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Il geloso avaro
Atto, Scena
1 1, 11| bene, e sempre ve ne vorrò.~EUF. Non ho altro in questo
2 1, 11| arrabbiato del signor Pantalone.~EUF. Temeraria! così parli di
3 1, 11| marito è un uomo cattivo.~EUF. No, signor padre, non crediate
4 1, 11| sottovoce al Dottore)~EUF. Che cosa dici?~ARG. Niente,
5 1, 11| credessi d'aver fatto male.~EUF. No, signor padre, non vi
6 1, 11| benedetta; voi mi consolate.~EUF. (Povero padre! non lo voglio
7 1, 11| geloso il vostro marito?~EUF. Siccome egli mi ama, non
8 1, 11| figliuola, ditemi la verità.~EUF. Caro signor padre, che
9 1, 11| spese. (a donna Eufemia)~EUF. Quel che occorre, lo compra.~
10 1, 11| compra.~DOTT. Vi dà denari?~EUF. Io non gliene chiedo.~DOTT.
11 1, 11| questi quattro zecchini.~EUF. Non v'incomodate, signor
12 1, 11| padrona, che ne avete bisogno.~EUF. Tu non puoi tacere.~ARG.
13 1, 11| nelle vostre occorrenze.~EUF. Quando così volete, li
14 1, 11| avaro, come il padrone.~EUF. E bada a seguitare, la
15 1, 11| fuori le parole per forza.~EUF. Quel non so che, lo mortificherò
16 1, 11| staranno peggio di voi.~EUF. Io vi assicuro che non
17 1, 11| faceste crepar il marito.~EUF. Signor padre, io ho bisogno
18 1, 11| prende tanta confidenza.~EUF. Ditele che moderi quella
19 1, 11| conservatevi, e vogliatemi bene.~EUF. Caro signor padre, ve lo
20 1, 12| Argentina, poi Pantalone.~ ~EUF. (Povero padre, s'egli sapesse
21 1, 12| Oimè! mi avete fatto paura.~EUF. Voi sempre venite così,
22 1, 12| padre?~PANT. L'ho visto.~EUF. È andato via in questo
23 1, 12| rabbia negli occhi). (da sé)~EUF. Che cosa avete, signor
24 1, 12| Pantalone?~PANT. Gnente, siora.~EUF. Mi parete alterato.~PANT.
25 1, 12| a far qua vostro padre?~EUF. È venuto un poco a vedermi.~
26 1, 12| PANT. A véderve solamente?~EUF. Sì: era tanto che non ci
27 1, 12| vegnirà, el farà meggio.~EUF. Che fastidio vi dà mio
28 1, 12| padre?~PANT. No lo voggio.~EUF. Pazienza. Se non ce lo
29 1, 12| rimescolar le budelle). (da sé)~EUF. Almeno fatemi un piacere.~
30 1, 12| lo conoscesse!) (da sé)~EUF. Ditemi la cagione perché
31 1, 12| ARG. (Sentiamo). (da sé)~EUF. Via, ditemela: che sappia
32 1, 12| venga la rabbia!) (da sé)~EUF. Questa non è ragione.~PANT.
33 1, 12| volontà xe la mia rason.~EUF. Ma questa è una picca senza
34 1, 12| son stufo. (arrabbiato)~EUF. Via, non andate in collera.~
35 1, 12| alo portà el sior padre?~EUF. Saluti di chi?~PANT. Saludi
36 1, 12| della conversazion de casa.~EUF. Io non mi ricordo più di
37 1, 12| va a spasso coi cicisbei.~EUF. Io di queste cose non me
38 1, 12| cossa v'ha dà vostro padre?~EUF. Mio padre? Niente.~PANT.
39 1, 12| metta le man in scarsella.~EUF. Via, via, non andate in
40 1, 12| zecchini.~PANT. Lassè véder.~EUF. Eccoli.~PANT. V'alo dà
41 1, 12| soli? Nol ve n'ha dà altri?~EUF. No certo; se non credete
42 1, 12| PANT. Lo voggio saver.~EUF. Via, ve lo dirò io: le
43 1, 12| quattro zecchini. (ad Eufemia)~EUF. Non l'avete veduto da voi
44 1, 12| Ma perché ve li alo dai?~EUF. Acciò mi compri dei nastri,
45 1, 12| con sti quattro zecchini.~EUF. Li volete tener voi?~PANT.
