qualche ministro per sequestrare?~
581 3, 10| dico a tutti ch'è a pranzo.~PANC. In casa mia non si sono
582 3, 10| detto monsieur Rainmere?~PANC. Siamo stati nello scrittoio
583 3, 10| Possibile che l'abbandoni?~PANC. Non so che dire; mi raccomando
584 3, 10| che vada io da monsieur?~PANC. Sì, caro Faccenda. Intanto
585 3, 10| fermi, che viene l'olandese.~PANC. Parti, parti.~FACC. Vado
586 3, 11| sacchetto in ispalla.~ ~PANC. Ha un uomo con lui. Chi
587 3, 11| il sacchetto sul tavolo)~PANC. Monsieur Rainmere. (con
588 3, 11| Quelli sono seimila ducati.~PANC. Seimila?...~RAIN. E quattromila
589 3, 11| lettera. (gli dà un foglio)~PANC. Che siate benedetto! Lasciate
590 3, 11| danno i due soliti baci)~PANC. Voi mi date la vita, mi
591 3, 11| interesse ad uso di piazza.~PANC. Subito ve la faccio.~RAIN.
592 3, 11| sottoscrivetela. (gli dà una carta)~PANC. Subito. (vuol sottoscriverla)~
593 3, 11| Leggetela. Non si negozia così.~PANC. Di voi mi fido.~RAIN. Tutti
594 3, 11| uomini possono far errore.~PANC. Va benissimo, e la sottoscrivo. (
595 3, 11| dovete settecento ducati.~PANC. È vero.~RAIN. E vostro
596 3, 11| mi deve cento zecchini.~PANC. Verissimo.~RAIN. Per queste
597 3, 11| creditor come gli altri.~PANC. E vi pagherò prima di tutti.~
598 3, 11| incomodo di quattro mesi.~PANC. Mi maraviglio. Vi ho da
599 3, 11| nuova.~RAIN. Consolatemi.~PANC. Mio figlio è pentito d'
600 3, 11| perdono.~RAIN. Gli credete?~PANC. Si voleva fino ammazzare.~
601 3, 11| non sia una disperazione.~PANC. Caro monsieur Rainmere,
602 3, 11| amerò come amo suo padre.~PANC. Ora lo sentirete. Se vi
603 3, 11| RAIN. Voi siete il padrone.~PANC. E vi porterò il vostro
604 3, 11| avere.~RAIN. Non ne dubito.~PANC. Io non posso portare un
605 3, 12| detti.~ ~FACC. Signore.~PANC. Aiutami.~FACC. Che roba
606 3, 12| FACC. Che roba è questa?~PANC. Denari.~FACC. Denari?~PANC.
607 3, 12| PANC. Denari.~FACC. Denari?~PANC. Sì, caro Faccenda, andiamo
608 3, 12| trattasse di me stesso.~PANC. Andiamo, andiamo. Non so
609 3, 16| Pancrazio, Giacinto e detti.~ ~PANC. Sì, figlio, fa tutto quello
610 3, 16| RAIN. Signor Pancrazio...~PANC. Mio figlio m'ha detto tutto.~
611 3, 16| anderò in Olanda con lui.~PANC. Tu? come?~BEAT. Colle nozze
612 3, 16| nozze di monsieur Rainmere.~PANC. Dici davvero?~RAIN. Se
613 3, 16| RAIN. Se vi contentate.~PANC. Perché non devo contentarmi?
614 3, 16| figlia quanto darete di dote?~PANC. La dote che ha avuto sua
615 3, 16| un giro e due contratti.~PANC. Ed io a lei li assicurerò
616 3, 16| uno e all'altro perdono...~PANC. Tutto è accomodato. Figlio,
Il padre di famiglia
Atto, Scena
617 1, 3| indegno! Ah ribaldo!...~PANC. (Entra in mezzo)~OTT. Avete
618 1, 3| LEL. Ma signor padre...~PANC. Zitto là, temerario. Questo
619 1, 3| rispetto.~LEL. Ma se...~PANC. Che cosa vorreste dire?
