Carlo Goldoni
La diavolessa

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   Don Poppone e detti

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SCENA SECONDA

 

Don Poppone e detti.

 

 

POPP.

Che rumore è mai questo?

CONT.

In casa vostra

Non mi credeva mai

Veder quel che ho veduto.

POPP.

Avete visto?

CONT.

Siete assai ben provisto:

Non vi mancherà certo argento ed oro.

POPP.

Mi lusingo ancor io d'un bel tesoro.

CON.

Non le state a badar. (a don Poppone)

CONT.

E mio marito

Volete far a parte

Di sì bella fortuna?

POPP.

In verità,

Ho intenzione di far seco a metà.

CONT.

Bravissimo davvero!

Codesto è un bel mestiero;

Ma non vi riuscirà, lo giuro al cielo,

Ch'io scoprirò di queste trame il velo.

POPP.

Non fate, per pietà!

CONT.

Col mio consorte

Perché voler dividere

Delle vostre fatiche il tristo frutto?

POPP.

La metà non gli basta? E che? vuol tutto?

CONT.

Quel ch'ei voglia non so, ma so ben io

Che non lo soffro al certo,

E che il disegno rio sarà scoperto.

POPP.

Voi mi volete rovinar...

CONT.

Tacete.

POPP.

Ma per pietade...

CONT.

Un perfido voi siete.

 

Chi son io pensate prima,

Traditor della mia pace.

Ah, da voi sì poca stima

Dell'onor dunque si fa?

Che viltà! - che rio costume!

Qualche nume, qualche stella,

L'alma fella - punirà.

Sposo ingrato, amico indegno,

State certi che 'l mio sdegno

Sue vendette far saprà. (parte)

 

 

 


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