46 1, 12| glieli dà più). (da sé)~EUF. Se non mi lasciate quei
47 1, 12| ho dito che no lo voggio.~EUF. Poverino! se mi dona qualche
48 1, 13| Donna Eufemia e Argentina.~ ~EUF. (Ma! è toccata a me). (
49 1, 13| come una marmotta). (da sé)~EUF. Cosa dici, Argentina, da
50 1, 13| parlo, sono una bestia.~EUF. Parla, parla, che hai ragione
51 1, 13| ARG. Siete troppo buona.~EUF. Che vuoi ch'io faccia?
52 1, 13| è la più bella di tutte.~EUF. Vorrei pur vedere se ci
53 1, 13| ARG. È stato picchiato.~EUF. Guarda chi è.~ARG. Subito.
54 1, 14| Eufemia, poi Argentina.~ ~EUF. Bella differenza che c'
55 1, 14| ARG. Signora, una visita.~EUF. Una visita! chi è?~ARG.
56 1, 14| La signora donna Aspasia.~EUF. Che stravaganza! In casa
57 1, 14| ARG. E così, che facciamo?~EUF. Non vorrei che il signor
58 1, 14| donna, non è già un uomo.~EUF. Dille che è padrona.~ARG. (
59 1, 15| Eufemia, poi Donna Aspasia.~ ~EUF. Eppure, se viene mio marito,
60 1, 15| Serva di donna Eufemia.~EUF. Serva umilissima, donna
61 1, 15| di star mezz'ora con voi.~EUF. Sono finezze ch'io non
62 1, 15| Eufemia non si vede mai.~EUF. Sapete il mio naturale:
63 1, 15| tutti con del dispiacere.~EUF. Ringrazio infinitamente
64 1, 15| vostro marito è geloso.~EUF. S'ingannano. Mio marito
65 1, 15| ne dicono una più bella.~EUF. Davvero, che cosa dicono?~
66 1, 15| che fanno venir la rabbia.~EUF. Mi pare che le dicerie
67 1, 15| questa volta a mio modo.~EUF. Che cosa vorreste ch'io
68 1, 15| fare quello che vi dirò.~EUF. Ditemi prima, che cosa
69 1, 15| donna Eufemia, obbligata.~EUF. Ma voi sapete ch'io sono
70 1, 15| che abbiate a dirmi di no.~EUF. Oh certissimo. È una cosa
71 1, 15| alla conversazione da voi.~EUF. Bisognerebbe che lo sapesse
72 1, 15| perdita della consorte.~EUF. Ciascheduna famiglia ha
73 1, 15| vostra regola non mi piace.~EUF. Il mondo non sarebbe sì
74 1, 15| casa vostra non ci volete.~EUF. Io non dico di non volervi,
75 1, 15| donna del nostro secolo.~EUF. Queste sono massime che
76 1, 15| par che si chiami vivere.~EUF. Sì; questo si chiama vivere
77 1, 15| maniera è la più comune.~EUF. Cara donna Aspasia, è dunque
78 1, 15| dispiace infinitamente.~EUF. Si dice ch'io non pratico,
79 1, 15| arrossire per parte vostra.~EUF. E di quelle che vivono
80 1, 15| che cosa si potesse dire.~EUF. Ve lo dirò io quello che
81 1, 15| ASP. Di me si dice questo?~EUF. Non dico che si dica di
82 1, 15| Orsù, mutiamo discorso.~EUF. Sì, mutiamolo, che mi farete
83 1, 15| venirvi a fare una visita.~EUF. Sono molto tenuta alla
84 1, 15| Spero che voi lo riceverete.~EUF. Se fossi in grado di non
85 1, 15| conoscete voi mio fratello?~EUF. Ho avuto l'onor di vederlo
86 1, 15| so che cosa non facesse.~EUF. È pieno di bontà il signor
87 1, 15| volte mi ha parlato di voi!~EUF. (Donna Aspasia è una sorellina
88 1, 15| spirito, come donna Eufemia.~EUF. Don Luigi è compitissimo.
