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Lo scozzese
Atto, Scena
1 1, 4| Don Properzio e detti.~ ~PROP. Servidore umilissimo, signora
2 1, 4| Serva, signor consorte.~PROP. Impedisco?~GIU. Oh niente.~
3 1, 4| Impedisco?~GIU. Oh niente.~PROP. Si può venire?~GIU. Padrone.~
4 1, 4| può venire?~GIU. Padrone.~PROP. Scrive troppo, signora.~
5 1, 4| dovesse dar dispiacere.~PROP. La troppa applicazione
6 1, 4| benissimo, grazie al cielo.~PROP. E poi troppo tempo consuma
7 1, 4| al giuoco, al passeggio?~PROP. Ho pagato ora la lista
8 1, 4| scorso.~GIU. Benissimo.~PROP. Sei scudi, quattro paoli
9 1, 4| da rovinar la famiglia.~PROP. Io non dico che la spesa
10 1, 4| senza alcuna difficoltà.~PROP. Questi sei scudi, quattro
11 1, 4| GIU. Faccia come le piace.~PROP. Senza che s'incomodi, li
12 1, 4| doppia per la mia mesata?~PROP. Eh! un picciolo conterello.~
13 1, 4| lasciarmi la mia libertà.~PROP. È troppo giusto; non ho
14 1, 4| qualche lettera di premura.~PROP. Ma vossignoria mi tiene
15 1, 4| salario colla mia mesata?~PROP. Non dico questo. Ma vorrei
16 1, 4| lo dica, sarà a servirla.~PROP. A proposito. Vossignoria
17 1, 4| cameriere?~GIU. Per lei?~PROP. Per me.~GIU. Non ha il
18 1, 4| me.~GIU. Non ha il suo?~PROP. Ho stabilito di licenziarlo.~
19 1, 4| licenziarlo.~GIU. Perché?~PROP. Perché è un ladro.~GIU.
20 1, 4| ha rubato qualche cosa?~PROP. Non mi ha rubato, ma aveva
21 1, 4| raccogliere questa sua intenzione?~PROP. Questa mattina sono uscito
22 1, 4| neppure se ne sia avveduto.~PROP. Eh! se n'è avveduto benissimo,
23 1, 4| tavolino per maggior cautela.~PROP. Signora no, le levò per
24 1, 4| rubare.~GIU. Le manca niente?~PROP. Niente.~GIU. Dunque non
25 1, 4| Dunque non ha voluto rubare.~PROP. Dunque, dunque; ella ha
26 1, 4| darei un dunque nel grugno).~PROP. Compatisca, signora donna
27 1, 4| persuasa delle di lei finezze.~PROP. A chi possiamo noi scrivere
28 1, 4| una profonda riverenza)~PROP. E chi è costui? (a donna
29 1, 4| dal conte de' Trappani.~PROP. A qual fine le viene raccomandato?~
30 1, 4| trovi impiego per cameriere.~PROP. Per cameriere? Sente ch'
31 1, 4| temperamento. (con caldo)~PROP. Sentiamo, se si contenta,
32 1, 4| conduca seco e lo interroghi.~PROP. Vuol ch'io stia in sala?~
33 1, 4| andare nelle sue camere?~PROP. Non conduco nelle mie camere
34 1, 4| una lettera che mi preme.~PROP. Faccia pure. Venite qui,
35 1, 4| Orazio)~GIU. Vuol restar qui?~PROP. Se si contenta.~GIU. E
36 1, 4| se non ne fossi contenta?~PROP. Ci starei tant'e tanto,
37 1, 4| andarmene quando voglio.~PROP. Maraviglio dunque: è padrona.~
38 1, 4| andiamo. (si alza sdegnosa)~PROP. Mi lasci qui il segretario.~
39 1, 4| segretario.~GIU. Lo vuol per lei?~PROP. Se me lo permette! (con
40 1, 5| Properzio, Fabrizio ed Orazio~ ~PROP. Pah! Teh! Ih! Uh! Ha creduto
41 1, 5| vederci a mezzogiorno sonato).~PROP. Molto illustre e colendissimo
42 1, 5| alla moda). (con ironia)~PROP. Ehi! che nome avete? (ad
43 1, 5| Orazio, per obbedirla.~PROP. La patria?~ORAZ. Romano,
44 1, 5| Romano, per obbedirla.~PROP. Volete impiegarvi?~ORAZ.