620 1, 3| fosse il signor Ottavio...~PANC. A voi non tocca a giudicarlo.
621 1, 3| mia ragione, per carità.~PANC. Non vi è ragione che tenga.
622 1, 3| disgraziato.~LEL. Dunque...~PANC. Andate via di qua.~LEL.
623 1, 3| qua.~LEL. Ho da finire.~PANC. Andate via di qua, vi dico.~
624 1, 4| padre prudente e saggio.~PANC. Mio figlio è andato via;
625 1, 4| vi potete lamentar di me?~PANC. Sono stato là indietro,
626 1, 4| mi fa perder la pazienza.~PANC. Se non sapete adoprar la
627 1, 4| morigerati ed esemplarissimi.~PANC. Se non fanno il loro debito,
628 1, 4| rispettoso e obbediente.~PANC. Io son padre amoroso di
629 1, 4| anni il signor Pancrazio.~PANC. Viva duemila il mio caro
630 1, 4| precettore d'un mezzo mondo.~PANC. E a me basta che ella sia
631 1, 4| tutta la mia attenzione.~PANC. Ella farà il suo debito.~
632 1, 4| non avrà da dolersi di me.~PANC. Né vossignoria di me.~OTT.
633 1, 4| M'affaticherò, suderò.~PANC. E io premierò le sue fatiche,
634 1, 5| QUINTA~ ~Pancrazio solo.~ ~PANC. Non son sordo, ho capito.
635 1, 6| TRAST. Illustrissimo.~PANC. Zitto con questo illustrissimo,
636 1, 6| mio debito, se non lo fo.~PANC. Avrete servito de' conti
637 1, 6| pizzicagnolo e un macellaro.~PANC. E a questi davate dell'
638 1, 6| feste, sempre illustrissimo.~PANC. Oh, questa veramente è
639 1, 6| diventato un gran signore.~PANC. Se tanto si gonfiava il
640 1, 6| illustrissimo ancora io.~PANC. Io vado all'antica, e non
641 1, 6| TRAST. Illustrissimo sì.~PANC. Innanzi pure con questo
642 1, 6| dare, e non dice niente.~PANC. Se la padrona è matta,
643 1, 6| Qual titolo le ho da dare?~PANC. Giacché il mondo in oggi
644 1, 6| darle qualche cosa di più.~PANC. Basta che la moglie d'un
645 1, 6| grosso o quattro animelle...~PANC. Signor no, quel che mangio
646 1, 6| regole del padre di famiglia.~PANC. Oh, se sapeste quanti debiti
647 1, 12| DODICESIMA~ ~Pancrazio e detti.~ ~PANC. Che cosa è questo fracasso?~
648 1, 12| andare da questa camera.~PANC. Come! Sì poco rispetto
649 1, 12| questa, signor padre...~PANC. Taci. E tu, Florindo, che
650 1, 12| Egli, egli, e non io...~PANC. Zitto, ti dico. Che cos'
651 1, 12| abbruciato, si è rovinato.~PANC. E v'è bisogno che Fiammetta
652 1, 12| accosto, mi sento svenire.~PANC. Animo, animo, basta così. (
653 1, 12| piano a Florindo, e va via)~PANC. Eh ragazzi, ragazzi! Se
654 1, 12| Gran fatalità è la mia!~PANC. Manco parole. Al padre
655 1, 12| spero non vi potrete dolere.~PANC. Qua voi non ci dovete venire.
656 1, 12| torta, va in accidente.~PANC. Ah che caro bambino! Vuoi
657 1, 12| frutto de' suoi teneri amori.~PANC. Basta, basta. Ovvia, signorini,
658 1, 12| verità partorisce l'odio.~PANC. Vuoi tu tacere?~LEL. Mi
659 1, 12| LEL. Mi sento crepare.~PANC. Se tu non taci... Va via
660 1, 12| anderebbe così) (da sé, e parte)~PANC. Via, andate ancora voi.