89 1, 15| mi ha fatto mio fratello.~EUF. Bel ventaglio! veramente
90 1, 15| Vi piace, donna Eufemia?~EUF. Certamente, non si può
91 1, 15| lo volete, siete padrona.~EUF. No, no, vi ringrazio.~ASP.
92 1, 15| finezza di questo mondo.~EUF. In verità, vi sono obbligata;
93 1, 15| prendete, mi fate torto.~EUF. Eh via, fate più conto
94 1, 15| vostre mani. Prendetelo.~EUF. Ma se vi dico di no.~ASP.
95 1, 15| venire la rabbia. (s'alza)~EUF. Mi dispiacerà vedervi arrabbiata,
96 1, 15| Eufemia, vi levo l'incomodo.~EUF. Voi mi levate le grazie.~
97 1, 15| ventaglio non lo volete.~EUF. No certamente, vi prego
98 1, 15| si sa se lo riceverete!~EUF. Guardate che stravaganze
99 1, 15| caccierete via, se ci verrò?~EUF. Non son capace di un'azione
100 1, 15| ASP. Addio, donna Eufemia.~EUF. Serva, donna Aspasia.~ASP. (
101 1, 15| all'antica). (da sé, parte)~EUF. Può sentirsi di peggio?
102 2, 2| Donna Eufemia e detti.~ ~EUF. Che fai tu in questa camera?
103 2, 2| TRACC. (Brava!) (da sé)~EUF. Un'ambasciata? Per parte
104 2, 2| servidor de sior don Luigi?~EUF. Lo conosco. Lo manda forse
105 2, 2| arzento, pien de cioccolata.~EUF. Un bacile di cioccolata?
106 2, 2| che la vien a vussoria.~EUF. A me un regalo di cioccolata?~
107 2, 2| ordene de lassar el bazil.~EUF. Temerario! Di' a colui
108 2, 2| Signora, io non credeva...~EUF. Sei una temeraria.~TRACC.
109 2, 2| l'ha fatto per el ducato.~EUF. Che dici tu di ducato?
110 2, 2| colui che vi volea parlare.~EUF. Va subito: fa che Brighella
111 2, 2| obbedisci la tua padrona.~EUF. Vattene, prima che colui
112 2, 2| uomo in casa, saranno guai.~EUF. Presto, dico, vallo a licenziare,
113 2, 2| ducato no lo vadagno più.~EUF. Senti.~TRACC. S'ela pentida?~
114 2, 2| Senti.~TRACC. S'ela pentida?~EUF. Di' a Brighella che ringrazi
115 2, 2| giustarla, la beverò mi.~EUF. Mi hai inteso. Vattene
116 2, 3| Traccagnino che torna.~ ~EUF. Bene, signorina, che vuol
117 2, 3| ch'io gliene dia la metà.~EUF. Con qual fondamento lo
118 2, 3| ma un sciocco malizioso.~EUF. Quello mio padre l'ha dato
119 2, 3| bastona, che la gh'ha rason.~EUF. Perché? Che hai tu fatto?~
120 2, 3| dito de dir a Brighella.~EUF. Bravissimo! al tuo solito.
121 2, 3| ne spende tanto pochetto.~EUF. Ora con colui cosa si farà?~
122 2, 3| risposta anderà più a dovere.~EUF. Che infelicità con costoro!
123 2, 3| Traccagnino non ne tocca?~EUF. Certamente: questa è giustizia.~
124 2, 3| sa che diavolo si dica.~EUF. S'egli è sciocco, non l'
125 2, 4| Padrona mia riveritissima.~EUF. Voi siete il servitore
126 2, 4| Sì). (piano ad Argentina)~EUF. Dite al vostro padrone
127 2, 4| Certo; a me non fa male.~EUF. M'avete inteso? Ve ne potete
128 2, 4| cioccolata e sto bacil!...~EUF. Anche il bacile era destinato
129 2, 4| Sì, signora, che vi pare?~EUF. È troppo compito il signor
130 2, 4| ma ghe vorrà pazienza.~EUF. Meno ciarle, galantuomo.
