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Don Florindo - Ora conosce mia moglie la pazzia che aveva nel capo; spero che ciò le servirà di regola, e per l'avvenire non darà in simili debolezze.
Don Florindo - Che cosa ha detto?
Brighella - El s'ha accorto benissimo che no i l'ha volesto, e l'ha dito mastegando: Questo è quello che si avanza a usar finezze a questa sorta di gente.
Don Florindo - A questa sorta di gente? Giuro al cielo! Mia moglie dice di vendicarsi, ma non so che cosa farà, e dubito di qualche freddura; anch'io voglio cavarmi una soddisfazione. Senti, Brighella, so che sei uomo, e che farai con esattezza quanto ti ordino.
Brighella - La comanda pur, e la vederà se so far.
Don Florindo - Sei pratico di Palermo?
Brighella - Ghe son stà tanti anni.
Don Florindo - Sapresti ritrovarmi quattro bravi uomini, che fossero buoni da menar le mani?
Brighella - Alla bettola se ne trova quanti se vol.
Don Florindo - Tieni. Questi sono sei zecchini, trova quattro uomini, dà loro uno zecchino per uno, conducili al palazzo della contessa Eleonora, e ordina ad essi che bastonino tutti i servitori che escono da quella casa.
Don Florindo - Sì, i servitori.
Brighella - Che colpa gh'ha i poveri servidori?
Don Florindo - Questa è una vendetta che ho veduta praticare da molti. Bastonar il servo per far un affronto al padrone.
Brighella - Poverazzi! I me fa peccà.
Don Florindo - Se lo fai, guadagni li due zecchini; se non lo fai, ti licenzio dal mio servizio.
Brighella - Lo farò, ma confesso el vero, che me despiase, perché l'è un pan che me pol esser reso anca a mi (parte).
Don Florindo - Almeno potrò vantarmi di aver fatto una qualche vendetta; si parlerà almeno di me con qualche stima, con qualche rispetto.