45 1, 5| impiegarvi?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)~
46 1, 5| obbedirla. (imitando Orazio)~PROP. Scrivete. Napoli, li 24
47 1, 5| Decembre 1760.~FABR. Ho fatto.~PROP. Mi do l'onor di rispondere
48 1, 5| veneratissimo foglio.~FABR. (Scrive)~PROP. Al di lei veneratissimo
49 1, 5| in Persia o alla China?~PROP. Va a Roma, a Roma. Va a
50 1, 5| sono passati cinque mesi.~PROP. Seccatore! I pari miei
51 1, 5| Verissimo. Non ci aveva pensato.~PROP. Scrivete. (pensa)~FABR.
52 1, 5| dice) Vuole che scriva?~PROP. Siete lesto?~FABR. Son
53 1, 5| FABR. Son qui, detti pure.~PROP. Come dice il principio
54 1, 5| Agosto prossimo passato.~PROP. Prossimo passato. Tanto
55 1, 5| servito bene). (scrive)~PROP. Avete più servito? (ad
56 1, 5| Orazio)~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. E chi avete servito?~ORAZ.
57 1, 5| marchese Docili, per obbedirla.~PROP. Cosa abbiamo scritto? (
58 1, 5| ella un'estrema premura...~PROP. Un'estrema premura... (
59 1, 5| pensa)~ORAZ. Ho servito...~PROP. Tacete. (ad Orazio)...
60 1, 5| dettando)~FABR. Delle finanze.~PROP. Dove avete servito? (ad
61 1, 5| A Roma, per obbedirla.~PROP. E chi avete servito? (ad
62 1, 5| Orazio)~ORAZ. Ho servito...~PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)~
63 1, 5| Fabrizio)~FABR. Ho fatto.~PROP. Non mancherò di procurarle
64 1, 5| dato che saranno tre mesi.~PROP. Seccatore! che importa
65 1, 5| FABR. Verissimo. (scrive)~PROP. Che cosa sapete fare? (
66 1, 5| di tutto, per obbedirla.~PROP. Ehi! (chiama alla scena)~
67 1, 5| alla scena)~SERV. Comandi.~PROP. Il mastro di casa. (al
68 1, 5| SERV. Sarà servita. (parte)~PROP. Avete fatto? (a Fabrizio)~
69 1, 5| Fabrizio)~FABR. Ho fatto.~PROP. Che cosa abbiamo detto? (
70 1, 6| Sono qui a' suoi comandi.~PROP. Avete fatta la spesa che
71 1, 6| quale spesa intende di dire?~PROP. Sciocco! stolido! smemorato!
72 1, 6| PASQ. Signor, mezza libbra.~PROP. E non l'avete presa?~PASQ.
73 1, 6| presa?~PASQ. L'ho presa.~PROP. E quanto l'avete pagata?~
74 1, 6| quattro paoli la libbra.~PROP. Quattro paoli la libbra?
75 1, 6| scaldi, che ci vado subito.~PROP. Dove?~PASQ. A liberarla
76 1, 6| dal mio cattivo servizio.~PROP. Avete da aspettare il mio
77 1, 6| questa maniera, signore...~PROP. È buona la cioccolata che
78 1, 6| signora ed è rimasta contenta.~PROP. La mia tenetela separata.
79 1, 6| non c'è questo pericolo.~PROP. È buona questa cioccolata?~
80 1, 6| cioccolata?~PASQ. Vuol provarla?~PROP. Sì, sbattetene una mezz'
81 1, 6| Non bevo mai cioccolata.~PROP. Fate bene. La cioccolata
82 1, 6| potrà sentire il sapore.~PROP. Fatela ristretta. Io la
83 1, 6| riscaldi.~PASQ. Sarà servita.~PROP. Andate.~PASQ. Se mi permette,
84 1, 6| avrei da dirle una cosa.~PROP. Andate via, vi dico. Ho
85 1, 6| comanda. (va per partire)~PROP. Che cosa abbiamo scritto? (
86 1, 6| mancherò di procurarle...~PROP. Ehi. (a Pasquale)~PASQ.
