Carlo Goldoni
L'isola disabitata

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA   Gianghira sola

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SCENA QUINTA

 

Gianghira sola.

 

 

Senza ch'ei più si spieghi,

Già l'intesi abbastanza,

Mi offre nel suo bel cor lieta speranza.

Ma a che pro, se non lungi

Dalla paterna riva

L'amante e il padre a penetrarlo arriva?

Per amor mio Roberto

Si espone ad un periglio, ed io meschina

La cagione sarò di sua rovina.

 

Di me più misera,

Più sfortunata,

Non rese al mondo

La sorte ingrata:

Son nata a piangere

E a sospirar.

Veggo risplendere

Per me una stella,

Ma la fortuna

Che mi è rubella,

Fra mille spasimi

Mi fa tremar. (entra nel padiglione)

 

 

 


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