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L'adulatore
Atto, Scena
1 1, 2| Donna Luigia e detti.~ ~LUIG. Signor marito, signor Governatore,
2 1, 2| SANC. Perché dite questo?~LUIG. In questa città capitano
3 1, 2| sono principi e duchi.~LUIG. Il Governatore deve essere
4 1, 2| rovinare per complimento.~LUIG. Mandatemi a casa. Qui senza
5 1, 2| dite la vostra opinione.~LUIG. Sì, dite voi, che siete
6 1, 2| finire le sue incombenze.~LUIG. Voglio ch’egli risponda
7 1, 2| poi; lasciatelo andare.~LUIG. La voglio adesso. (alterata)~
8 1, 3| Luigia e don Sigismondo~ ~LUIG. Che dite, segretario, dell’
9 1, 3| sentiva agghiacciar il sangue.~LUIG. L’altre vanno col tiro
10 1, 3| Sarebbe una mostruosità.~LUIG. Una dama della mia sorte?~
11 1, 3| prime famiglie d’Italia.~LUIG. Una Governatrice?~SIG.
12 1, 3| pompa assai dell’altre.~LUIG. Il tiro a sei lo voglio
13 1, 3| SIG. È giusto: l’averà.~LUIG. Ditemi, con sessanta doppie
14 1, 3| carrozza?~SIG. Li troveremo.~LUIG. Mi fareste voi il piacere
15 1, 3| servirò con tutta attenzione.~LUIG. Per dirvela, è venuto l’
16 1, 3| e per onor della casa.~LUIG. Manco male che voi, che
17 1, 3| la libertà di servirla.~LUIG. Dite bene, non lo saprà.
18 1, 3| colla signora Isabella?~LUIG. Guardate che pazzia si
19 1, 3| comunicate alla figlia.~LUIG. Ma vi pare ch’io possa
20 1, 3| avere una figlia da marito?~LUIG. È vero che io mi sono maritata
21 1, 3| ne ha diciotto). (da sé)~LUIG. Sarà un bel matrimonio
22 1, 3| distingueranno chi sia la sposa.~LUIG. Tutti dicono che siamo
23 1, 3| più volentieri alla madre.~LUIG. Oh che caro segretario!
24 1, 3| tutta.~SIG. Di quell’età?~LUIG. Ora nascono colla malizia
25 1, 3| bambina anche la madre.~LUIG. Don Sigismondo, siete amico
26 1, 3| fatte delle confidenze.~LUIG. È ricco?~SIG. Moltissimo.~
27 1, 3| ricco?~SIG. Moltissimo.~LUIG. Mi pare anche disinvolto
28 1, 3| brillante di quel paese.~LUIG. Peccato ch’egli si perda
29 1, 3| specie di disperazione.~LUIG. Sentite, faccio a voi una
30 1, 3| da un’onestissima moglie.~LUIG. Non importa che voi lo
31 1, 3| accessibili alla gente bassa.~LUIG. Bastami che voi, don Sigismondo,
32 1, 3| spirito, con tutta la cautela.~LUIG. Non fate sinistro concetto
33 1, 3| onestissimamente il signor Contino.~LUIG. No; non è l’amore, che
34 1, 5| Donna Luigia e dette.~ ~LUIG. Che si fa qui?~ISAB. Guardi,
35 1, 5| bene con questa scuffia.~LUIG. Chi ve l’ha fatta?~ISAB.
36 1, 5| ho fatta; non istà bene?~LUIG. Per lei è troppo grande.
37 1, 5| di testa alla signorina?~LUIG. Gran cosa! Signora sì.~
38 1, 5| No, cara signora madre.~LUIG. Sì, cara signora figlia.
39 1, 5| ISAB. Ho tanta rabbia!~LUIG. Via, signorina, vi fate
40 1, 5| caverà la scuffia). (da sé)~LUIG. (Osserva la scuffia che
41 1, 5| Signora madre, la mia scuffia.~LUIG. Andate via.~ISAB. Ho da
42 1, 5| da andar senza scuffia?~LUIG. Colombina, dammi una scuffia
43 1, 5| da notte a donna Luigia)~LUIG. Tenete, mettetevi questa. (
44 1, 5| ISAB. Una scuffia da notte?~LUIG. Questa è bella e buona
45 1, 6| Donna Luigia e Colombina~ ~LUIG. Impertinente, sfacciatella.