87 1, 6| Pasquale)~PASQ. Signore.~PROP. Che cosa volevate dirmi?~
88 1, 6| ha portato una polizza.~PROP. Una polizza? Per me una
89 1, 6| fatture per la signora.~PROP. Che c'entro io colla signora?
90 1, 6| partire)~FABR. La lettera...~PROP. Aspettatemi. (a Fabrizio)~
91 1, 6| Signore... (a don Properzio)~PROP. Non mi seccate. (ad Orazio)~
92 1, 6| cioccolata... (a don Properzio)~PROP. Il diavolo che vi porti. (
93 1, 11| in disparte, e detti.~ ~PROP. (Che cos'è quest'imbroglio?) (
94 1, 11| di un amante. (alzandosi)~PROP. (Amante?)~GIU. Mi trovereste
95 1, 11| vi andasse dell'onor mio.~PROP. (L'onor suo? E il mio non
96 1, 11| porre in salvo il decoro.~PROP. (Sì, è una signora di spirito.
97 1, 11| maggior bellezza mi accende.~PROP. (Donna Giulia le par più
98 1, 11| perché non venite innanzi?~PROP. Non vorrei disturbare gli
99 1, 11| devono essere fra noi comuni?~PROP. Non signora; non vorrei
100 1, 11| dappertutto a perseguitarmi.~PROP. Se vengo, vengo perché
101 1, 11| dichiararvi... (con sdegno)~PROP. E perché Vostra Signoria
102 1, 11| intendete di dire? (come sopra)~PROP. Dico di questa polizza
103 1, 12| servidore. (a don Properzio)~PROP. La riverisco divotamente.~
104 1, 12| permissione. (incamminandosi)~PROP. Dove va, padron mio? (arrestandolo)~
105 1, 12| congedarmi dalla signora.~PROP. Non s'incomodi.~ALESS.
106 1, 12| ALESS. So il mio dovere.~PROP. Non occorre.~ALESS. È indispensabile.~
107 1, 12| ALESS. È indispensabile.~PROP. L'assolvo io.~ALESS. Non
108 1, 12| ALESS. Non tocca a lei.~PROP. Chi è il padrone di questa
109 1, 12| incamminandosi per uscir di casa)~PROP. Padrone mio riveritissimo.~
110 1, 12| ALESS. A' suoi comandi.~PROP. Alla sua obbedienza.~ALESS.
111 1, 12| lei veneratissima sposa.~PROP. Io?~ALESS. Ah! sì, da essa
112 1, 13| Don Properzio solo.~ ~PROP. Mediatore io? Che non sappia
113 2, 6| Don Properzio e detti.~ ~PROP. Servidore umilissimo della
114 2, 6| signora.~GIU. Serva sua.~PROP. Signor segretario, una
115 2, 6| FABR. Comandi. (s'alza)~PROP. Venga qui. Si contenti
116 2, 6| comandi. (a don Properzio)~PROP. Sa ella, signor segretario,
117 2, 6| non saprei indovinarlo.~PROP. Devo dirle, ascolti bene,
118 2, 6| puote, obbedisca chi deve.~PROP. Viva la sapientissima mia
119 2, 6| licenzia? (a don Properzio)~PROP. Non è necessario ch'io
120 2, 6| per la mia onoratezza.~PROP. Vi farò un benservito.~
121 2, 6| FABR. Me lo faccia dunque.~PROP. Ve lo farò.~FABR. Me lo
122 2, 6| FABR. Me lo faccia ora.~PROP. Non ho tempo presentemente
123 2, 6| che si fa in un momento.~PROP. Voi fate le cose in un
124 2, 6| del vostro ragionamento.~PROP. Ed io ho piacere di esser
125 2, 6| vergognerei a giustificarmi.~PROP. Io non ci penso che vi
126 2, 6| I nostri conti, signore.~PROP. Per questo non preme. Io
127 2, 6| creditore di cinque mesi.~PROP. Non so niente. A me non
128 2, 6| incomodo immediatamente.~PROP. La signora non ha bisogno
129 2, 6| umilissimo. (a don Properzio)~PROP. La riverisco. (a Fabrizio)~
130 2, 7| Giulia e don Properzio~ ~PROP. Signora compatisca se l'
131 2, 7| è ben fatto. (scrivendo)~PROP. Se ha bisogno di scrivere,