661 1, 12| voglio che vada con Lelio...~PANC. A me tocca a regolare i
662 1, 12| con quelle parole dolci.~PANC. Belle, belle, ma vogliono
663 1, 12| cosa volete ch'egli faccia?~PANC. Studiare e far onore alla
664 1, 12| istudiare, studia anche troppo.~PANC. Anche troppo? E lo dite
665 1, 13| Pancrazio e Beatrice~ ~PANC. Che diavolo fate voi! Sul
666 1, 13| tenete in troppa soggezione.~PANC. Il padre non deve dar mai
667 1, 13| male, ancor se volesse.~PANC. Come! non potrebbe far
668 2, 4| a me stessa. Ben venuto.~PANC. Bondì a V. S. (turbato)~
669 2, 4| parete alquanto turbato.~PANC. Eh niente, niente, sono
670 2, 4| stracco.~BEAT. Volete sedere?~PANC. Sì, sederò volentieri.
671 2, 4| nessuno, ve la darò io.~PANC. O brava: siate benedetta!~
672 2, 4| prenderlo colle buone). (da sé)~PANC. (Oggi è di buona luna). (
673 2, 4| Lelio sa il cielo dove sarà.~PANC. Ma che? non sono tornati
674 2, 4| ha piantato il maestro.~PANC. Ha piantato il maestro?
675 2, 4| senza dirgli una parola.~PANC. A tavola io non grido.
676 2, 4| Lelio, non avremo mai bene.~PANC. Perché? Che cosa vi fa
677 2, 4| insomma non si può tollerare.~PANC. Io non dico che Lelio sia
678 2, 4| toccargli il suo primogenito.~PANC. Si può parlare una volta
679 2, 4| vogliono censurare ogni cosa.~PANC. Ovvia, venite qua, sedete
680 2, 4| Dite pure, vi ascolto.~PANC. M'è stato detto che il
681 2, 4| di non si voler maritare.~PANC. O bene; sarà dunque la
682 2, 4| pensate voi di dar moglie?~PANC. A Lelio.~BEAT. Sarebbe
683 2, 4| secondo invece del primo?~PANC. Non posso far questo torto
684 2, 4| potete ammogliar tutti e due.~PANC. La molteplicità de' matrimoni
685 2, 4| possiamo esser contenti.~PANC. Come? Tutti e due possiamo
686 2, 4| Florindo l'ho fatto io.~PANC. Bene, dopo messo al mondo
687 2, 4| sono da voi mal veduta.~PANC. Io vi voglio bene: ma,
688 2, 4| memoria della prima moglie.~PANC. Oh! ella non mi diceva
689 2, 4| dargli stato, ci penserò io.~PANC. Sì? come, in grazia?~BEAT.
690 2, 4| posso far quel che voglio.~PANC. Quando sarò morto, ma non
691 2, 4| può sperare di maritarsi?~PANC. Signora no: per ora non
692 2, 4| figliuoli l'elezion dello stato.~PANC. È vero, signora sì, queste
693 2, 7| Ottavio, poi Pancrazio~ ~PANC. Signor maestro, dove avete
694 2, 7| non vi posso render conto.~PANC. Perché? Cosa è stato? Non
695 2, 7| un figlio così cattivo.~PANC. È mio figlio, è mio sangue,
696 2, 7| più non l'abbiam veduto.~PANC. Dovevate fermarlo.~OTT.
697 2, 7| avanzato, non posso correre.~PANC. Venga, venga, quel disgraziato!