46 1, 6| dato un dolor tanto grande.~LUIG. Voglio essere obbedita.~
47 1, 6| altra volta non farà così.~LUIG. L’hai fatta tu questa scuffia?~
48 1, 6| Che dice? Non è ben fatta?~LUIG. Mi pare antica.~COL. In
49 1, 6| verità è all’ultima moda.~LUIG. Queste ale non mi piacciono.~
50 1, 6| piacciono.~COL. E pure si usano.~LUIG. Oibò, che brutta scuffia!
51 1, 6| a quella povera ragazza.~LUIG. Tu non sei buona da nulla.~
52 1, 6| che la scannerei). (da sé)~LUIG. Tieni questa scuffia.~COL.
53 1, 6| scuffia.~COL. La tengo.~LUIG. Dove hai ritrovati quei
54 1, 6| COL. Mi sono stati donati.~LUIG. Chi te li ha dati?~COL.
55 1, 6| ha dati?~COL. Il buffone.~LUIG. Arlecchino? Il buffone
56 1, 6| al suo abito buffonesco.~LUIG. Dammi quei fiori; li voglio
57 1, 6| di questi fiori). (da sé)~LUIG. Dammeli che li voglio.~
58 1, 6| serva. (Maledetta!) (da sé)~LUIG. Tutta fiori la signora
59 1, 6| doppie al mese). (da sé)~LUIG. Il Conte dove si trova?~
60 1, 6| cioccolata col padrone.~LUIG. Va a vedere dov’è, e s’
61 1, 6| per lei). (da sé, e parte)~LUIG. Oibò! Questi fiori puzzano.
62 1, 7| con attenzione e sospira)~LUIG. Chi ti ha insegnato le
63 1, 7| fiori, li osserva e sospira)~LUIG. Ti spiace vedere strapazzati
64 1, 7| terra, con una esclamazione)~LUIG. Possibile che quei fiori
65 1, 7| fiori, no sospiro per lori.~LUIG. Dunque perché fai tante
66 1, 7| sospiro per causa vostra.~LUIG. Per me? Spiegati, per qual
67 1, 7| de vussignoria. (parte)~LUIG. Temerario briccone. Ehi,
68 1, 8| Eccellenza, cossa comandela?~LUIG. Presto, fa che si arresti
69 1, 8| Per che causa, Eccellenza?~LUIG. Perché mi ha perso il rispetto.~
70 1, 8| e nol se pol bastonar.~LUIG. Mio marito è pazzo a mantener
71 1, 8| per sentirse a strapazzar.~LUIG. Ed io averò da soffrirlo?~
72 1, 8| Eccolo qua che el torna.~LUIG. Ardisce ancora comparirmi
73 1, 9| nervo?~ARL. Bastonarme mi.~LUIG. Sa il suo merito, quel
74 1, 9| manda cattivo odor. (parte)~LUIG. Ah, non posso più tollerarlo.~
75 1, 9| La sa che l’è un buffon.~LUIG. Costui vuol esser la rovina
76 1, 9| sta Corte, ma un altro.~LUIG. E chi dunque?~BRIGH. Se
77 1, 9| precipitarme, lo diria volentiera.~LUIG. Parla, e non temere.~BRIGH.
78 1, 9| el sior don Sigismondo.~LUIG. Come! Un uomo di quella
79 1, 9| finto; so mi quel che digo.~LUIG. Va via sei una mala lingua.~
80 1, 9| recorda de ste mie parole.~LUIG. Sai cosa ha di male don
81 1, 9| avudo l’ordene de pagarne.~LUIG. Orsù, basta così. Da un
82 1, 9| Eccellenza vint’anni fa...~LUIG. Vent’anni sono? Pezzo d’
83 1, 9| quanto sarà, Eccellenza?~LUIG. Undici, dodici anni al
84 1, 9| Isabella la ghe n’ha disdotto!~LUIG. Sei una bestia: non è vero.~
85 1, 9| l’ha lattada mia muier!~LUIG. Animo, basta così.~BRIGH.
86 1, 9| Brighella). (da sé, parte)~LUIG. Già questi servitori antichi
87 1, 10| ora il signor Conte verrà.~LUIG. Benissimo, non occorr’altro.~
88 1, 10| fiori!) (vedendoli in terra)~LUIG. Tira avanti due sedie.~
89 1, 10| s’abbassa per prenderli)~LUIG. Lascia lì.~COL. (Col piede
90 1, 10| li pesta rabbiosamente)~LUIG. Che cosa fai?~COL. Questa
91 1, 10| star ritta. (come sopra)~LUIG. Eh rabbiosetta, veh!~COL. (
92 1, 10| guardinfante). (da sé, parte)~LUIG. Non so se don Sigismondo
93 1, 11| alla signora Governatrice.~LUIG. Serva, signor Conte.~CON.
