Carlo Goldoni
La scuola di ballo

ATTO QUINTO

SCENA OTTAVA   Ridolfo e detti, poi Madama.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA OTTAVA

 

Ridolfo e detti, poi Madama.

 

RID.

Amico, l'impresario di Pistoia

È qui di fuori, burbero, accigliato,

Che batte i piedi e che il veleno ingoia;

E un notaro con seco si è menato

Di quei degli Otto, e dubito che siate

Per cagion di Felicita accusato.

RIG.

Per carità, non mi precipitate:

Se siete dalla curia esaminata,

O bene, o mal, per carità ballate. (a Felicita)

FELIC.

Ma se al ballo, signor, non son portata!

RIG.

Fatelo all'onor mio per far riparo.

MAD.

Signor fratello, vi sono obbligata.

RIG.

Di che?

MAD.

Veduto ho per di il notaro:

Voi l'avete per me fatto venire,

E le mie nozze a stabilir preparo.

RIG.

Corpo di bacco! mi fareste dire.

Ho la versiera e il diaschine d'intorno,

E voi pur mi venite a infastidire?

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License