131 2, 5| diavolo!) (da sé, sorpreso)~EUF. Vedete, marito? Il signor
132 2, 5| a mi, o lo mandelo a vu?~EUF. Io credo lo mandi a voi.
133 2, 5| a donna Eufemia, piano)~EUF. (E perché mai?) (piano
134 2, 5| piano a donna Eufemia)~EUF. (Povero mio marito, l'interesse
135 2, 6| Affrica! maledetta!) (da sé)~EUF. Povera ragazza! dategliene
136 2, 6| gnente. Vu no ve n'impazzè.~EUF. Per me non ve ne domando.~
137 2, 6| domandessi, no ve ne daria.~EUF. Pazienza!~ARG. Siete pur
138 2, 7| PANT. Se te chiappo...~EUF. (È alterato; sarebbe meglio
139 2, 7| de cioccolata!) (da sé)~EUF. Io me n'anderò, se vi contentate.~
140 2, 7| Anca el bacil!) (da sé)~EUF. (Principia a farmi paura). (
141 2, 7| un pezzo che el gera qua?~EUF. Non era molto.~PANT. No
142 2, 7| con vu un pezzetto però.~EUF. Voleva lasciar il bacile
143 2, 7| in te la vostra camera?~EUF. È stato quello sciocco
144 2, 7| zogheria che nol vegniva a mi.~EUF. Avete pur sentito che cosa
145 2, 7| crede che mi l'abbia bevua.~EUF. Ma caro signor Pantalone,
146 2, 7| che el xe un omo bestial.~EUF. Non so che dire. Tutto
147 2, 7| femena senza reputazion.~EUF. Come? Per qual ragione
148 2, 7| nol ve mandarave i regali.~EUF. Ma non avete detto che
149 2, 7| Scuse magre, ve torno a dir.~EUF. Questa non è mia scusa,
150 2, 7| Busiara! falsa! frascona!~EUF. Voi m'ingiuriate a torto.~
151 2, 7| mi, el bacil se scondeva.~EUF. Non è vero.~PANT. No xe
152 2, 7| vero? No so chi me tegna...~EUF. Ammazzatemi una volta,
153 2, 8| sangue, la mia creatura.~EUF. (Il cielo lo ha mandato). (
154 2, 8| zecchini che le avevo dati.~EUF. (Gran ciarliera è colei!
155 2, 8| podessi dar qualche zecchin.~EUF. (Manco male, si va rasserenando). (
156 2, 8| fastidioso? ve tormentio mai?~EUF. No certamente, signor padre.
157 2, 8| muggier? mi no son zeloso.~EUF. È verissimo. (sospirando)~
158 2, 8| PANT. Sospirè? per cossa?~EUF. Perché son cose che mi
159 2, 8| altro). (da sé, partendo)~EUF. (Mi pare impossibile che
160 2, 9| tornato da voi questa mattina?~EUF. Perché mai, signor padre?
161 2, 9| matto di vostro marito.~EUF. Per dirla, io non avrei
162 2, 9| glielo avete suggerito?~EUF. Gliel'ho detto io, ma...~
163 2, 9| bene e che fa stima di voi.~EUF. (Piange)~DOTT. Cosa vi
164 2, 9| detto alla mia presenza.~EUF. (Piange)~DOTT. Ah figliuola
165 2, 9| Parlate, confidate con me.~EUF. Ah signor padre, non posso
166 2, 9| Qual novità è mai questa?~EUF. Non è cosa nuova ch'io
167 2, 9| e di tutto il mio cuore.~EUF. (Oimè! che ho fatto mai?
168 2, 15| riverir el sior don Luigi.~EUF. (Imprudentissimo uomo!
169 2, 15| mia umilissima servitù.~EUF. Sono tenuta alle generose
170 2, 15| recava una pena infinita.~EUF. Grazie al cielo...~PANT.