94 1, 11| signora, la scorsa notte?~LUIG. Un poco inquieta.~CON.
95 1, 11| qualche cosa che vi disturba?~LUIG. Da tre mesi in qua non
96 1, 11| provenisse per mia cagione.~LUIG. Conte, accomodatevi.~CON.
97 1, 11| accomodatevi.~CON. Obbedisco.~LUIG. (Vorrei ch’ei m’intendesse,
98 1, 11| signora donna Isabella?~LUIG. Avete voi parlato con don
99 1, 11| in qua non l’ho veduto.~LUIG. Mi rincresce.~CON. Aveva
100 1, 11| qualche cosa per parte vostra?~LUIG. Per l’appunto.~CON. Che
101 1, 11| ditemela da voi stessa.~LUIG. Vi dirà il segretario quello
102 1, 11| Evvi qualche difficoltà?~LUIG. Se quei sentimenti che
103 1, 11| già preparato l’anello.~LUIG. Per darlo a chi?~CON. Alla
104 1, 11| signora donna Isabella.~LUIG. Alla signora donna Isabella?~
105 1, 11| l’appunto alla mia sposa.~LUIG. Alla vostra sposa?~CON.
106 1, 11| frase, che non intendo.~LUIG. Sarà magnifico quest’anello.~
107 1, 11| saranno dei più perfetti.~LUIG. Favorite.~CON. Osservate. (
108 1, 11| Osservate. (le dà l’anello)~LUIG. Veramente è assai bello. (
109 1, 11| signora donna Isabella.~LUIG. Isabella è ancora troppo
110 1, 11| giustissima per farsi sposa.~LUIG. Credetemi, è ancor troppo
111 1, 11| senza conoscere il male.~LUIG. Conte, amate voi veramente
112 1, 11| L’amo con tutto il cuore.~LUIG. Parlatemi sinceramente;
113 1, 11| perché è vostra figlia.~LUIG. L’amate perché è mia figlia?~
114 1, 11| che la rendono amabile.~LUIG. (Non m’ingannai; egli si
115 1, 11| nobiltà di quel sangue...~LUIG. Il sangue poche volte innamora.
116 1, 11| Ella è il vostro ritratto.~LUIG. Chi apprezza il ritratto,
117 1, 12| posso venire? (di dentro)~LUIG. Sì, venite, venite.~SIG.
118 1, 12| Vostra Eccellenza. (esce)~LUIG. Perché non venite a dirittura?~
119 1, 12| SIG. So il mio dovere.~LUIG. Per voi non vi è portiera.~
120 1, 12| comandi di V.S. Illustrissima.~LUIG. Volete nulla? (a Sigismondo)~
121 1, 12| ha onorato di comandarmi.~LUIG. (Dite: avete detto nulla
122 1, 12| servirla). (piano a Luigia)~LUIG. (Ditegli ora qualche cosa;
123 1, 12| Prendete il vostro comodo.~LUIG. (Operate da vostro pari.
124 1, 12| devo contenermi). (piano)~LUIG. (Vedete quest’anello? Me
125 1, 12| nostro secolo). (piano)~LUIG. (Via, non mi burlate). (
126 1, 12| graziosi discorsi). (da sé)~LUIG. (Va bene?) (a don Sigismondo)~
127 1, 12| Benissimo). (a donna Luigia)~LUIG. (Si è dichiarato?)~SIG. (
128 1, 12| dichiarato?)~SIG. (Apertamente).~LUIG. (Per me?)~SIG. (Per Vostra
129 1, 12| Per Vostra Eccellenza).~LUIG. (Posso parlar liberamente?)~
130 1, 12| liberamente?)~SIG. (Ancora no).~LUIG. (Perché?)~SIG. (Ha i suoi
131 1, 12| dichiarazioni che mi ha fatte.~LUIG. No, Conte, anzi starò più
132 1, 12| bastantemente spiegato alla prima.~LUIG. Eppure io non vi aveva
133 1, 12| mi avete voluto capire.~LUIG. Può anche darsi, furbetto,
134 1, 12| devono facilmente intendere.~LUIG. Guardate, don Sigismondo,
135 1, 12| Basta, so io quel che dico.~LUIG. Lo so ancor io.~CON. Anch’
136 1, 13| che desidera reverirla.~LUIG. Vi è nessun cavaliere con
137 1, 13| Eccellenza sì. Gh’è el signor...~LUIG. Ecco qui. Tutte hanno il
138 1, 13| Filiberto, so consorte.~LUIG. Vedete? I mariti delle
139 1, 13| desidera udienza da V. E.~LUIG. Dille che passi.~BRIGH.
