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Il conte Ottavio el il dottore
OTT. Farò che mia cognata e mio nipote si distruggano in questa lite. Sottoscriverò volentieri la rovina della mia casa, prima che dare ad essi la menoma soddisfazione.
DOTT. Fo riverenza a V.S. illustrissima.
OTT. E così, signor dottore, voi siete il mio avversario; voi favorite mia cognata e mio nipote, e in nome loro mi avete mossa una lite?
DOTT. Caro signor conte, confesso la verità colle lacrime agli occhi; ella sa che il signor conte Lelio è un prepotente; egli mi ha violentato a far questo passo che non voleva fare, perché io sono servitore antico della casa...
OTT. Dunque sarò io obbligato a render conto della mia amministrazione?
DOTT. Oh, pensi lei! Nemmeno per ombra. Con tutti gli atti che potessero fare i suoi avversari, l'assicuro io che facilissimamente ella si può esimere da questa cosa.
OTT. Volete voi l'impegno di difendere le mie ragioni?
DOTT. Il cielo volesse che io lo potessi fare! Ma ella vede bene, avendo per mia disgrazia fatto quella citazione io farei una cattiva figura a Palazzo.
OTT. Bene, mi provvederò di un altro.
DOTT. Se ella comanda, io ho un mio nipote, che è un giovine di esperienza, di gran dottrina e di buona coscienza. Io non dovrei dirlo, ma egli è un uomo che può stare a petto di chi si sia.
OTT. E voi proseguirete a difendere i miei avversari?
DOTT. Se ella mi comanda che non lo faccia, non lo farò. Ma ella mi ascolti: se vanno da un altro, si può dare che trovino uno di quelli che fanno eternare le liti, per eternare il guadagno. Io darò mano all'aggiustamento, e l'assicuro che averà un avversario, che le farà poco male.
DOTT. Vuole ella che mandi mio nipote? Lo senta solamente parlare.
OTT. Mandatelo pure, lo sentirò. Ma zio e nipote difensori avversari, non cammina bene.
DOTT. Ne abbiamo avuti di que' pochi di questi esempi. La sarebbe bella! L'amicizia e la parentela non hanno che fare coll'esercizio. Ella si lasci servire.
OTT. Vi ho detto che ci penserò.
DOTT. Le faccio riverenza. Quanto mi dispiace di non poterla servire io. Ma non si dubiti, che se non la servo direttamente, la servirò indirettamente. Ella mi capisce. Mi raccomando alla sua protezione. (parte)