Carlo Goldoni
Il paese della cuccagna

ATTO SECONDO

SCENA NONA   Pandolino, poi Lardone con Uomini carichi di vivande

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SCENA NONA

 

Pandolino, poi Lardone con Uomini carichi di vivande.

 

PAND.

Non so cosa si dica di contento;

Quel ch'io faccio, lo fo per complimento.

LARD.

Pandolino, dov'è la moglie vostra?

PAND.

dentro, padron mio.

LARD.

Vado a vederla. Addio.

PAND.

Ma signor, senz'almeno

Domandarmi licenza?

LARD.

Cos'è questa insolenza?

Posso andar quando voglio, e voi tacete.

Voi mangiate e bevete,

E ancor vorreste far il bell'umore?

PAND.

Signor Governatore,

Vi domando perdono;

So che una bestia io sono.

Ditemi almen, per grazia:

Cosa v'è in quei bacili e in quei cestoni?

LARD.

Vi sono dei capponi;

E a Pollastrina tutti

Li reca di sua mano il buon Lardone.

PAND.

Meraviglio, signor; vada, è padrone.

 

LARD.

Ve ne sono tanti e tanti,

Per la fame rei birbanti,

Che poi fanno gli onorati

Quando fame non han più.

La Cuccagna è un bel paese:

Quei che sonovi arrolati,

Non patiscon certi flati,

Né vi soglion pensar su.

(Entra nella camera di Pollastrina con gli Uomini che portano i doni)

 

 

 


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