Carlo Goldoni
Il mondo alla roversa

ATTO TERZO

SCENA QUARTA   Rinaldino solo.

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SCENA QUARTA

 

Rinaldino solo.

 

 

Il periglio passato

Cauto mi ha reso, e colla donna accorta

Cieco più non sarò. Tullia per altro

Non è delle più scaltre;

Che se tal fosse stata,

Questa spada serbata io non avrei

Per troncare con questa i lacci miei.

Onde amarla poss'io senza timore

Che ingannare mi voglia il di lei cuore.

 

Chi troppo ad amor crede

Si vede ad ingannar;

Ma il sempre dubitar

Tormento è assai maggior.

Del caro mio Cupido

Mi fido, - e vivo in pace;

E se sarà mendace,

Lo scaccerò dal cor. (parte)

 

 

 


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