698 2, 7| una conclusione morale.~PANC. Non siete stati in casa
699 2, 7| Non so nemmeno dove stia.~PANC. E pure m'è stato detto
700 2, 7| partito dal mio fianco.~PANC. Guardate bene a non dir
701 2, 7| cosa mi tocca a sentire?~PANC. M'è stato detto, ma può
702 2, 8| detti.~ ~LEL. Signor padre.~PANC. Bravo, signor figliuolo,
703 2, 8| vero). (piano a Pancrazio)~PANC. Scuse magre! Sarete stato
704 2, 8| dà una borsa a Pancrazio)~PANC. (Prende la borsa, e guarda
705 2, 8| andato con lui). (da sé)~PANC. Avete voi guardato bene
706 2, 8| maestro fa un buono scolare.~PANC. Ma se avete sempre detto
707 2, 8| bravissimo. Ci conosciamo.~PANC. O via, prendete questi
708 2, 9| Pancrazio, poi Lelio~ ~PANC. Vedete? Sempre pensate
709 2, 9| camera. (gli dà la chiave)~PANC. Lelio, vieni con me. Avanti
710 2, 9| che è suonato mezzogiorno.~PANC. Un poco di pazienza. Quando
711 2, 9| per verità, ci patisco.~PANC. Se non vi piace, andate
712 2, 13| Pancrazio, Lelio e Trastullo~ ~PANC. Animo, mettete in tavola.
713 2, 14| OTT. Oh! eccomi, eccomi.~PANC. E mia moglie dov'è?~OTT.
714 2, 14| principiamo noi. (siede a tavola)~PANC. Sarà col suo caro figliuolo.~
715 2, 14| la minestra si fredda.~PANC. Eccola, eccola, andiamo
716 2, 15| Beatrice, Florindo e detti.~ ~PANC. (Siedono Beatrice e Florindo)
717 2, 15| subito che ho pranzato.~PANC. E dove si va? Si può sapere?~
718 2, 15| sapere?~BEAT. Da mia comare.~PANC. Brava! Salutatela in mio
719 2, 15| prendere della minestra)~PANC. Aspettate, signore, abbiate
720 2, 15| anco il signor maestro.~PANC. Egli lo può fare, e voi
721 2, 15| Tieni. (la dà a Florindo)~PANC. Quella l'ho data a voi.~
722 2, 15| l'ho data a mio figlio.~PANC. Benissimo. Prendi, Lelio. (
723 2, 15| poi a me. (a Pancrazio)~PANC. Io v'ho fatta la prima,
724 2, 15| ha da avere prima Lelio?~PANC. Perché Lelio è il maggiore.~
725 2, 15| primogenitura anco nella minestra.~PANC. Ovvia, cominciamo? Voi
726 2, 15| Ed io l'ultimo di tutti?~PANC. Prendi questa. Tu non sei
727 2, 15| ne chiede dell'altra)~PANC. Tenete: resterò senza io. (
728 2, 15| Obbligatissimo alle sue grazie.~PANC. Portate in tavola.~TRAST. (
729 2, 15| subito si prende un'ala)~PANC. (Guardate! Ha presa un'
730 2, 15| OTT. Assai. Sempre l'ala.~PANC. Bravo! piace ancora a me.~
731 2, 15| risposte mi dà il signor Lelio.~PANC. V'ho detto più volte che
732 2, 15| anderò via, anderò via.~PANC. A buon viaggio.~BEAT. Andiamo,
733 2, 15| Andiamo, Florindo. (s'alza)~PANC. Voi andate dove volete:
734 2, 15| pollastra, e mangerai la groppa.~PANC. Se tu ti muovi, l'avrai
735 2, 15| padre io non ne ho colpa.~PANC. Eh, eh! signore, la discorreremo.~ ~ ~ ~
736 2, 16| che le vorrebbe parlare.~PANC. Ditegli che siamo a tavola,
737 2, 16| foste a tavola, non veniva.~PANC. Eh via, siete il padrone.
