Carlo Goldoni
Il servitore di due padroni

ATTO TERZO

Scena Quattordicesima. Brighella e detti

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

Scena Quattordicesima. Brighella e detti

 

BRIGHELLA Con bona grazia, se pol vegnir? (entra).

PANTALONE Vegni qua mo, sior compare Brighella. Vu quello che m'ha da intender ste belle fandonie, che m'ha assicurà che sior Federigo gera quello, ah?

BRIGHELLA Caro signor, chi non s'averave ingannà? I era do fradelli che se somegiava come un pomo spartido. Con quei abiti averia zogà la testa che el giera lu.

PANTALONE Basta; la passada. Cossa gh'è da niovo?

BRIGHELLA La signora Beatrice l'è qua, che la li vorria reverir.

PANTALONE Che la vegna pur, che la parona.

CLARICE Povera signora Beatrice, mi consolo che sia in buono stato.

SILVIO Avete compassione di lei?

CLARICE Si, moltissima.

SILVIO E di me?

CLARICE Ah crudele!

PANTALONE Sentiu che parole amorose? (al Dottore).

DOTTORE Mio figliuolo poi ha maniera (a Pantalone).

PANTALONE Mia fia, poverazza, la de bon cuor (al Dottore).

SMERALDINA (Eh, tutti due sanno fare la loro parte).


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License