171 2, 15| cefalico esperimentato.~EUF. Occorrendo vi pregherò.~
172 2, 15| signora, se vi degnate.~EUF. In verità non mi occorre.~
173 2, 15| me fe andar in collera.~EUF. Per compiacervi; ne beverò
174 2, 15| Verissimo; così desidero.~EUF. Non permetterò certamente...~
175 2, 15| la roba. (gliela prende)~EUF. (Oh, questo mio marito
176 2, 15| far da padron). (da sé)~EUF. Sono tenuta alle vostre
177 2, 15| ha imposto di riverirvi.~EUF. Obbligatissima alla signora
178 2, 15| più, quando se repossa.~EUF. Anderò dove comandate. (
179 2, 15| meritare un simile trattamento.~EUF. (Arrossisco per lui e per
180 2, 15| mia muggier. (a don Luigi)~EUF. No, no; andiamo.~PANT.
181 2, 15| digo. (a donna Eufemia)~EUF. Ma se io...~PANT. Ma se
182 2, 16| Pantalone sotto la portiera.~ ~EUF. (Gran pazienza è la mia!) (
183 2, 16| meritereste un migliore marito.~EUF. Signore, io ne sono contenta:
184 2, 16| da solo a sola con voi.~EUF. Egli l'ha fatto per disingannarvi
185 2, 16| difendere il suo marito.~EUF. Ed io non lodo quelli che
186 2, 16| pericolo di non disgustarvi.~EUF. Effetto della vostra bontà.~
187 2, 16| della nuova mia cioccolata.~EUF. Non era necessario che
188 2, 16| mie attenzioni gradite.~EUF. Io non voglio usare degli
189 2, 16| sprezzate le mie premure.~EUF. Di grazia, don Luigi, chi
190 2, 16| assicurano i vostri servi.~EUF. Costoro non possono dirlo...~
191 2, 16| ha gnente de reputazion.~EUF. Se non avessi riputazione,
192 3, 4| xe, sti avari malignazi.~EUF. Son qui, signor consorte:
193 3, 4| custodisse con zelusia.~EUF. Questo torto io non me
194 3, 4| So mi perché l'ho fatto.~EUF. Una moglie onorata non
195 3, 4| Vegnì qua, ho bisogno de vu.~EUF. Non merito certamente di
196 3, 4| digo. Ho bisogno de vu.~EUF. Soffrirò tutto; ma non
197 3, 4| se demo le man d'attorno.~EUF. Come! vi è qualche cosa
198 3, 4| i vol véderme precipità.~EUF. Voi non ci avete colpa;
199 3, 4| altre falsità de sta sorte!~EUF. Dunque non vi accusano
200 3, 4| per conseguenza la vita.~EUF. Rimediateci dunque.~PANT.
201 3, 4| PANT. Ho bisogno de vu.~EUF. Eccomi; che posso fare
202 3, 4| auditor della Vicarìa?~EUF. Lo conosco. È un amico
203 3, 4| casa, quando geri putta?~EUF. Sì, ci veniva.~PANT. El
204 3, 4| uno dei vostri adoratori.~EUF. Appena gli parlavo, lo
205 3, 4| no avè praticà nissun.~EUF. E chi sente voi, sono stata
206 3, 4| conossè, vu me podè introdur.~EUF. Ditelo piuttosto a mio
207 3, 4| gnente. Voggio che lo fe vu.~EUF. Ma io, compatitemi, col
208 3, 4| vorrè véderme precipità.~EUF. Ma voi giudicate troppo
209 3, 4| drettura: bella reputazion!~EUF. Io non so più in che mondo
210 3, 4| tira innanzi un tavolino)~EUF. (Oh cielo! dammi pazienza
211 3, 4| viglietto al sior auditor.~EUF. Scrivetelo voi.~PANT. L'
212 3, 4| scriver per mi do righe?~EUF. Non vorrei poi che diceste...~
213 3, 4| alle spalle. Scrivè subito.~EUF. Povera me! scriviamo. (
214 3, 4| da vu a sentir do parole.~EUF. Da me?~PANT. Sì, da vu.~
215 3, 4| Da me?~PANT. Sì, da vu.~EUF. Eh via!~PANT. Fe quel che
