Carlo Goldoni
La sposa sagace

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Donna Petronilla e il Duca

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SCENA OTTAVA

 

Donna Petronilla e il Duca.

 

PET.

È poi compiacentissimo. Non è egli ver, Duchino?

DUCA

Fa il suo dover.

PET.

Sì certo; mi vuol ben, poverino.

Tutto quel ch'io desidero, mi accorda e mi concede.

DUCA

(Donna Barbara ancora comparir non si vede).

PET.

State ben, signor Duca?

DUCA

Bene, per obbedirvi.

PET.

Volete che giochiamo? Vorrei pur divertirvi.

DUCA

Facciamo una partita, se comandate.

PET.

A che?

DUCA

All'ombre.

PET.

All'ombre in due?

DUCA

Si può giocar in tre.

PET.

Bene, aspettiamo il terzo.

DUCA

Il terzo noi l'abbiamo.

Chiamate donna Barbara, e principiar possiamo.

So che sa giocar bene.

PET.

Oibò, non sa niente.

DUCA

Perdonate, signora, gioca perfettamente.

PET.

Dunque, per quel ch'io sento, voi la stimate assai.

Non vorrei, signor Duca, ci fossero dei guai.

Quando una sciocca simile voi d'apprezzar mostrate,

Veggovi del mistero, e sospettar mi fate.

DUCA

Non può la mia condotta rendervi alcun sospetto.

Tralasciam di giocare.

PET.

Possiam fare un picchetto.

DUCA

Tutto quel che vi piace.

PET.

Chi è di ? vi è nessuno?

 

 

 


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