Carlo Goldoni
Il prodigo

ATTO PRIMO

SCENA QUARTA

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SCENA QUARTA

 

Trappola, poi Colombina

 

TRAPP. Non ci pensi, che sarà servito. Vuole che faccia io? farò io.

COL. Mi ha detto il padrone che io venga a parlar con voi; che cosa avete da dirmi?

TRAPP. Oh, vi ho da dir delle cose molte.

COL. Via, principiate da una.

TRAPP. Principierò da quella che più mi preme. Colombina, vorrei che vi ricordaste volermi bene.

COL. E il padrone mi ha mandato da voi per questa bella ragione?

TRAPP. No, il padrone mi ha ordinato di dirvi che prepariate della biancheria da tavola e da letto, perché si aspettano dei forestieri.

COL. Ho capito. Volete altro?

TRAPP. Via, non abbiate fretta. State un poco con me. Mi ricordo che vi ho promesso di comprarvi una vesta: son galantuomo, ve la comprerò. (con arte fa vedere la borsa, col danaro che gli ha dato Momolo)

COL. Eh, lo so che siete di parola.

TRAPP. Ma voi non mi volete bene.

COL. Oh, caro signor Trappola, v'ingannate, ve ne voglio più di quello che vi credete.

TRAPP. Quando vengo per parlarvi, sempre cercate i pretesti per allontanarvi.

COL. Lo faccio per la gente di casa. Per altro il mio cuore è sempre con voi.

TRAPP. Cara Colombina, voi mi consolate.

COL. Ehi, dite, questa vesta quando me la comprerete?

TRAPP. Subito, quando volete.

COL. Per me non ci metto difficoltà.

TRAPP. Se abbaderete a me, voi avrete tutto quel che volete.

COL. Quanto credete voi di dovere spendere in questa vesta?

TRAPP. Non saprei, tre zecchini credo che basteranno.

COL. Basta saperli spendere. Voi non sarete pratico di queste cose.

TRAPP. Volete che vi dia il danaro, che la comprerete voi?

COL. Se si tratta di levarvi l'incomodo, lo farò volentieri.

TRAPP. Sì, cara Colombina, eccovi tre zecchini. (le il danaro)

COL. Oh, quanto vi sono obbligata!

TRAPP. Ricordatevi di venir da me qualche volta.

COL. Tre zecchini! certo posso comprare una vesta non ricca, ma civile. Mi dispiace per il busto... Ma non importa.

TRAPP. Che? non avete il busto?

COL. Ce l'ho, ma è tanto vecchio.

TRAPP. Se volete, lo compreremo.

COL. No, no, non importa.

TRAPP. Non costerà molto.

COL. Con uno zecchino si fa; ma non , farò di meno per ora.

TRAPP. Quel che avete, non sarà poi tanto vecchio.

COL. Oh, è vecchissimo; non lo posso affibbiare; la vesta non me la metto, se non ho il busto nuovo.

TRAPP. Orsù, tenete un altro zecchino, e fatevi il busto.

COL. Oh, non vorrei che diceste...

TRAPP. Non occorr'altro. Fatevi il vostro bisogno. (le il zecchino)

COL. Oh, per il mio bisogno vi vorrebbero delle altre cose.

TRAPP. Come sarebbe a dire?

COL. Niente niente, non mi occorre altro.

TRAPP. Dunque per il della Fiera spero vedervi vestita di nuovo.

COL. Così presto sarà difficile.

TRAPP. Perché? vi vuol tanto?

COL. Scarpe, calze, un fazzoletto da collo... Eh, con un po' di tempo troverò il bisogno.

TRAPP. (Ci sono, bisogna che ci stia). (da sé) Quanto ci vorrà per tutte queste cose?

COL. Oh, certo non voglio altro, avete fatto anche troppo; non voglio che dite che sono indiscreta. In vita mia non ho mai domandato niente a nessuno, e non avrei coraggio di farlo. Mi contento di quello che mi avete dato per vostra bontà; ho qualche cosa da vendere, avanzo due mesi di salario, e il resto me lo farò prestare; già con altri due zecchini faccio tutto quel che mi occorre.

TRAPP. Colombina, voglio aver il merito di aver fatto tutto: eccovi due zecchini.

COL. No, certo.

TRAPP. Prendeteli.

COL. Non voglio.

TRAPP. Se poi non volete...

COL. Li prenderò, per non parere ingrata. (li prende)

 

 

 


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