216 3, 4| me fe andar in collera.~EUF. Scriverò. (scrive )~PANT. (
217 3, 4| cussì cossa aveu scritto?~EUF. Guardate se così va bene.~
218 3, 4| esperimentà el sior auditor?~EUF. Io non so come scrivere.~
219 3, 4| Ve detterò mi; scrivè.~EUF. (Pazienza, non mi abbandonare). (
220 3, 4| Illustrissimo Signore...~EUF. Signore.~PANT. Avendo un'
221 3, 4| ardente brama di riverirla...~EUF. Questo mi pare qualche
222 3, 4| cosa di più.~PANT. Scrivè.~EUF. Di riverirla.~PANT. Son
223 3, 4| pregarla teneramente...~EUF. (Cosa mai mi fa scrivere!) (
224 3, 4| Scassè quel teneramente.~EUF. Sì, voleva dirvelo: non
225 3, 4| PANT. Metteghe umilmente.~EUF. Piuttosto: sono a pregarla
226 3, 4| favorire in mia casa...~EUF. In mia casa.~PANT. Questo
227 3, 4| casa, no la se fa pregar.~EUF. Orsù, non voglio scriver
228 3, 4| PANT. Scrivè, ve digo.~EUF. Siete... ah!~PANT. Cossa
229 3, 4| ah!~PANT. Cossa songio?~EUF. Non voglio dir niente.~
230 3, 4| che disè cossa che son.~EUF. Non posso più. Siete un
231 3, 4| Scrivè. (con pacatezza)~EUF. (Or ora m'aspetto qualche
232 3, 4| PANT. Scrivè. (come sopra)~EUF. (Quanto più finge, tanto
233 3, 4| ha della bontà per me...~EUF. Per me.~PANT. Scassè dove
234 3, 4| metteghe per la mia casa.~EUF. Per la mia casa.~PANT.
235 3, 4| PANT. Onde son certa...~EUF. Son certa.~PANT. Ch'ella
236 3, 4| onorare questa mia casa.~EUF. Questa mia casa.~PANT.
237 3, 4| obbligatissima no va ben.~EUF. Obbligatissima è il solito
238 3, 4| scrivè: obbligatissima.~EUF. Ma io...~PANT. Via, presto!
239 3, 4| serva... el vostro nome~EUF. Eufemia Bisognosi.~PANT.
240 3, 4| Se vede la franchezza.~EUF. (Piega la lettera)~PANT.
241 3, 4| solito a scriver viglietti.~EUF. Avete ancor finito di tormentarmi? (
242 3, 4| La mansion. (con flemma)~EUF. La mia sofferenza non ha
243 3, 5| più del solito addolorata.~EUF. Lasciami stare, per carità.~
244 3, 5| molesta, se mi volete bene.~EUF. Dammi da sedere.~ARG. Subito. (
245 3, 5| crepare, la poverina). (da sé)~EUF. Posso essere tormentata
246 3, 5| sono?~ARG. Ecco la sedia.~EUF. (Sarò poi sforzata a raccomandarmi
247 3, 5| avete né meno mangiato.~EUF. (Che cosa finalmente può
248 3, 6| compatitemi se vengo innanzi.~EUF. (Ci mancava costei). (da
249 3, 6| chiamato, non siamo sorde.~EUF. Chetati.~ASP. Donna Eufemia,
250 3, 6| salario. (a donna Aspasia)~EUF. Sta in cervello, ragazzaccia.~
251 3, 6| meraviglio come la soffrite.~EUF. Animo. Dalle da sedere.~
252 3, 6| parete turbata donna Eufemia.~EUF. Sì, sono turbata assaissimo.~
253 3, 7| dette, e poi Pantalone.~ ~EUF. Che vuol dir, donna Aspasia,
254 3, 7| quel ventaglio sì fatto.~EUF. Vi ho pur detto, signora... (
255 3, 7| Pandolfi? (a donna Eufemia)~EUF. Non lo so. (sostenuta)~
256 3, 7| seccaggine?) (piano ad Eufemla)~EUF. (Io non lo so). (piano
257 3, 8| grazioso quel vostro marito!~EUF. Ha questo difetto: in casa
258 3, 8| diceva, per questo ventaglio.~EUF. Che volete dirmi di quel
