Carlo Goldoni
Il poeta fanatico

ATTO TERZO

SCENA NONA

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SCENA NONA

 

Camera.

 

Florindo e Rosaura

 

ROS. Avete sentito, come chiaramente la signora Beatrice ha parlato? Mio padre non vuole ch’io mi mariti.

FLOR. E pure mi comprometto, che il signor Ottavio non dirà sempre così.

ROS. È un uomo che si fissa moltissimo nelle cose sue, e non è facile il fargli mutar risoluzione.

FLOR. Egli si è fissato principalmente nella poesia, e questa lo farà smuovere da ogni altra minor fissazione.

ROS. Appunto per la poesia non vuole ch’io mi stacchi da lui.

FLOR. E voi minacciatelo di non voler più comporre. Fate la lezione ch’io vi ho insegnata, e non dubitate.

ROS. Eccolo ch’egli viene.

FLOR. Vi vuol coraggio.

ROS. E ho da fingere?

FLOR. Siete donna, siete poetessa, e avete della difficoltà a fingere? Poverina! Credo che appunto fingiate, quando mi dite di non saper fingere.

 

 

 


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