132 2, 7| far da me, quando occorre.~PROP. Non vorrà che io sia a
133 2, 7| signore. (piega la lettera)~PROP. Ha una gran premura di
134 2, 7| serva. (gliela presenta)~PROP. Oh! io non sono curioso.~
135 2, 7| seguita a piegar la lettera)~PROP. Oh! che dice mai? Davvero
136 2, 7| farà piacere. (si alza)~PROP. Lo farò volentieri. Osservi,
137 2, 7| di farle la soprascritta.~PROP. A chi è diretta?~GIU. A
138 2, 7| Alessandri. Lo conosce?~PROP. Lo conosco benissimo. È
139 2, 7| dame.~GIU. Appunto quello.~PROP. Sarà servita. (procurando
140 2, 7| picciolo affare, e poi torno.~PROP. S'accomodi.~GIU. Intanto
141 2, 7| di chiudere e sigillare.~PROP. Senz'altro.~GIU. Se vuol
142 2, 7| legga; ma non vi è bisogno.~PROP. Oh! non perdo il tempo
143 2, 7| inutilmente.~GIU. Con sua licenza.~PROP. Vada pure.~GIU. (Legga
144 2, 8| Don Properzio solo.~ ~PROP. Sciocca! Si persuade ch'
145 2, 9| In mantiglia) Signore.~PROP. Dov'è la padrona?~LIS.
146 2, 9| serrata nel suo gabinetto.~PROP. Valle a dire che la lettera
147 2, 9| non ci posso più andare.~PROP. E perché?~LIS. Perché la
148 2, 9| licenziato dal suo servizio.~PROP. Ti ha licenziato?~LIS.
149 2, 9| andarmene per i fatti miei.~PROP. Ma per qual ragione ti
150 2, 9| non le comparisca dinanzi.~PROP. Fermati, vedrò io d'aggiustarla.~
151 2, 9| mi desse cento zecchini.~PROP. Dove vai?~LIS. A procacciarmi
152 2, 9| procacciarmi miglior fortuna.~PROP. No, non voglio che tu te
153 2, 9| partire in questo momento.~PROP. Resta almeno per qualche
154 2, 9| Anzi vo' partir subito.~PROP. Ti pagherò.~LIS. Non ho
155 2, 9| da sé, con allegrezza)~PROP. Ma chi vuoi che ci dia
156 2, 9| LIS. Vada all'osteria.~PROP. E la padrona?~LIS. Che
157 2, 9| LIS. Che stia a digiuno.~PROP. Hai un cuore di bestia.~
158 2, 9| mondo. Con sua licenza.~PROP. Fermati.~LIS. La riverisco. (
159 2, 9| deggio obbedire). (parte)~PROP. Si è ricattata come va,
160 2, 12| Don Properzio ed Orazio~ ~PROP. Proverò; vedrò quel che
161 2, 12| Signoria illustrissima.~PROP. Per oggi vi darà l'animo
162 2, 12| cucinare?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. E di preparare la tavola?~
163 2, 12| tavola?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. E ricevere qualche imbasciata?~
164 2, 12| imbasciata?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. (Se costui fosse buono
165 2, 12| capito?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. Andate.~ORAZ. Perdoni.
166 2, 12| per me, che cosa ci resta?~PROP. Voi non dovete entrar colla
167 2, 12| Favorisca qualche cosa dunque.~PROP. Siete senza un baiocco?~
168 2, 12| baiocco?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. Io non do niente a nessuno,
169 2, 12| abilità.~ORAZ. Pazienza.~PROP. Andate a lavorare. Avvertite
170 2, 12| capito?~ORAZ. Per obbedirla.~PROP. Andate, e portatevi bene.~
171 2, 13| Properzio, poi Orazio~ ~PROP. Costui è un uomo che mi
172 2, 13| pollo in mano) Signore.~PROP. Cosa volete?~ORAZ. Un'imbasciata.~
173 2, 13| volete?~ORAZ. Un'imbasciata.~PROP. E così si va a ricevere
174 2, 13| Come vuole ch'io faccia?~PROP. E chi è?~ORAZ. Non so niente.
