Carlo Goldoni
Le nozze

ATTO SECONDO

SCENA TREDICESIMA   Giardino in tempo di notte.   Masotto e Dorina, poi Livietta

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SCENA TREDICESIMA

 

Giardino in tempo di notte.

 

Masotto e Dorina, poi Livietta

 

MAS.

Dorina mia, s'imbrogliano le cose

E per voi e per me. Sarebbe meglio,

Per terminare ogni difficoltà,

Che tutti due fuggissimo di qua.

DOR.

Fuggir? non mi par cosa

Onesta e prudenziale.

MAS.

L'affare, se stiam qui, finirà male.

LIV.

(Sento gente. Al mio solito

Voglio un poco ascoltar). (da sé, in disparte)

DOR.

Dove pensate

Di volermi condurre?

MAS.

A casa mia.

Troverete una zia,

Sorella di mio padre,

Che bisognando vi farà da madre.

DOR.

Quand'è così... Son quasi

Risolta di venire.

MAS.

Andiamo subito,

Prima che se n'accorgano.

LIV.

(Bravissimi!

Senza dir nulla a me voglion fuggire?

Questo torto mi fan? S'han da pentire). (da sé, e parte)

 

 

 


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