140 1, 13| licenza, vi levo l’incomodo.~LUIG. Perché volete privarmi
141 1, 13| Governatore mi aspetta.~LUIG. Non so se l’attenzione
142 1, 13| riverirvi. (in atto di partire)~LUIG. Conte, l’appartamento di
143 1, 14| Luigia e don Sigismondo~ ~LUIG. Il Conte veramente mi ama,
144 1, 14| permissione. (vuol partire)~LUIG. Perché partite?~SIG. Il
145 1, 14| Il mio dovere lo vuole.~LUIG. Credo non vi dispiacerà
146 1, 14| ubbidirvi, non già per altro.~LUIG. Sì sì, c’intendiamo.~ ~ ~ ~
147 1, 15| ELV. Serva umilissima.~LUIG. Donna Elvira vi riverisco.~
148 1, 15| lo posso vedere). (da sé)~LUIG. Accomodatevi.~ELV. Per
149 1, 15| Per ubbidirvi. (siedono)~LUIG. Don Sigismondo, sedete.~
150 1, 15| siede vicino a donna Elvira)~LUIG. Donna Elvira, dove avete
151 1, 15| A Napoli, mia signora.~LUIG. Oh! quanto mi piace questa
152 1, 15| me la persona). (da sé)~LUIG. Quanto l’avete pagata?~
153 1, 15| pagata sei ducati il braccio.~LUIG. Come si potrebbe fare a
154 1, 15| Se comandate, vi servirò.~LUIG. Segretario, osservatelo,
155 1, 15| viso, più che nell’abito)~LUIG. Vi pare che a quel prezzo
156 1, 15| sua bellezza. (come sopra)~LUIG. Siete voi di buon gusto?~
157 1, 15| supplicarvi di una grazia.~LUIG. Dove posso, vi servirò.
158 1, 15| ELV. Il mio cameriere.~LUIG. Di dov’è?~ELV. È francese.~
159 1, 15| dov’è?~ELV. È francese.~LUIG. Lavora a maraviglia. Mi
160 1, 15| me?~ELV. Sarete servita.~LUIG. Segretario, osservate quel
161 1, 15| poter riavere i miei pizzi.~LUIG. Sono belli questi pizzi?~
162 1, 15| quattro zecchini il braccio.~LUIG. Capperi! quattro zecchini?~
163 1, 15| zecchini, senza il porto.~LUIG. Ottanta zecchini in un
164 1, 15| sperare di essere favorita?~LUIG. (Se sono belli, se sono
165 1, 15| contrabbandi diventano cosa loro.~LUIG. In quanto a questo poi,
166 1, 15| benissimo. (con una riverenza)~LUIG. Per facilitare dirò che
167 1, 15| a tutt’andare). (da sé)~LUIG. (Non vedo l’ora di veder
168 1, 15| don Sancio farà la grazia?~LUIG. Oh! mio marito fa poi a
169 1, 15| negli affari del governo?~LUIG. In tutto. Grazie al cielo,
170 1, 17| Donna Luigia e detti.~ ~LUIG. La grazia è fatta. Ecco
171 1, 17| consolatissima. Quando li avremo?~LUIG. Or ora manderò il maestro
172 1, 17| Quanto vi sono obbligata!~LUIG. (Non vedo l’ora di vederli). (
173 1, 17| spesa? Supplirò a tutto.~LUIG. Non avete a spendere un
174 1, 17| gabellieri vogliano il dazio.~LUIG. Che dazio! Quando comando
175 1, 17| li vedremo questi pizzi?~LUIG. Aspettate. Chi è di là?