175 2, 13| chiamare nell'anticamera.~PROP. Vi hanno veduto?~ORAZ.
176 2, 13| veduto?~ORAZ. Non signore.~PROP. Presto, date qui quel pollastro.~
177 2, 13| pollastro a don Properzio)~PROP. Cavatevi quel grembiale.~
178 2, 13| grembiale.~ORAZ. Subito.~PROP. Non lo strapazzate.~ORAZ.
179 2, 13| strapazzate.~ORAZ. Perdoni.~PROP. Andate a veder chi è.~ORAZ.
180 2, 13| obbedirla. (parte e poi ritorna)~PROP. Poh! è pur magro arrabbiato
181 2, 13| il signor don Alessandro.~PROP. Che vuol da me il signor
182 2, 13| Domanda della padrona.~PROP. Sciocco! E sono io la padrona?
183 2, 13| ORAZ. (In atto di partire)~PROP. No, aspettate, ditegli
184 2, 13| pollastro? (a don Properzio)~PROP. Sciocco! Volete andargli
185 2, 14| e poi don Alessandro~ ~PROP. Non sanno niente costoro,
186 2, 14| amabilissimo don Properzio.~PROP. Servitor suo divotissimo.~
187 2, 14| veneratissimo domicilio.~PROP. Anzi... anzi... l'abbondanza
188 2, 14| prototipo della gentilezza.~PROP. Io sono... io sono... suo
189 2, 14| lei gentilissima sposa?~PROP. Ella è più che padrone;
190 2, 14| far preceder l'annunzio.~PROP. Subito, immantinente. Ehi?
191 2, 15| detti.~ ~ORAZ. Comandi.~PROP. Che maniera è questa?~ORAZ.
192 2, 15| è questa?~ORAZ. Perdoni.~PROP. Non chiamo il cuoco; chiamo
193 2, 15| lacché.~ORAZ. E dove sono?~PROP. Cercateli dove sono, e
194 2, 16| Properzio e don Alessandro~ ~PROP. Chi ha troppa servitù,
195 2, 16| ALESS. Ottima riflessione!~PROP. Favorisca di grazia. Che
196 2, 16| vittima del dio Cupido.~PROP. E chi è la Venere che vi
197 2, 16| bella fiamma che m'arde.~PROP. E che cosa c'entra mia
198 2, 16| alla mia unica felicità.~PROP. (È tutto vero dunque quel
199 2, 16| afflitto, son disperato.~PROP. Sì, non temete, m'interesserò
200 2, 16| amico. (vuol abbracciarlo)~PROP. Che cosa fate?~ALESS. Un
201 2, 16| trasporto di gioia. (come sopra)~PROP. Lasciatemi stare. (si difende,
202 2, 16| osservando il pollastro)~PROP. (Maladetto!) (da sé)~ALESS.
203 2, 16| araldo felice de miei amori.~PROP. Sarà caduto dal soffitto.~
204 2, 16| colomba di pace. (lo prende)~PROP. Non è una colomba, è un
205 2, 17| rispettosa obbedienza. (parte)~PROP. Il pollastro. (dietro a
206 2, 17| maladetto. (ad Orazio)~ORAZ. Io?~PROP. Sì, tu.~ORAZ. Perdoni.~
207 2, 17| Sì, tu.~ORAZ. Perdoni.~PROP. Va, corri. Fatti render
208 2, 17| pollastro.~ORAZ. Per servirla.~PROP. Va al diavolo.~ORAZ. Per
209 2, 17| Per obbedirla. (parte)~PROP. Mia moglie è la rovina
210 3, 5| Properzio e le suddette.~ ~PROP. Con permissione. Veda quanta
211 3, 5| Troppo gentile, signore.~PROP. Ella è domandata da un
212 3, 5| conosce? (a don Properzio)~PROP. Lo conosco, ma non mi sovviene.
