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O che la donna ha il cuore in nuovi amori assorto, E colla sua scoperta mi vendico del torto; O se il pensier m'inganna ed il suo sposo adora, Uno di noi perisca: se ho da morir, si mora. Vivere in tale stato, sempre di vita incerto, È una continua morte. Finor troppo ho sofferto. Da lei se la mia fede un premio non aspetta, Si tenti dell'ingrata almeno una vendetta. Se Flavio l'abbandona, e meco si cimenta E sono il vincitore, farò ch'ella si penta; E se cader io deggio sotto di un uom più forte, La cruda un fier rimorso avrà della mia morte. Oh quai pensier funesti mi hanno ingombrato il cuore! Ecco le belle gioie, che trovansi in amore. Poveri sciagurati! Il pregio non si sa, Se non quando è perduto, di nostra libertà. Per un piacer sì misero, che tardi o mai non viene Si perde quanto mai possiamo aver di bene. |