176 1, 17| Comanda? La servirò io.~LUIG. Isabella, Colombina, dove
177 1, 17| disparte, a donna Luigia)~LUIG. (Che fossero col Conte?) (
178 1, 17| Chi sa? Si potrebbe dare).~LUIG. (Voglio andar a vedere).~
179 1, 17| vada, e se ne assicuri).~LUIG. (Se fosse vero!)~SIG. (
180 1, 17| Vada subito e con cautela).~LUIG. Donna Elvira, attendetemi,
181 1, 17| servirò, se vi contentate.~LUIG. Trattenetevi. Vado in luogo,
182 1, 17| mi volete lasciar qui...~LUIG. Don Sigismondo vi terrà
183 1, 17| ELV. Ma io, signora...~LUIG. Vengo subito, vengo subito. (
184 2, 11| Donna Luigia e detti.~ ~LUIG. Chiamate quanto volete,
185 2, 11| risponderà.~SANC. Perché?~LUIG. La casa è tutta in rumore,
186 2, 11| vi è nemmeno il paggio?~LUIG. Il paggio, tutto intimorito,
187 2, 11| SANC. Don Sigismondo dov’è?~LUIG. È fuori di casa.~SANC.
188 2, 11| casa.~SANC. E il Conte?~LUIG. Il Conte, il Conte, quel
189 2, 11| SANC. Che vi è di nuovo?~LUIG. Dubito ch’ei faccia all’
190 2, 11| l’ha chiesta in isposa.~LUIG. È troppo giovane, non è
191 2, 11| anni, e non è da marito?~LUIG. Come diciott’anni?~SANC.
192 2, 11| sono, che siete mia moglie?~LUIG. Compatitemi, donna Aspasia,
193 2, 11| grande la vostra bontà.~LUIG. Credetemi che vi voglio
194 2, 11| Don Sancio ha voluto così.~LUIG. Avete fatto benissimo,
195 2, 11| guardatevi da certe amiche...~LUIG. Come sarebbe a dire?~ASP.
196 2, 11| Elvira... Basta, m’intendete.~LUIG. Vi è qualche cosa di nuovo?~
197 2, 11| per il rilascio de’ pizzi.~LUIG. Io non credeva che lo facesse
198 2, 11| SANC. Il perché lo so io.~LUIG. Amica, che bello spillone
199 2, 11| bagattella che costa poco.~LUIG. È tanto ben legato, che
200 2, 11| questo. (a donna Luigia)~LUIG. Eh, non sapete quel che
201 2, 11| comandate, siete padrona.~LUIG. Quanto vi costa?~ASP. Che
202 2, 11| Che importa ciò? Tenetelo.~LUIG. No, no, quanto vi costa?
203 2, 11| Solamente tre zecchini.~LUIG. Datele tre zecchini. (se
204 2, 11| l’aggiusterò io. (parte)~LUIG. E quell’andriè, chi ve
205 2, 11| fatto?~ASP. Il sarto romano.~LUIG. Che bel colore! Che bella
206 2, 12| Aspasia si tenga questo.~LUIG. Lasciate vedere. (lo prende
207 2, 12| vi darò i tre zecchini.~LUIG. Dateglieli subito.~SANC.
208 2, 12| volete, ve li do adesso.~LUIG. Presto, donna Aspasia,
209 2, 12| donna Luigia? (si alza)~LUIG. Andate, che vi seguo.~SANC.
210 2, 12| sé, parte con don Sancio)~LUIG. Ehi, Colombina; Colombina,
211 2, 13| Colombina non c’è, signora.~LUIG. E dov’è andata?~ISAB. Non
212 2, 13| Non lo so. È andata giù.~LUIG. Sarà andata anch’ella a
213 2, 13| sua. (in atto di partire)~LUIG. Fermatevi. (Isabella si
214 2, 13| se l’accosta al tuppè)~LUIG. Animo.~ISAB. Me lo lasci
215 2, 13| ISAB. Me lo lasci provare.~LUIG. Signora no.~ISAB. La prego.~
216 2, 13| Signora no.~ISAB. La prego.~LUIG. Via, impertinente.~ISAB. (
217 2, 13| ISAB. (Tremando parte)~LUIG. Grand’ambizione ha colei!
218 2, 13| la mano.~ISAB. (Ritorna)~LUIG. Venite qui. (donna Isabella
219 2, 13| faccia da cameriera). (da sé)~LUIG. Via, presto.~ISAB. Ma se
220 2, 13| ISAB. Ma se non so fare.~LUIG. Uh sguaiataccia!~ ~ ~ ~
221 2, 14| servitori sono in tumulto.~LUIG. Non vi è nemmeno la mia
222 2, 14| se comandate, lo farò io.~LUIG. Obbligata, l’ha da far
223 2, 14| posso soffrire). (da sé)~LUIG. Tanto vi vuole, scimunita,
224 2, 14| Sono stretti, stretti.~LUIG. Sono stretti, stretti?