738 2, 16| favorirmi, piuttosto tornerò.~PANC. Signor no, non voglio darvi
739 2, 16| Quattrocento scudi. Ecco il conto.~PANC. Va bene, quattrocento scudi;
740 2, 16| faccia tosta). (da sé)~PANC. Sedete, signor Tiburzio.~
741 2, 16| Tiburzio.~TIB. Obbligatissimo.~PANC. Se volete favorire, siete
742 2, 16| pranzato che sarà mezz'ora.~PANC. Dategli da bere.~TIB. No,
743 2, 16| bere, ed ei subito beve)~PANC. Signor Ottavio, non ci
744 2, 17| sacchetto. (lo dà a Pancrazio)~PANC. Mi par molto leggiero.~
745 2, 17| il vero, pare anche a me.~PANC. (Apre il sacchetto) Che
746 2, 17| dire, rimango stordito.~PANC. Io resto più stordito di
747 2, 17| assicuro che sono innocente.~PANC. Tu hai messo il sacchetto
748 2, 17| congiurati a precipitarmi?~PANC. Taci, temerario, altri
749 2, 17| quanto vi è di più sacro...~PANC. Zitto, non giurare. Signor
750 2, 17| Signor padre, per carità.~PANC. Va via di qua, indegno:
751 3, 2| Pancrazio e Geronio~ ~PANC. Caro signor Geronio, son
752 3, 2| ancor io e vi compatisco.~PANC. Sapete dunque che cosa
753 3, 2| di una simile iniquità.~PANC. L'avete veduto? Sapete
754 3, 2| veduto, e so dove egli è.~PANC. Sia ringraziato il cielo.
755 3, 2| portati via li trecento scudi?~PANC. Ah, pur troppo è così!
756 3, 2| credo che sia innocente.~PANC. Volesse il cielo! L'avete
757 3, 2| a qualche disperazione.~PANC. Vi ringrazio della carità.
758 3, 2| esser causa di qualche male.~PANC. Avete due figlie da maritare,
759 3, 2| mondo, sarà tutto di loro.~PANC. Oh! se voi sapeste quanto
760 3, 2| meglio una mia figliuola.~PANC. Ma adesso non ho più faccia
761 3, 2| domandarvela.~GER. No? Perché?~PANC. Perché Florindo è ancora
762 3, 2| e Lelio fosse innocente.~PANC. Volesse il cielo che fosse
763 3, 2| volentieri. Con tutto il cuore.~PANC. Caro amico, voi mi consolate.
764 3, 2| occasioni, nei travagli.~PANC. Ma i travagli sono spessi,
765 3, 2| prima sarò da voi. (parte)~PANC. Sono in un mare d'agitazioni. (
766 3, 12| stregato assolutamente.~PANC. Che cosa ha Fiammetta che
767 3, 12| Indegna! Mi ha rubato.~PANC. Avete fatto bene a mandarla
768 3, 12| che gli dolgano i denti.~PANC. Che gli dolgano i denti?
769 3, 12| cosa vi ha fatto, poverino!~PANC. Sentite. In questo punto
770 3, 12| dolgano i denti e il capo.~PANC. Basta, verremo in chiaro
771 3, 12| rubati i trecento scudi.~PANC. Per ora non posso dir niente.
772 3, 12| buon figliuolo del mondo.~PANC. S'egli è buono, sarà ben
773 3, 12| non vi anderà certamente.~PANC. Perché non v'anderà?~BEAT.
774 3, 12| Perché Florindo è buono.~PANC. Prego il cielo che sia
775 3, 13| TRAST. Il signor Florindo...~PANC. Che cosa?~BEAT. Ch'è stato?~
776 3, 13| condotto via Fiammetta.~PANC. Ah briccone! È questo il
777 3, 13| Fiammetta.~BEAT. Via, presto.~PANC. Che cosa ha fatto?~TRAST.
778 3, 13| povera me! Sono assassinata.~PANC. Vostro danno. Presto, Trastullo,
779 3, 13| Oimè! non posso più...~PANC. Vi sta il dovere. Voi siete
780 3, 16| armati e lumi, e detti.~ ~PANC. Fermati, disgraziato. Con
781 3, 16| FLOR. Non gli credete...~PANC. Zitto là. Amici, (agli
782 3, 16| OTT. Io? Come c'entro?~PANC. Lo vedrete se c'entrerete.
783 3, 18| Pancrazio di dentro, e detti.~ ~PANC. Son qua, signor Geronio,
784 3, 18| nulla della mia figliuola?~PANC. Adesso saprete il tutto.
785 3, 18| che cos'è di mia figlia.~PANC. Abbiate un poco di pazienza.
