Carlo Goldoni
La diavolessa

ATTO PRIMO

SCENA QUINDICESIMA   Don Poppone, poi Giannino

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SCENA QUINDICESIMA

 

Don Poppone, poi Giannino

 

POPP.

Ora ci avevo gusto, e se n'è andata.

Spero ritornerà.

Mi piace in verità,

E parmi che a lei pur vada a fagiuolo.

Oh, s'ella lo spagnuolo

Non avesse in consorte,

Non uscirebbe più da queste porte.

Eccolo qui.

GIANN.

Saprebbe

Dirmi vossignoria

Dove si trova la consorte mia?

POPP.

Poc'anzi è stata qui. Se l'illustrissimo

Signor conte comanda,

A richiamar la mando diviato.

GIANN.

Non importa, signor; bene obbligato. (con gravità)

POPP.

Ah, come si conosce

In un'occhiata sola

Nel signor conte la nazion spagnuola!

GIANN.

Io spagnuolo non sono.

POPP.

No? di dove?

GIANN.

Son fiorentino.

POPP.

(Averò inteso male).

E la sua dama?

GIANN.

E la mia dama... è nata

Signore... in Macerata.

POPP.

Non è nata in Palermo?

GIANN.

Oibò. Perché?

POPP.

(Non la capisco).

GIANN.

(Qualche imbroglio c'è).

POPP.

E, se si può sapere,

Perché venuti sono

In questo nostro stato?

GIANN.

Siam venuti a comprare un marchesato.

POPP.

La signora contessa

Detto non ha così.

GIANN.

Che vi disse la dama?

POPP.

Eccola qui.

 

 

 


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