213 3, 5| camera). (a donna Aspasia)~PROP. E così, signora, lo vuole,
214 3, 6| Properzio, poi don Ridolfo~ ~PROP. Già so che con essa è tutto
215 3, 6| dare a lei quest'incomodo.~PROP. Non fa niente. La signora
216 3, 6| Prenda pure il suo comodo.~PROP. Chi è ella, signore, se
217 3, 6| Presemoli, ai di lei comandi.~PROP. Ah! il signor don Ridolfo,
218 3, 6| Suo umilissimo servitore.~PROP. Viene ella da mia moglie
219 3, 6| ricondurre alla sua abitazione.~PROP. Sì, la signora donna Aspasia
220 3, 6| la signora donna Aurelia.~PROP. Aurelia, o Aspasia, non
221 3, 7| domandava? (a don Properzio)~PROP. È questi.~RID. Sono venuto
222 3, 7| riprendere...~GIU. Ho capito.~PROP. Eh favorisca, quella signora
223 3, 7| Aspasia. (a don Properzio)~PROP. Ha sentito? (a don Ridolfo)~
224 3, 7| subito. (a don Properzio)~PROP. Si serva pure.~GIU. (Giacché
225 3, 8| Properzio e don Ridolfo~ ~PROP. Grand'affari ha sempre
226 3, 8| piaceri e de' gran benefizi.~PROP. Sì, ma consuma un tesoro
227 3, 8| dalle persone beneficate.~PROP. Fa tanti piaceri, si prende
228 3, 8| alla debita riconoscenza.~PROP. Avete bisogno di qualche
229 3, 8| protezione di qualcheduno...~PROP. Sì, raccomandatevi a lei,
230 3, 8| azzarderò a supplicarla.~PROP. Avvertite poi non fare
231 3, 8| RID. Saprò il mio dovere.~PROP. E se ella mostrasse, per
232 3, 8| qualche stanza del mio poema?~PROP. Io non me n'intendo gran
233 3, 8| stile che non le dispiacerà.~PROP. Via, sentiamo. (Se dico
234 3, 8| argomento è sopra i deliqui.~PROP. Sopra i deliqui?~RID. Sì,
235 3, 8| signore, sopra gli svenimenti.~PROP. Che diavolo di argomento
236 3, 8| patetico!~RID. È una novità.~PROP. Lasciate vedere.~RID. Leggerò
237 3, 8| Leggerò io, se comanda.~PROP. No, no, ho piacere di legger
238 3, 8| legger io.~RID. Si serva.~PROP. (Legge fra' denti, in maniera
239 3, 8| che mi fa morire). (da sé)~PROP. (Come sopra)~RID. (Poveri
240 3, 8| immagine della rosa languente?~PROP. Bellissima. (segue come
241 3, 8| Rimarchi que' due versi.~PROP. Li ho rimarcati.~RID.~«
242 3, 8| che mora.»~(con enfasi)~PROP. Bravissimo. (segue a borbottar
243 3, 9| il poema a don Properzio)~PROP. Ci ho ritrovato gusto,
244 3, 9| Ridolfo. (a don Properzio)~PROP. Faccia pure; tratti, parli
245 3, 9| poema di sessanta ottave?~PROP. Sì, come volete: questo
246 3, 9| ottave.~RID. (Povera poesia!)~PROP. (Ho curiosità di sentire,
247 3, 9| far vedere la mia abilità.~PROP. (Oh! signor poeta, se ciò
248 3, 9| offeriscono, è di mille rubli.~PROP. (Borbottando i versi del
249 3, 9| farfalla? (a don Properzio)~PROP. Sì, bellissima! È proprio
250 3, 9| Per un'aria vuol dire.~PROP. Bravissimo. Questa sola
251 3, 9| occorrente pe 'l viaggio.~PROP. (Non sentendo quel che
252 3, 9| fare qualche cosa per me.~PROP. (E per me ancora ce n'ha
253 3, 9| conducendola con voi in Moscovia.~PROP. Che sproposito! (forte)~
