Carlo Goldoni
L'amante militare

ATTO SECONDO

SCENA UNDICESIMA

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SCENA UNDICESIMA

 

Camera di Rosaura con porte laterali.

 

Rosaura e Beatrice

 

BEAT. Cara amica, perdonate s’io vengo a recarvi incomodo. È egli vero che don Garzia sia venuto di quartiere in casa vostra?

ROS. Sì, pur troppo è la verità.

BEAT. E don Alonso?

ROS. E il povero don Alonso è in arresto per sua cagione.

BEAT. Come ha fatto don Garzia a introdursi nella vostra casa?

ROS. Chiederò a voi come abbia fatto a lasciar la vostra.

BEAT. Spererà di star meglio.

ROS. È difficile; poiché voi abbondate di camere, e noi siamo ristretti.

BEAT. Sì; ma supplisce il merito della padrona di casa.

ROS. Eh! signora mia, io non faccio la conversazione cogli uffiziali.

BEAT. Né per me si battono gl’innamorati.

ROS. Amo don Alonso, perché deve esser mio sposo.

BEAT. Ed io amo don Garzia per la stessa ragione.

ROS. Se don Garzia vi ama egualmente, perché vi abbandona?

BEAT. A questa interrogazione risponderete voi stessa.

ROS. Io?

BEAT. Sì, voi saprete chi me l’ha levato di casa.

ROS. Io so che con prepotenza si è fatto aprire le camere di don Alonso.

 

 

 


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