225 2, 14| scappa la pazienza). (da sé)~LUIG. (Pare che ci patisca il
226 2, 15| trattare così una figlia.~LUIG. Voi non sapete, come si
227 2, 15| così le loro figliuole.~LUIG. Che vuol dire, signor Conte,
228 2, 15| la desidero per consorte?~LUIG. Questo sinora l’ho creduto
229 2, 15| Isabella ho tutto l’affetto.~LUIG. Benissimo. Ho piacer di
230 2, 15| ISAB. Ecco lo specchio.~LUIG. Lascia vedere. (glielo
231 2, 15| qualche bestialità). (da sé)~LUIG. Vammi a prender il coltellino.~
232 2, 15| son pure stufa!) (da sé)~LUIG. Via, ciompa, sbrigati.~
233 2, 15| sono offese che fate a me.~LUIG. Garbato signor Conte! (
234 2, 15| CON. A me quest’affronto?~LUIG. Voi come ci entrate?~CON.
235 2, 15| perché deve esser mia moglie.~LUIG. Prima che Isabella sia
236 2, 18| impazzato). (da sé, parte)~LUIG. Che! Ha detto forse colei
237 2, 18| nulla, non ha detto nulla.~LUIG. Ma perché l’avete voi rimproverata?~
238 2, 18| io non ho detto nulla.~LUIG. Voi siete un gran buon
239 2, 18| Qualche volta va compatita.~LUIG. Tutto soffrirò, ma che
240 2, 18| una correzione da padre?~LUIG. Sì, mi farete piacere.~
241 2, 18| Basta così, sarete servita.~LUIG. Il Conte me la pagherà.~
242 2, 18| mai le ha fatto, signora?~LUIG. Si è dichiarato per Isabella.~
243 2, 18| voi? Me ne renderà conto.~LUIG. Mortificatelo quell’incivile.~
244 2, 19| può passare? (di dentro)~LUIG. Chi è di là? Non c’è nessuno?~
245 2, 19| non c’è nessuno. (esce)~LUIG. Se venite per i pizzi...~
246 2, 19| quello che ho a questo mondo.~LUIG. Che cosa gli è succeduto
247 2, 19| almeno di potergli parlare.~LUIG. Volentieri lo farò.~SIG.
248 2, 19| Sua Eccellenza è impedito.~LUIG. O impedito, o non impedito,
249 2, 19| nulla senza di me). (da sé)~LUIG. (Guardate, come piangente
250 3, 10| Luigia, Colombina e detti.~ ~LUIG. Signori miei, che vogliono?
251 3, 10| a poco ve ne avvedrete.~LUIG. Si sposa forse al signor
252 3, 10| usa il dovuto rispetto.~LUIG. Mi chiedete l’assenso per
253 3, 10| piacerebbe che si facesse?~LUIG. Isabella è ancor troppo
254 3, 10| giorni partirà meco per Roma.~LUIG. Io non voglio assolutamente.~
255 3, 10| voglio; e sono il padrone io.~LUIG. (Ho una rabbia, che mi
256 3, 12| PANT. Ghe ne ho de superbe.~LUIG. Se avete delle belle stoffe,
257 3, 12| quel che se sente a dir.~LUIG. Signor no, hanno da servire
258 3, 12| galanteria.~CON. Lasciate vedere.~LUIG. Sì, sì, vediamola.~PANT.
259 3, 12| ISAB. E come mi piace!~LUIG. Lasciatelo vedere a me.~
260 3, 12| fa una fegura spaventosa.~LUIG. Aspettate, che ora vengo.
261 3, 12| dubita gnente. L’aspetto.~LUIG. (Subito colei se n’è invogliata). (
262 3, 12| cinquanta zecchini lo prendo io.~LUIG. Signor no. Per cinquanta
263 3, 12| spendere questi denari.~LUIG. Se non li volete spender
264 3, 12| comprerò uno più bello.~LUIG. Che è questo mio tesoro?
265 3, 12| codeste?~CON. È mia sposa.~LUIG. Ancora non è tale. In faccia
266 3, Ult| collera la signora madre.~LUIG. Sposati pure, già che il
267 3, Ult| pagare, li voglio rimettere.~LUIG. Or toccherà a voi a pensare
268 3, Ult| don Sancio)~SANC. Perché?~LUIG. Perché ho dato sessanta
269 3, Ult| aveste le sessanta doppie?~LUIG. Dal cassiere della Comunità.~