Carlo Goldoni
Le donne di buon umore

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   Battistino e detti

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SCENA SECONDA

 

Battistino e detti.

 

BATT. Si può venire?

MAR. Venite. Ecco qui Cacasenno.

BATT. Oh! buon pro faccia a vossignoria. (vedendo Leonardo che mangia)

LEON. Ecco qui; hanno voluto favorirmi per forza.

BATT. (Mi fa venir l'acqua in bocca). Mi hanno detto che la mia Pasquina è venuta qui. È vero? (a Mariuccia)

MAR. Sì, ci è stata. Era in compagnia di sua madre, e sono andate a spasso colla mia padrona.

BATT. Saranno andate in Piazza a veder Pulcinella, e ci voglio andare ancor io.

MAR.andate, che vedrete il vostro ritratto.

BATT. Il mio ritratto?

MAR. Sì, se volete vedere un bel zanni, guardatevi nello specchio.

BATT. Eh! mi burla. (a Leonardo, con dispiacere)

LEON. Segno che vi vuol bene.

BATT. Davvero? (a Mariuccia, con allegria)

MAR. Sì certo; assaissimo.

BATT. Se mi voleste bene, dareste anche a me da far colazione.

MAR. Povero bambolino, mangiereste la pappa?

LEON. Amico, se volete favorire, siete padrone.

BATT. Se mi date licenza. (a Mariuccia)

MAR. Accomodatevi pure.

BATT. Per quel che vedo, ci abbiamo poco da divertirci.

LEON. La zuppa era buona; me ne ho mangiato una buona porzione.

MAR. Volete un po' di stufato?

BATT. Magari.

LEON. Io non dirò di no.

MAR. Subito ve lo porto. (Intanto spero che verrà la signora Felicita. Vuò far di tutto, perché s'ingelosisca di me). (da sé, e parte)

 

 

 


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