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L’OMBRA DI TITO LIVIO
DEL SIG. CONTE GIO. FRANCESCO DE CATTANEO ACCADEMICO INDUSTRIOSO SONETTO
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
DEL SIG. CONTE GIO. FRANCESCO DE CATTANEO
Questa angioletta, che leggiadramente
Scese dal Cielo, appena giunta in questa
Valle di pianto asprissima e modesta,
Tornar pensò qual sole all’Orïente.
Alma sì bella infra la vulgar gente
Non cape, e vive in guerra ed in tempesta;
Cercò asilo sicur con fuga onesta
Per gir in parte angelica, innocente.
E senza gir là suso, la rinvenne
In erma cella, e tra ruvide lane,
Il rio verno fuggendo, e i bassi orrori.
Stese oggimai le fiammeggianti penne,
Carlo, e lasciò le qualitati umane,
Alberghi di dolor, madri d’errori.