Carlo Goldoni
Il contrattempo

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA

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SCENA SECONDA

 

Beatrice sola.

 

BEAT. Chi mai l'avrebbe creduto che Ottavio dovesse essere di sì mal cuore? Finché ha avuto di me bisogno, era umile, amoroso, gentile; ora che spera altronde la sua fortuna, mi disprezza, m'insulta. Io non so intendere perché vantasse in faccia mia il merito di Rosaura; che cosa spera da lei? Sposarla? No certamente. Suo padre non gliela darebbe. Potrebbe anche darsi, ch'egli l'avesse lodata così per capriccio, senza pensare ch'io di ciò mi potessi offendere. E quel maledirmi e quel dire a Corallina che i miei dispiaceri sono pazzie? Saranno ingiurie, o che? Potrebbero anche essere inavvertenze. Egli è solito parlare senza riflettere. Questo è il suo difetto, e l'ho corretto più volte. Non mi pare poi ch'egli abbia un fondo cattivo. Mi ha protestata cento volte la sua gratitudine, l'amor suo.

 

 

 


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