Carlo Goldoni
La villeggiatura

ATTO SECONDO

SCENA QUATTORDICESIMA

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA QUATTORDICESIMA

 

Don Riminaldo, Don Ciccio come sopra, Don Gasparo

con due spade, due cappelli di paglia, due mute di baffi.

 

GASP. Presto, presto.

RIM. Che imbrogli avete portato?

GASP. Levatevi il giustacore.

RIM. Perché?

GASP. Fate quel che vi dico. Me lo levo anch'io.

RIM. Eccolo levato.

GASP. Mettetevi questi baffi e questo cappello di paglia.

RIM. Bene, e poi? (fa come dice don Gasparo)

GASP. Tenete questa spada spuntata; tiriamoci de' colpi, facciamo svegliare don Ciccio, e facciamolo spiritar di paura.

RIM. Ma non vorrei...

GASP. Quando ci sono io, di che cosa potete voi dubitare?

RIM. Facciamo come volete.

GASP. Animo. Ah!

RIM. Ah! (si tirano dei colpi)

CIC. (Si sveglia) Aiuto.

GASP. Ti voglio cavare il cuore. Ah!

RIM. Ti caverò l'anima. Ah! (tirano verso don Ciccio)

CIC. Oimè! sono assassinato. (Li due seguono a tirar fra li loro, prendendo in mezzo don Ciccio, il quale, trovandosi legato, fa sforzi per isciogliersi; ed essi due dopo qualche tempo si ritirano, mostrando di battersi)

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License