254 3, 9| signore? (a don Properzio)~PROP. Eh! dico che in questo
255 3, 9| qual è questo sproposito?~PROP. Non sarà vostro, sarà del
256 3, 9| copista.~RID. L'ho copiato io.~PROP. Sarà mio dunque. (seguita
257 3, 9| sarete di lei contento.~PROP. (Si accosta, come sopra,
258 3, 9| versi. (a don Properzio)~PROP. (Eh! mille rubli non è
259 3, 9| mantenersi a una Corte...)~PROP. (Corbellerie! mille rubli
260 3, 9| il peso della moglie...)~PROP. (In sostanza, non volete
261 3, 9| signore. (a don Properzio)~PROP. Vada pure.~RID. I miei
262 3, 9| pure.~RID. I miei versi.~PROP. Né anche questi non mi
263 3, 9| buoni davvero). (parte)~PROP. (Questa carta mi può servire
264 3, 10| parlare con don Properzio).~PROP. (Mia moglie mi guarda,
265 3, 10| don Properzio. (lo chiama)~PROP. Padrona mia.~GIU. Si ha
266 3, 10| a vivere in cotal guisa?~PROP. Signora mia, non saprei
267 3, 10| non sarò in questo stato.~PROP. E cosa sarà domani?~GIU.
268 3, 10| da quella dama che sono.~PROP. S'accomodi pure. Stia bene,
269 3, 10| darmi il mio mantenimento.~PROP. In casa de' suoi parenti?
270 3, 10| mangiare di quel di nessuno.~PROP. E perché vuol mangiare
271 3, 10| farmi vivere decentemente.~PROP. Come! la dote? La dote
272 3, 10| assegnamento che mi convenga.~PROP. Già a lei non mancano raggiri,
273 3, 10| potrebbero risparmiare.~PROP. E chi le va cercando?~GIU.
274 3, 10| cercando?~GIU. Vossignoria.~PROP. Io?~GIU. Sono originate
275 3, 10| Sono originate da lei.~PROP. Eh! no, dica piuttosto
276 3, 10| onesta e lecita mia libertà.~PROP. Ha fatto sempre a suo modo.
277 3, 10| licenziata tutta la servitù?~PROP. Perché... perché mi rubano
278 3, 10| quindici scudi il mese.~PROP. Questa sarebbe la miglior
279 3, 10| vero quel ch'io le dico.~PROP. (Se potessi fidarmi, sarebbe
280 3, 10| migliaio di scudi di sopra più.~PROP. Qualche migliaio di scudi?~
281 3, 10| Sì, certo, e star bene.~PROP. Si può provare.~GIU. Proviamo. (
282 3, 10| compromettere della mia attività).~PROP. Signora donna Giulia, ella
283 3, 10| fidi della mia pontualità.~PROP. Oh!~GIU. E del mio contegno.~
284 3, 10| GIU. E del mio contegno.~PROP. Uh!~GIU. Ci vorrebbero
285 3, 10| due righe di scritturetta.~PROP. Sì, facciamola.~GIU. Mi
286 3, 10| avere il mio segretario?~PROP. Volentieri.~GIU. Siamo
287 3, 10| GIU. Siamo pacificati?~PROP. Oh! (Se mi fa risparmiare,
288 3, 10| cuore).~GIU. Mi dia la mano.~PROP. Ah! (sospirando)~GIU. Che
289 3, 10| sospirando)~GIU. Che cosa ha?~PROP. Ella mi ha promesso delle
290 3, 10| consolarmi.~GIU. E qual è?~PROP. Un poco di bene.~GIU. Se
291 3, 10| GIU. Se se lo meriterà.~PROP. Me lo meriterò. (ridendo
292 3, Ult| Properzio, Fabrizio e detti.~ ~PROP. Signora, ecco il suo segretario.~
293 3, Ult| va fatto.~NOT. Benissimo.~PROP. Signora donna Giulia, non
294 3, Ult| una cosa?~GIU. E che cosa?~PROP. Tornare a far di nuovo
295 3, Ult| Non è forse ben fatto?~PROP. Finora è stato un matrimonio