Carlo Goldoni
Il poeta fanatico

ATTO TERZO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

Brighella colla cioccolata, ed Ottavio

 

OTT. Che cos’è quella?

BRIGH. La cioccolata.

OTT. Chi te l’ha ordinata?

BRIGH. La patrona.

OTT. Mia moglie?

BRIGH. Signor sì.

OTT. Come! Così mi consuma la cioccolata? Così ne tien conto?

BRIGH. Me pareva anca mi, che la fusse buttada via.

OTT. E a chi la devi portare?

BRIGH. Al signor Tonin e alla so consorte.

OTT. Oh sì, sì, ai poeti sì. Portala, portala.

BRIGH. E no l’è buttada via?

OTT. Anzi è impiegata benissimo. Ai poeti? Tutto. Presto, porta la cioccolata, e di’ loro che desidero rivederli, che anderò a ritrovarli, se mi permettono.

BRIGH.

Porto la cioccolata ai do poeti,

Ma i torria più tosto do zalletti. (parte)

OTT. Che asino! Rimare zalletti con poeti. Poeti si scrive con un t solo, e zalletti con due. Ma quanti vi cadono in quest’errore! Io non ci caderò certamente, poiché non faccio rima senza l’aiuto del mio rimario. Benedetto Stigliani! Ti sono pure obbligato. Oh, quanti avranno a te quest’obbligazione! Quanti poeti cercano le rime sul rimario e misurano i versi sulle dita!

 

 

 


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