786 3, 18| pazientemente sofferto.~PANC. Poveretto! Quanto mi dispiace...~
787 3, 18| mia figlia si è ritrovata?~PANC. S'è ritrovata.~GER. Dove?
788 3, 18| Presto, ove si ritrova?~PANC. È di là in sala.~GER. Indegna!
789 3, 18| punirla. (in atto di partire)~PANC. Fermatevi. Io l'ho trovata;
790 3, 18| ordinata dalla vostra prudenza.~PANC. E tu, Lelio, acconsentirai
791 3, 18| di me dispone mio padre.~PANC. O bene: così mi piace.
792 3, 18| scena)~GER. Sono sbirri?~PANC. Non sono sbirri. Son galantuomini,
793 3, 19| qui, eh? (verso Rosaura)~PANC. Zitto, fermatevi e ricordatevi
794 3, 19| impegno.~GER. Sì, fate voi.~PANC. Signora Rosaura, il suo
795 3, 19| ROS. Io non vi capisco.~PANC. Poveri innocentini! Parlerò
796 3, 19| Ha promesso anche a me.~PANC. Taci tu, che farai bene;
797 3, 19| Rosaura)~ROS. Signor sì.~PANC. Siete promessi; siete fuggiti
798 3, 19| vostra?~GER. Sì, fate voi.~PANC. Ed io prometto per la parte
799 3, 19| non mi dispiace). (da sé)~PANC. Signori, siete solennemente
800 3, 19| custodita.~ROS. Quattro anni?~PANC. Signora sì, quattr'anni.~
801 3, 19| castigo troppo crudele.~PANC. Se non ti piace la mia
802 3, 19| non voglio più ritornare.~PANC. Signor Geronio, sono in
803 3, 19| Sì, con tutta l'autorità.~PANC. Animo dunque. (agli uomini)
804 3, 19| v'avessi mai conosciuto.~PANC. Come, come? È stato forse
805 3, 19| d'oro.~OTT. Pazienza!...~PANC. Pazienza gli stivali. Uomo
806 3, 20| Signor padrone, una parola.~PANC. Che c'è?~GER. Che cosa
807 3, 20| vada oscurando). (da sé)~PANC. Si può dare un uomo più
808 3, 21| forza dalla vostra gente.~PANC. Sibbene, scacciatelo via
809 3, 21| vissuto io). (da sé, e parte)~PANC. Mi dispiace che quell'iniquo
810 3, 22| carcere.~GER. Meritamente.~PANC. Guardate che sorta d'uomo
811 3, 22| diamo questa consolazione?~PANC. Perché no? Questo se le
812 3, 23| mio sposo? (a Pancrazio)~PANC. Oh! signora sì. Lo saluti
813 3, 23| parte con uomini armati)~PANC. Sbrigatevi, voi, che la
814 3, 23| FLOR. Caro signor padre...~PANC. Non v'è né padre, né madre.
815 3, 24| È qui mio figlio? È qui!~PANC. Signora sì: arrivate giusto
816 3, 24| stesso che ho troppo amato.~PANC. Ma, la va così. I figli
817 3, 24| E mio consorte che dice?~PANC. Il consorte dice che, se
818 3, 24| voglio più venir nemmen io.~PANC. A buon viaggio.~BEAT. La
819 3, 24| viaggio.~BEAT. La mia dote?~PANC. La sarà pronta.~BEAT. Anderò
820 3, 24| viver co' miei parenti.~PANC. Così starete meglio voi
821 3, 24| Basta, ne discorreremo.~PANC. Benissimo! Quando volete.
822 3, 24| voi siete padron di tutto.~PANC. Non avete detto che dareste
823 3, 24| Per me son contentissimo.~PANC. Lelio che cosa dice?~LEL.
824 3, 24| La stimerò mia fortuna.~PANC. E la signora Eleonora?~
825 3, 24| mandatemi la mia dote. (parte)~PANC. Sarete servita. Non poteva
826 3, 24| io, meschina, che farò?~PANC. È giusto che ancora tu