259 3, 8| averete la bontà di riceverlo.~EUF. Cara donna Aspasia, io
260 3, 8| maniera di farvelo prendere.~EUF. Sarà difficile.~ASP. Lo
261 3, 8| fratello che ve lo manda.~EUF. Se prima l'ho ricusato
262 3, 8| affrontiate per un ventaglio.~EUF. Donna Aspasia, voi siete
263 3, 8| capace di dirmi delle bugie.~EUF. Don Luigi, se è uomo d'
264 3, 8| vi avete fatto pregare.~EUF. Né le sue preci mi hanno
265 3, 8| uffizi di vostro marito.~EUF. Se mio marito li ha ricevuti
266 3, 8| ASP. Oh che uomo civile!~EUF. Signora, in casa mia parlate
267 3, 8| me voi non siete sincera.~EUF. Sono una donna onorata.~
268 3, 9| altercazioni sono queste?~EUF. (Mio padre con don Luigi?) (
269 3, 9| bisogno di vossignoria.~EUF. (Condurmi a casa?) (da
270 3, 9| vostre mani lo prenderà.~EUF. Signor padre, io sono insultata;
271 3, 9| andiamo, venite con me.~EUF. Dove?~DOTT. A casa vostra.~
272 3, 9| Dove?~DOTT. A casa vostra.~EUF. La casa mia non è questa?~
273 3, 9| riputazione. Venite via con me.~EUF. Lasciatemi prender fiato;
274 3, 9| ed io vi sarò di scorta.~EUF. Se mio padre voleva seco
275 3, 9| doveva essere di diamanti.~EUF. Mi meraviglio di voi.~ ~ ~
276 3, 10| vengono trenta sbirri.~EUF. Birri in casa mia? Ah povera
277 3, 12| Traccagnino e il Dottore.~ ~EUF. Dov'è mio marito?~TRACC.
278 3, 12| doverave esser poco lontan.~EUF. Sento gente.~TRACC. Salva,
279 3, 14| bricconata più indegna?~EUF. Oimè! Cos'è stato?~ARG.
280 3, 15| signor auditore Pandolfi.~EUF. Il signor auditore?~ASP.
281 3, 15| ASP. Sì, egli in persona.~EUF. Lode al cielo, è venuto
282 3, 16| Don Gismondo e detti.~ ~EUF. Ah signore auditore, vedete
283 3, 16| voleva che vi guardassero.~EUF. Sta cheta.~GIS. Donna Eufemia,
284 3, 16| ve lo esibisco di cuore.~EUF. Signore, le lingue malediche
285 3, 16| regali, se gliene portano.~EUF. Ah signore auditore, se
286 3, 16| tacere.~LUI. (Resta sospeso)~EUF. (Il cielo lo ha qui fatto
287 3, 16| casa non ci verrò mai più.~EUF. (Voglia il cielo ch'egli
288 3, 17| aggiungere: della sua borsa.~EUF. Voi non parlate senza offendere
289 3, 17| argento, le boccette d'oro.~EUF. Ah signore auditore, sappiate...~
290 3, 18| passione la fa parlare.~EUF. Voi mi avete sollevata
291 3, 18| muggier, dame un abbrazzo.~EUF. (Cielo, ti ringrazio, sarò
292 3, 18| bezzi. (stringe lo scrigno)~EUF. (Signore, abbiate carità
293 3, 18| rendere la roba d'altri?~EUF. La renderà; con il tempo
294 3, 18| usure non ne ha da far più).~EUF. (Ci baderò ancor io. Non
295 3, 18| DOTT. Andiamo, Eufemia.~EUF. Venite con noi, marito
296 3, 18| Sior no, no son zeloso.~EUF. Marito mio, vi prego volermi
297 3, 18| poco in quiete per carità.~EUF. Andiamo, signor don Gismondo,
298 3, 20| Dottore, Argentina e detto.~ ~EUF. Oimè!~DOTT. Cosa è stato?~
299 3, 20| GIS. Pantalone è svenuto?~EUF. Povero mio marito!~DOTT.
300 3, 20| che sia diventato matto.~EUF. Signor Pantalone, marito
301 3, 20| muggier, no me abbandonè.~EUF. Perché non siete venuto
302 3, 20| Eufemia, ringraziate il cielo.~EUF. Sì lo ringrazio di cuore.